Gli HELVETICA, una storica Band vegliese che ha suonato sui più importanti palchi d’Italia, cantava 20 anni fa quello che succede oggi
Sono giorni strani e pesanti quelli che stiamo vivendo in Italia e nel Mondo in questo periodo infestato dal Covid-19.
L’unica arma che abbiamo tutti per combattere un nemico invisibile ma pericoloso è “Restare a Casa”.
Il vantaggio di restare a casa è che si può impegnare il tempo anche a creare cose nuove o a ripescare cose dal passato.
In questi giorni ho avuto il piacere di ri-ascoltare sul profilo facebook di Daniele Stefanizzi una canzone che la sua Band, gli HELVETICA, scrisse 20 anni fa dal titolo “VIRUS”. Daniele ha montato la loro vecchia canzone con immagini attuali che riguardano il Coronavirus e il risultato è stato davvero suggestivo.
La curiosità mi ha portato a rovistare nell’archivio musicale personale nella sezione “Rock Band Vegliesi” e tra le tante realtà di quegli anni ho ritrovato i loro primi lavori: Helvetica (del 2000 che contiene Virus), Helvetica Live (del 2001), Helvetica Elettro Stimolo (del 2003). Per ricordare quei periodi sono andato anche a rileggere le pagine del vecchio sito veglienews dove sono ancora reperibili le notizie sugli Helvetica di quegli anni: Helvetica 2002/2005 – Helvetica Biografia .
Ho riascoltato qualche brano e mentre lo facevo è stato naturale pensare ad una piccola intervista a Daniele Stefanizzi (attualmente uno dei titolari insieme ai fratelli del Pub O’Brien di Veglie) sugli Helvetica e sulla canzone Virus scritta nel 2000.
FERNANDO: In questo periodo storico-epocale, in cui stiamo vivendo un dramma collettivo inatteso ed impronosticabile, oltre a ricevere quotidiani aggiornamenti circa i numeri della Pandemia ed i vari decreti d’emergenza, siamo bombardati da video di ogni tipo sui social. Molti di questi sono divertenti, altri irritanti, alcuni sembrano premonitori in quanto realizzati molto precedentemente ad oggi. Tra questo mi ha colpito il video di “VIRUS” che hai postato tu il 9 Marzo 2020. Ricordo quel brano risalente al 2000, son sempre stato fervido sostenitore del panorama artistico Vegliese e gli HELVETICA sono stati di sicuro una gran belle realtà musicale Vegliese in quanto tra i primi ad ottenere seguito e riconoscimenti in giro per l’Italia. Che ricordi hai di questo ventennio di storia Helvetica?
DANIELE: Tutto iniziò nel 1992 quando io, Gianni Macavero, Mino Arnesano, Tonio Spedicato e Daniele De Pascalis decidemmo di metter su una band con cui suonare le canzoni dei Litfiba, Doors, U2 ecc… di cui eravamo tutti fan appassionati. Iniziammo a scrivere brani inediti quando feci amicizia con Roberto D’Agostino che divenne il nostro storico paroliere. E’ stato un percorso fatto di tanta voglia di creare e rappresentare una realtà differente da quella della provincia limitante degli anni ’90. Il brano “VIRUS” appartiene al periodo in cui, per motivi di lavoro, Roberto viveva a Milano ed io componevo musica e testo delle nostre canzoni.
FERNANDO: Ricordi come nacque l’idea di “VIRUS”?
DANIELE: Ricordo che si cominciava a parlare del tema inquinamento che diventava sempre più argomento di riflessione anche tra di noi ragazzi dell’epoca. In questo panorama mi sono immaginato un mondo futuro con uno scenario apocalittico in la natura si ribellava all’uomo a causa dello squilibrio creato sulle altre specie. Stando a quello che si ipotizza oggi, questo Corona-Virus verrebbe dai pipistrelli, diciamo che, se fosse confermato, la mia fantasia all’epoca non sarebbe stata così distante dalla realtà…….mio malgrado.
FERNANDO: E quindi, immaginando che le immagini del video siano state realizzate oggi, con quale intento hai deciso di pubblicarlo in questo periodo?
DANIELE: In realtà l’idea è venuta da una chat con i miei amici Dino Vetrano, Elena Giuri, Giuseppe Fortuna e mia moglie “Marisa” con i quali si disquisiva di questa situazione angosciosa. Mentre ne parlavamo ricordai loro proprio di quel brano scritto 20 anni fa, lo riascoltammo insieme in chat e fu naturale decidere di farne un video che potesse sensibilizzare tutti coloro che ancora oggi, purtroppo, sottovalutano il problema. Infatti, la scelte di alcune immagini di gente in sofferenza o che cerca di scappare, è volta a far vedere ciò che non si può comprendere finché non lo si vive.
FERNANDO: Beh complimenti, questo è il modo giusto di interpretare un sano utilizzo dei social. Ritieni di aver ottenuto dei riscontri positivi da questo?
DANIELE: Per quanto concerne i miei amici diretti, tutti hanno ricordato quel brano e si sono stupiti quanto me di come siamo realmente in una situazione drammatica che all’epoca, pur immaginandola artisticamente, non avremmo creduto potesse accadere realmente. Quindi, effettivamente molti mi hanno detto che quel video li ha fatti riflettere per la prima volta su questo argomento.
22 Marzo 2020