Finora almeno tre le liste pronte a scendere in campo
(dal Nuovo Quotidiano di Puglia di Giovedì 5 Febbraio 2015 – di Fabiana PACELLA)
Tre almeno le liste che scenderanno in campo, molti nomi noti in lizza e la sorpresa di un gruppo outsider.
Questa, in sintesi, la radiografia del fermento che si respira a Veglie, in occasione della chiamata alle urne di primavera, a un anno dal commissariamento di Palazzo di Città decretato dal dietrofront del sindaco Sandro Aprile, stanco di sgambetti e dissidi interni non più sanabili. Se anche quella squadra di governo, rimpastata e più volte rabberciata, avesse terminato il suo mandato naturale, gli elettori vegliesi sarebbero comunque tornati alle urne quest’anno.
Nulla di definito e ufficiale, al momento, circa i nomi che si contenderanno la poltrona più ambita di Parco delle Rimembranze. Sono ore di grande fibrillazione, fitte di incontri per lo più sottobanco, finalizzati a stringere il cerchio su alleanze, apparentamenti e divisioni. Cinque le liste che si presentarono nel 2010, chiaro segnale di eccessiva frammentazione. Stavolta, non si dovrebbe superare quota tre, nonostante frizioni interne ad alcuni schieramenti.
Sarebbe cosa fatta ormai la corsa di Claudio Paladini, già candidato cinque anni or sono, medico in servizio all’ospedale di Gallipoli, veterano della scena politica locale, espressione del centrodestra. Primo nome de “La svolta per Veglie”, Paladini si piazzò secondo, dopo il vincente Aprile, con 2037 preferenze, pari al 21,3%. Non si arrende e ci riprova, secondo i bene informati, Paladini, forte dell’appoggio di un altro big, Valerio Armonico (Fi), il secondo più suffragato – dopo Roberto Carlà -, del vecchio gruppo di Aprile. Un’alleanza forte, con un notevole spostamento di voti in una lista che sarebbe comunque civica, seppur orientata prevalentemente a destra, e in cui potrebbero confluire altre teste di serie. Molte infatti le pedine di peso la cui posizione non è ancora chiara, che potrebbero spostare di molto l’ago della bilancia dei gruppi che appoggeranno.
Antonio Greco, Fabrizio Stefanizzi (vincitori con Sandro Aprile), Giuseppe Landolfo (candidato sindaco 5 anni fa, ultimo-arrivato e col 7,97%), Maurizio Spagnolo (il più suffragato della lista arrivata terza, per Maurilio Nicolaci sindaco), sono nomi che faranno la differenza, a breve.
Vera sorpresa della competizione alle porte sarà quella rappresentata da un gruppo di giovani professionisti alla loro prima esperienza, riuniti nell’associazione “Veglie Domani”, cui molti nomi navigati guardano con fiducia, alla ricerca di un’alleanza che unisca, in modo vincente, il vecchio e il nuovo della politica locale. Anche in questo caso si guarderebbe a una civica, forse più orientata a centro sinistra, ma comunque espressione di anime differenti.
Alle larghe intese con la nuova guardia sono orientati Pompilio Rollo, terzo più suffragato con l’ex Aprile, e Roberto Carla, già sindaco tre mandati fa – sfiduciato a 4 mesi dalla scadenza del mandato – e vicesindaco di Sandro Aprile. Se le voci che si rincorrono in paese dovessero trovare conferma, proprio Carlà, dirigente Inail, potrebbe essere il nome in lizza per la carica più alta.
Si resta per ora nel campo delle ipotesi, senza escludere che “Veglie Domani” possa caldeggiare la corsa da sindaco di un volto completamente nuovo, come quello di Salvatore Fai.
Ultima incognita, infine, una lista espressione unica del Movimento Cinque Stelle.
(dal Nuovo Quotidiano di Puglia di Giovedì 5 Febbraio 2015 – di Fabiana PACELLA)
Riportiamo di seguito una nota rilasciata dal dott, Claudio Paladini sul suo profilo facebook:
«Cari amici, ho letto con stupore l’articolo pubblicato in data odierna sul quotidiano avente oggetto la corsa alle amministrative del Comune di Veglie.
Con il presente comunicato intendo smentire quanto riportato sullo stesso articolo per le seguenti ragioni.
Lo scrivente nelle passate competizioni elettorali (2005 ad oggi) è presidente di un movimento politico culturale, e non partitico, denominato “La Svolta”. Sicché, il sottoscritto non ha mai espresso alcuna collocazione partitica in nessuna sede, men che meno in quelle istituzionali.
Ciò precisato, il sottoscritto rimane aperto a qualsiasi colloquio con le forze politiche presenti sul territorio, ma soprattutto con il popolo, invitando la dott.ssa Fabiana Pacella ad interloquire personalmente con lo scrivente per tutto quanto di sua persona.»
Si parla da molti anni, in questa comunità, di dare una svolta alla politica locale che per decenni non ha fatto che…nulla, ad esclusione di due sole legislature(capeggiate negli anni 80/90 da una nuova figura, il dott. Antonio Greco)in cui fu fatto molto e si prese il coraggio di scoperchiare le magagne e le porcherie fatte dai precedenti governi . Oggi il comune di Veglie è relegato agli ultimi posti nella classifica del territorio Salentino, l’ultima perla della “non politica” Vegliese è il campo sportivo “Flavio Minetola” e la squadra del veglie che ha una storia gloriosa nella compagine calcistica. Non esiste una strategia del territorio e dell’economia locale(sono scappati o falliti i migliori imprenditori Vegliesi che davano lustro alla nostra comunità(Royal e Alaska Gelati, l’invidiato da tutti Riccardo Patera, grande e ultimo dei fasonisti..ecc. ecc.).
Mi fa sorridere ,leggendo questo articolo , la definizione di “big della politica Vegliese”…big di cosa? Come opposizione l’unica cosa che hanno saputo fare, come contraddittorio alla maggioranza, era di…abbandonare l’aula, o quando stavano al governo di pensare a tutt’altro rispetto al loro mandato. Mi auguro che questa nuova lista di giovani coraggiosi spazzi via questo vecchiume. In bocca al lupo Veglie.