IL MISTERO DEL NUMERO DEI POSITIVI COVID A VEGLIE (parte 2…)
Prima di cominciare questa lettera è doveroso esprimere sincere condoglianze ai familiari del nostro concittadino Alberto Miri scomparso ieri, giovedì 26 novembre 2020, per complicanze dovute al Covid-19.
Lettera di Veglie News:
VEGLIE – Qualche settimana fa sulle pagine di VeglieNews ho scritto una lettera con la quale cercavo di spiegare il perché del balletto dei numeri sui positivi a Veglie.
Speravo di essere stato abbastanza chiaro e di aver messo in evidenza che alcune discordanze dipendono dalla lentezza delle comunicazioni tra Enti che, pur diffondendo ognuno di essi (Regione Puglia, Asl Lecce, Sindaco di Veglie) dati ufficiali, risultavano diversi nella stessa giornata. Questo perché la “foto dei dati” espressa dai singoli Enti riguarda momenti diversi della settimana in corso. E, a causa della velocità di diffusione del virus, quello che è definito per un giorno non è valido nel giorno successivo.
Quello che in pochi hanno colto è l’aumento progressivo dei positivi nel comune di Veglie che in pochi giorni è passato da pochissimi casi che si potevano contare sulle dita di una mano, a più di 51 (dato preso dalla comunicazione ufficiale della Regione Puglia del 27.11.2020).
Quello che bisogna tener tutti presente quindi è l’aumento dei positivi, segno che alcuni o molti non rispettano le regole essenziali per evitare il diffondersi del virus.
Tanti controbattono che il virus non è che una influenza un po’ più forte. E forse non hanno tutti i torti. In effetti molti dei positivi non hanno serie difficoltà di salute se non un po’ di febbre che dura pochi giorni. Alcuni addirittura neanche quella.
Il problema non è questo. Il problema è che queste persone andando in giro tranquillamente possono contagiare chi non può permettersi di ammalarsi (anziani, immunodepressi, portatori di altre patologie). Queste persone ammalandosi andranno ad occupare i pochi posti disponibili nei reparti di rianimazione delle strutture ospedaliere. Più persone deboli di salute andranno a contagiarsi, più si riempiranno gli ospedali e meno posti ci saranno quando proprio TU o un TUO FAMILIARE avrete bisogno di un posto in rianimazione per altri motivi diversi dal COVID.
E allora proprio TU o un TUO FAMILIARE al tuo posto, sarete lì a scrivere e a sparlare della sanità italiana che non ha posti disponibili, che vi hanno fatto fare il giro di tutti gli ospedali per trovare un posto per poter essere ricoverato per un infarto o per altri problemi diversi dal COVID.
PENSACI QUANDO VAI IN GIRO NEI LUOGHI PUBBLICI SENZA MASCHERINA E QUANDO TI RIUNISCI IN ASSEMBRAMENTI CON I TUOI AMICI.
Pensa anche che mentre vai in giro a trovare gli amici o a fare la spesa senza mascherina e senza rispettare le regole potresti andare a contagiare qualche addetto di un attività commerciale che per colpa TUA potrebbe essere costretta a rimanere chiusa almeno 15 giorni (secondo le regole) prima di poter riprendere la propria attività con tutte le conseguenze del caso.
PENSACI.
Adesso voglio tornare al Mistero del numero dei positivi a Veglie e a quello che si scrive sui Social.
Anche oggi, 27 novembre 2020, esistono tre diverse versioni e tutte e tre ufficiali. Se non fossero ufficiali dovremmo dubitare della serietà della Regione Puglia, della ASL di Lecce e del Sindaco di Veglie. La risposta sta tutta nel momento della “fotografia” di questi dati. Invito a leggere la lettera del 9 novembre 2020.
Ecco i dati ufficiali pubblicati oggi 27 novembre 2020:
SINDACO CLAUDIO PALADINI (dato aggiornato al 26/11/2020): 44 positivi
ASL LECCE (dato aggiornato al 27/11/20 – ore 10.30): 45 positivi
(scarica il documento completo 27/11/20 ASL LECCE)
REGIONE PUGLIA (dato aggiornato al 27/11/2020): 51 positivi o più
(scarica il documento completo Regione Puglia 27/11/20)
Come potete vedere sono tutti dati UFFICIALI di oggi 27 novembre 2020.
Il dato che ho postato il 21 novembre in cui la Regione Puglia catalogava Veglie tra i comuni con più di 51 positivi si riferiva a un report UFFICIALE DELLA REGIONE PUGLIA uscito il 21 novembre 2020 che, come ogni giorno da mesi, pubblica una cartina sulla quale ogni comune è rappresentato da un colore che si riferisce a un range di casi positivi all’interno di quel comune.
Il dato comunicato dal sindaco è ufficiale, il dato comunicato sulla pagina ASL Lecce è ufficiale, il dato comunicato sulla pagina Regione Puglia è ufficiale. Ognuno riferito a un momento preciso diverso. Non ho mai scritto che qualcuno di questi Enti ha detto delle inesattezze. Anzi, ho cercato di dare delle spiegazioni ai cittadini che erano confusi dalle tante incongruenze dei numeri. E’ stato fatto in maniera corretta e comunicando ogni volta dati ufficiali e non inventati come invece succede molto spesso sui social da parte di tanti.
Scrivere sui commenti facebook “gli altri fanno la foto di una carta geografica colorata” (e quindi non è attendibile, ndr.) riferendosi al mio post di cui sopra, come qualche assessore ha fatto, è una mancanza di rispetto nei confronti di VeglieNews che non accetto. E soprattutto è una mancanza di rispetto nei confronti del lavoro della Regione Puglia che realizza quella “carta geografica colorata” informando quotidianamente tutta la nazione attraverso la pagina ufficiale della Regione Puglia.
Allo stesso modo, affermare sempre negli stessi commenti su facebook che “probabilmente ripeto l’asl e regione hanno delle incongruenze” senza tenere conto che questo succede perché i dati sono istantanee di momenti diversi, è una mancanza di rispetto nei confronti del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro della Regione Puglia oltre che di Fabrizio Quarta, Angela Metallo e Carlo Indino della ASL Lecce – U.O.C. Epidemiologia e Statistica, che con il loro costante lavoro redigono i report e tengono informati i cittadini sull’andamento statistico dell’emergenza COVID-19 in Puglia e in Provincia di Lecce e che non mancano mai di sottolineare comunque nei loro comunicati che “i dati raccolti sono in continua fase di consolidamento e, come prevedibile in una situazione emergenziale, alcune informazioni possono risultare incomplete o possono essere oggetto di modifiche”.
Ci auguriamo che tutti facciano buon uso della libertà di parola che offrono i Social e che chi ha un ruolo istituzionale si renda conto che ogni parola che scrive sui Social ha un peso enorme derivante dalla sua funzione e per questo ogni parola e ogni argomento devono essere avvalorati da fatti e non da supposizioni perché tanti, purtroppo, credono a tutto quello che leggono senza preoccuparsi di approfondire l’argomento. E questa regola vale per ogni argomento, non solo per il COVID-19.
Continuiamo a rispettare le regole, a proteggerci e a proteggere gli altri e usciremo tutti da questo incubo.
Veglie News
27 novembre 2020