Ieri un movimentato incontro con il Commissario di Veglie dott.ssa Pirrera
L’olivicoltore Gianfranco Nicolaci: «Non lascerò abbattere i miei Alberi»
(da la Gazzetta del Mezzogiorno di Martedì 14 Aprile 2015 – di Rosario FAGGIANO – Daniela PASTORE)
VEGLIE – È il giorno di Veglie. Dopo il battesimo di fuoco di Oria, dove sono state abbattute le prime sette piante infette, tra le proteste infuocate di numerosi ambientalisti, le ruspe questa mattina, alle 8.30, entreranno in azione in uno dei focolai che destano più preoccupazione a Nord di Lecce, uno di quelli colpiti più di recente dalla pestifera Xylella Fastidiosa.
Le squadre di motoseghisti dell’Arif, in ottemperanza al piano Silletti, dovranno abbattere i 22 ulivi risultati positivi al batterio, tutti in zona masseria Duchessa/Cupone, ad Ovest del centro abitato di Veglie. Sulla mappa regionale risultano nella stessa area anche una sessantina di piante sintomatiche, ma domani le lame delle motoseghe recideranno solo gli ulivi conclamati con certezza come infetti. Le notifiche sono arrivate nei giorni scorsi ai proprietari dei terreni all’interno del focolaio. E qualcuno non l’ha presa bene, come Gianfranco Nicolaci, titolare di un’azienda con 40 ettari di piante di ulivo, due delle quali “condannate” a morte. “Mi hanno inviato la notifica con le particelle catastali, con l’individuazione esatta dei due alberi da espiantare. Hanno entrambi circa 90 anni ed io mi opporrò con tutte le mie forze”, dice l’olivicoltore, 44 anni, una passione viscerale per le sue piante. Ed anche la giornata di oggi si preannuncia ad alta tensione.
Un’avvisaglia del clima rovente che accompagnerà il rumore delle motoseghe si è registrata ieri sera, nella riunione organizzata dal commissario prefettizio del Comune, Matilde Pirerra e dal suo vice, Vincenzo Calignano. Un incontro il cui obiettivo era quello di informare gli agricoltori sulla necessità di compiere entro fine aprile le buone pratiche agricole, ma che ha registrato battibecchi tra gli ambientalisti che protestavano contro i tagli e gli agricoltori che volevano invece approfondire l’argomento introdotto da Pirrera.
A riportare ordine nell’assemblea, le parole del commissario prefettizio, che ha sottolineato la straordinarietà dell’emergenza e la necessità mettere da parte le divisioni. “E’ un momento terribile per il Salento – ha detto – sia dal punto di vista economico che dell’immagine. L’ulivo è il fiore all’occhiello del territorio e dobbiamo fare il possibile per tutelare il nostro patrimonio. Dobbiamo intervenire il prima possibile arando o trattando i terreni con diserbanti autorizzati. Se lavoriamo insieme – ha sottolineato Pirrera – possiamo raggiungere risultati. Non fare niente significa avviarsi verso la catastrofe. In questo momento bisogna agire secondo i dettami della scienza. Tutti siamo chiamati ad effettuare le buone pratiche agricole e gli olivicoltori devono avere il ruolo di sentinelle del territorio”.
Durante l’incontro sono intervenuti diversi olivicoltori e ambientalisti. Alla fine, a parte i momenti iniziali di tensione, tutti hanno concordato sull’opportunità di collaborare. Il Comune, peraltro, aprirà uno sportello di ascolto e di assistenza a disposizione degli agricoltori.
Ieri, intanto, gli attivisti “anti-eradicazioni” si sono riuniti alle manifatture Knos di Lecce per organizzare le prossime manifestazioni di protesta. Da gran parte del mondo degli olivicoltori e degli operatori rurali, arriva la “solidarietà agli agenti del corpo forestale dello stato presenti ad Oria, oggetto di ingiurie e di insulti di ogni tipo, ma che non hanno mai perso la calma, anzi hanno sempre cercato di riportare alla calma i manifestanti”, scrivono alcuni di loro su Facebook.
da la Gazzetta del Mezzogiorno di Martedì 14 Aprile 2015 – di Rosario FAGGIANO – Daniela PASTORE
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[divider]VIDEO DELLA GIORNATA DEL 14 APRILE 2015[/divider]
da SALENTOWEBTV LECCE
La battaglia contro la Xylella arriva a Veglie
Fin dalle prime ore dell’alba un centinaio tra ambientalisti e agricoltori si sono presentati nelle campagne vegliesi per proteggere gli ulivi dalle motoseghe della guardia forestale che incombevano sugli alberi segnati con il filo bianco e rosso, a indicare quelli colpiti da xylella fastidiosa. Noi gli abbiamo seguiti e abbiamo chiesto loro quali fossero le azioni che volessero compiere per contrastare l’emergenza.
Per fortuna, almeno per oggi, i tecnici dell’Arif (l’agenzia regionale a cui è stato affidato il compito di eradicare le piante malate) non si sono presentati, forse per evitare di replicare quello che è accaduto giorni fa ad Oria dove ci sono stati momenti di tensione che hanno portato i cittadini a fare di tutto pur di impedire il taglio degli ulivi.
Qualcun altro ha cercato di proteggerli con gli striscioni, una ragazza è salita su un ramo e vi è rimasta per l’intera mattina, a testimoniare la volontà di opporsi alle eradicazioni già decise.
Per oggi hanno vinto gli ambientalisti e gli agricoltori, ma per quanto tempo potranno ancora resistere?
SalentoWebTv
da TELERAMANEWS