YVAN RETTORE: «ELEZIONI COMUNALI VEGLIE 2020: L’IMPORTANTE NON E’ VINCERE MA COME SI VINCE!»

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LETTERA DI YVAN RETTORE

I risultati dell’ultima tornata elettorale hanno sostanzialmente confermato l’immobilismo della politica vegliese.

La lista vincente sembra essere ancorata ancor di più a Destra con logiche di costituzione simili a quella precedente: un leader forte a livello elettorale ma che poi si è avverato debole a livello amministrativo.

Ad ogni modo si tratta di una vittoria, sicuramente indiscutibile, ma risicata e con un crollo significativo di voti (oltre un terzo) rispetto alle elezioni comunali del 2015.

Ha vinto, ma il consenso effettivo da parte dei cittadini vegliesi (2.432 voti su 12.215 aventi diritto al voto) rimane comunque largamente minoritario.

L’importante non è vincere ma come ci si riesce perché sono le scelte che sono state fatte a priori e le azioni che si potranno adottare dopo le elezioni che determinano se una compagine politica risulta davvero vincente o meno, ovvero nel grado di consenso che riuscirà effettivamente ad ottenere nei cittadini che è chiamata ad amministrare.

E su questo punto nutro sinceramente forti perplessità.

Riguardo alle altre liste si è notata l’ennesima frantumazione della Sinistra vegliese che non riesce più ad immedesimarsi in un unico soggetto politico autorevole e con figure carismatiche in grado di esprimerne con forza principi e valori.

La lista di “Progetto comune” è stata forse troppo incentrata sulla figura del candidato sindaco ma i suoi limiti sono probabilmente anche da ricercare sul fatto che diversi candidati erano sconosciuti ai più o comunque con scarse possibilità di trainare voti.

La lista “Scegliamo Veglie” ha forse invece sofferto della debolezza della leadership del candidato sindaco accompagnata anch’essa da limiti analoghi a quella di “Progetto comune”.

Detto questo, c’è da notare quanto segue: su dieci sostenitori della mozione che causò la caduta della Giunta Paladini il 3 giugno scorso, soltanto due sono stati riconfermati alla carica di consigliere comunale, due non si sono ripresentati e ben sei non sono stati più rieletti.

Probabilmente i cittadini vegliesi hanno voluto punire la maggior parte dei responsabili del commissariamento di Veglie ritenendolo inopportuno in un momento delicato come quello che stiamo attualmente vivendo.

Yvan Rettore

23 settembre 2020

 

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