Yvan Rettore: «A Veglie viabilità e ai parcheggi ormai succubi della più completa anarchia»
Lettera di Yvan Rettore:
Come cittadino italosvizzero residente a Veglie, mi auguro che la prossima amministrazione municipale che si insedierà a settembre metta ordine alla viabilità e ai parcheggi ormai succubi della più completa anarchia all’interno del territorio comunale.
Partirei dalla viabilità in cui vi sono vie (anche nel centro urbano) dove i veicoli (specie di notte) sfrecciano a velocità di formula uno e non mi riferisco soltanto a quelle di accesso.
Stendiamo un velo pietoso poi sugli incroci che sono lasciati a manovre alquanto azzardate di non pochi utenti della strada perché non c’è manco uno straccio di semaforo o rotonda a regolarli.
La segnaletica ormai è un lontano ricordo in numerosi punti della località e se sei pedone o ciclista devi sempre sperare di “esistere” quando ti appresti ad attraversare una strada.
Ma dove puoi assistere al peggio della viabilità è quando ti siedi in un un bar del centro storico e vedi incessantemente circolare veicoli (spesso a velocità sostenuta e di grande cilindrata).
Poi ovviamente ci sono i fenomeni dello spostamento in auto, ovvero coloro che tirano fuori la macchina anche solo per percorrere meno di 200 metri e che poi continuano a spostarsi da un esercizio all’altro in un raggio di meno di un chilometro.
Col risultato di intasare un traffico già fortemente congestionato.
E poi ci sono i parcheggi, una criticità che a Veglie presenta a volte anche aspetti al limite del grottesco.
Sorvoliamo pure sulla segnaletica che o è inesistente o incerta o ridotta a tracciamenti che risalgono probabilmente al secolo scorso.
Detto questo non mancano:
- le doppie (a volte perfino terze) file, i parcheggi laterali che diversi utenti della strada confondono con i parcheggi a lisca di pesce (ma secondo me diversi non sanno manco fare un parcheggio laterale degno di questo nome!)
- esercenti che stabilmente occupano durante tutto il giorno la carreggiata come se fosse un deposito esterno della loro attività (e/o la occupano con materiale inerente alla stessa) e che dopo avere occupato stabilmente diversi parcheggi si lamentano che non ve ne sono abbastanza per i loro clienti
- parcheggi per disabili che vengono tranquillamente occupati in modo del tutto abusivo
- marciapiedi di difficile accesso perché occupati da attività di esercenti o fatti a pezzi da soste continue di mezzi a volte anche pesanti
- residenti che a volte non riescono ad uscire di casa perché bloccati da soste di mezzi davanti all’uscio.
Questa situazione non è più accettabile in una località di medie dimensioni come è Veglie perché non è con una simile anarchia e una invasione incontrollata di mezzi all’interno della località che questa località potrà risorgere dal letargo in cui è ormai piombata da troppi anni.
Mi auguro quindi che la prossima amministrazione trovi le giuste soluzioni a riguardo, fermo restando che la certezza e il rispetto delle regole sono garanzia di progresso per tutti.
Yvan Rettore