Lettera di Yvan Rettore
VEGLIE – Nella mia esistenza ho avuto occasione di vivere due situazioni piuttosto anomale.
La prima fu quando abitavo a Ferrara, città il cui nosocomio si trova a ben 10 chilometri fuori dall’abitato. Inutile dire che ciò rappresenta un disagio notevole per coloro che risiedono in quella splendida città emiliana.
La seconda anomalia la sto vivendo a Veglie in quanto (contrariamente a quanto accade in tutti i comuni circostanti), praticamente tutti gli uffici comunali (oltre alla sede della Guardia Medica) si trovano in uno stabile situato all’estrema periferia del paese, a ridosso dei campi e ad una distanza piuttosto ragguardevole dal centro urbano.
Al di là del silenzio dimostrato finora da questa amministrazione nei confronti della petizione che le abbiamo inoltrato in merito all’istituzione anche a Veglie della figura di un Garante dei diritti dei disabili, notiamo con profondo rammarico una scarsa attenzione nei riguardi di tutti quei cittadini che per mancanza di mezzi propri, per motivi di età o per problemi evidenti di deambulazione e autonomia nei movimenti si trovano in evidenti difficoltà per raggiungere la sede del comune.
Aggiungiamoci il fatto che non esistono mezzi pubblici in grado di trasportare la gente in loco, che gli orari di apertura al pubblico sono striminziti (ridotti ad appena due ore quando vi sono comuni di pari entità che hanno orari di apertura che arrivano a volte anche al doppio) e che il palazzo del comune non comprende strutture in grado di far accedere (specie ai piani superiori) persone affette da disabilità.
Se poi vuoi raggiungere la sede del comune in piena estate col sole cocente che impera già di mattina, una persona potrebbe trovarsi a dover percorrere a piedi distanze significative senza manco una panchina dove sedersi o un albero sotto cui ripararsi per riposarsi un attimo e trovare un po’ di refrigerio visto che il paese è ormai dominato da cemento ed asfalto (bucato o deteriorato in vari punti).
Vorremmo ricordare a questa amministrazione comunale che la casa del Comune è di tutti i cittadini e che come tale almeno la collocazione degli uffici più importanti dovrebbe essere nel centro del paese in modo che sia più agevolmente ed ugualmente accessibile a tutti e non soltanto a coloro che hanno un mezzo o la fortuna di essere in buona salute e di potersi muovere quindi senza alcun problema.
Questione di semplice sensibilità nei riguardi delle persone più deboli e meno fortunate che vivono nella nostra realtà perché se questa tendenza dovesse perdurare, allora si creerebbero delle discriminazioni tra cittadini che non hanno assolutamente ragione di essere e che non possono trovare una giustificazione manco in motivazioni legate al bilancio del comune o alla carenza di personale.
Quindi ci auguriamo che questa amministrazione provveda quanto prima a venire incontro ai cittadini che sono costretti a subire le conseguenze negative di questa trasferta collocando alcuni uffici comunali in zone più centrali del paese e nel breve termine fornendo un servizio di trasporti che consenta loro di venire nella sede attuale senza ulteriori disagi.
Yvan Rettore
Referente locale Comitato Civico di Lecce e provincia
in difesa della Costituzione – Associazione Free