YVAN RETTORE: «PERCHÉ ADERIRE AL PARTITO DEL SUD?»

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Yvan Rettore: «Uniti si può vincere»

Lettera di Yvan Rettore:

Tengo innanzitutto a ringraziare tutti coloro che hanno accettato di aderire al gruppo “Partito del Sud – Lecce”, con l’auspicio che poi la cosa si può materializzare anche in un tesseramento e in una possibile militanza attiva all’interno del Partito del Sud.

Perché aderire a tale formazione politica diffusa a livello nazionale?

In primo luogo per riprendere la parola e dare visibilità alla situazione reale in cui versa il Meridione, che continua ad essere trattato come una colonia del Nord da una parte e non riesce ad intraprendere un proprio camino autonomo e svincolato dallo stesso che possa ridare dignità alle sue genti e rispetto delle sue straordinarie specificità e potenzialità dall’altra.

Il Sud non può ridursi ad essere soltanto una terra di turismo e una zavorra dell’economia del Centro Nord.

Dall’inserimento di industrie inquinanti alla devastazione ambientale, dalla distruzione di interi settori produttivi allo sfruttamento indiscriminato di energie fossili dannose per l’ambiente, la lista dei disastri arrecati in questa zona del Paese sono immani e probabilmente incalcolabili.

Il tutto con la complicità dei dirigenti (locali e non) incapaci e collusi anche con entità estranee a questo bellissimo territorio.

Ma bisogna anche riconoscere che la rassegnazione e la passività che si sono troppo spesso tradotte in una emigrazione di massa non hanno di certo favorito un vero e proprio riscatto di queste terre.

Oggi, e a maggior ragione con la diffusione della pandemia, questa fuga generalizzata delle nuove generazioni risulta essere ancora meno interessante sia su un piano economico che umano.

Si presenta quindi l’opportunità storica per le genti del Sud di riprendere in mano il proprio destino, andando oltre la sola valorizzazione del patrimonio turistico e ambientale per lanciare le basi di un ritorno ad un’agricoltura e ad un allevamento ecocompatibili svincolati dalle logiche perverse di Bruxelles e dagli interessi delle multinazionali da una parte e dall’insediamento di attività industriali che siano davvero consoni con le necessità del territorio e si possono abbinare ad altre attività produttive locali.

Tutto questo si deve tradurre con una sola parola: “UNITÀ”.

Unirsi non soltanto nella realizzazione di prodotti agricoli e zootecnici di eccellenza, ma anche promuovere la commercializzazione degli stessi a livello nazionale e internazionale mediante la formazione di consorzi, sull’esempio di quanto operato con successo in Emilia.

Unirsi anche nella realizzazione di progetti industriali che coinvolgano più comuni e potrebbe favorire non l’insediamento di nuove realtà imprenditoriali italiane ed estere ma dovrebbe anche la formazione di distretti produttivi in grado di fornire ulteriori possibilità di lavoro e di futuro alle generazioni attuali e a quelle che verranno.

Unirsi nel rivendicare la realizzazione di infrastrutture e nella ricerca di fondi in grado di rendere più accessibili i comuni a livello di trasporti e migliorare il loro aspetto sotto ogni punto di vista.

Unirsi per Amore verso queste terre.

Questo dovrebbe essere lo slogan che dovrebbe accomunare tutti noi che viviamo in questa zona del Paese e quindi l’adesione al Partito del Sud sarebbe solo un primo passo nell’esprimere questo sentimento e nel tradurlo poi in azioni concrete per cambiare davvero le cose, acquisendo la consapevolezza che il declino di un territorio può essere dovuto a molteplici fattori (anche esterni) ma che il suo riscatto appartiene unicamente a coloro che vivono e vivono tutti i giorni.

Per quanto riguarda Veglie, la cittadina salentina in cui attualmente risiedo, vorrei invitare coloro che hanno già aderito a questa pagina non soltanto a formalizzare ingresso in questa formazione politica, ma anche ad essere promotori locali della costituzione di un Comitato di Salute Pubblica in grado di coinvolgere tutti i cittadini sia nella difesa ad oltranza dell’ambiente che nell’esigere da parte degli enti competenti la realizzazione di tutte quelle opere pubbliche destinate a garantire l’incolumità dei cittadini (a cominciare dallo stato disastroso del manto stradale fino alla scarsa illuminazione e messa in sicurezza del territorio).

Uniti si può, ma soprattutto si può vincere.

Basta volerlo davvero!

Yvan Rettore

18 gennaio 2021

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