“VEGLIEDOMANI” RISPONDE ALL’INTERVENTO DEL SINDACO PALADINI RELATIVO AI FINANZIAMENTI PER IL RECUPERO DELLA CRIPTA DELLA FAVANA

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Con una lettera pubblica “VeglieDomani” invita il Sindaco Claudio Paladini a «dimostrare concretamente rispetto per il patrimonio culturale della comunità e di tutti i cittadini vegliesi»

(Comunicato stampa VeglieDomani)

BASTA CON L’ARROGANZA E LA SUPERFICIALITÀ DELLA GIUNTA PALADINI

logo_vegliedomani2«Il Sindaco Paladini, nei propri comunicati stampa, dovrebbe farsi meglio consigliare e cercare, almeno con le parole, di dimostrare più considerazione e rispetto verso i propri cittadini: non è accettabile dichiarare, così come ha fatto attraverso l’ultimo comunicato stampa relativo al finanziamento di 400.000,00 euro che interesserà la Cripta della Favana, di augurarsi chei vegliesi sappiano rispettare e gelosamente conservare questo monumento che merita di essere seriamente valorizzato e fruito da tutti”, come se si stesse raccomandando, quasi fossero dei selvaggi ignoranti e incivili, quando, invece, proprio la Giunta da lui guidata e proprio lo scorso mese di luglio, ha fatto installare, all’ingresso della stessa Cripta della Favana, senza preoccuparsi minimamente di ciò che prevede il Codice dei Beni Culturali (D.Lgs 42-2004), a cui il bene è soggetto e della delicatezza dello stesso monumento, una cancellata di metallo senza autorizzazione né, men che meno, alcuna comunicazione alla Soprintendenza dei beni culturali di competenza (così come ci ha confermato tranquillamente lo stesso Sindaco, rispondendo all’interpellanza presentata dal gruppo VEGLIEDOMANI nello scorso Consiglio Comunale del 22 luglio 2016). Per la serie, chi se ne frega delle regole!

Ricordiamo che, su un bene sottoposto a tutela e riconosciuto dal Ministero, già nel 1981, di particolare interesse storico-artistico, certi interventi vanno progettati e studiati adeguatamente, comunicati ed autorizzati dal Ministero, oltre che affidati, relativamente ai lavori, ad imprese appositamente qualificate ed esperte: anche un bambino si accorgerebbe che la nuova porta di metallo installata, oltre che dal forte e negativo impatto visivo (che mai la Soprintendenza avrebbe autorizzato), non permette di proteggere adeguatamente la stessa dall’ingresso di volatili e animali vari che, evidentemente, potrebbero ancora di più danneggiare i già fragilissimi affreschi, oltre a non garantire (aspetto vitale per la Cripta) il giusto ed equilibrato scambio di aria e umidità tra l’ambiente esterno e quello interno e per cui, invece, la porta precedente era stata diligentemente progettata.

Stiamo parlando di un bene storico-architettonico importantissimo e non (come forse, a questo punto, la maggioranza pensa) di un rudere su cui si permette di intervenire ad un semplice fabbro artigiano (con tutto il rispetto per i nostri bravi artigiani).

Questo sarebbe l’esempio e il modo con cui la Giunta Paladini dimostra e chiede di rispettare, valorizzare e conservare gelosamente il bene culturale più importante che abbiamo a Veglie?

Prima di cavalcare l’onda positiva (sport che a questa maggioranza riesce benissimo) dell’importante finanziamento ottenuto (frutto non di certo dell’ “operato fattivo, silente e preziosissimo” della Giunta Paladini, ma dell’impegno del Governo Italiano e del lavoro del Presidente del Gal Terra D’Arneo, Cosimo Durante), con pomposi comunicati stampa, dopo non aver accettato di approvare il Regolamento sui beni comuni urbani (nonostante ampiamente discusso e aggiustato e già dotato di tutti i pareri tecnici favorevoli dal dicembre 2015) nel Consiglio Comunale straordinario del 22-7-2016, e dopo aver sprecato il Consiglio Comunale del 28-07-2016 (durato appena 30 minuti), per approvare solo 2 punti (un debito fuori bilancio e l’assestamento del bilancio 2016), senza approfittarne per approvare tanto altro di cui il Comune e i cittadini avrebbero tanto bisogno (bando NCC, bando Orti Urbani, bando Centro Diurno, asilo nido, etc. etc. etc.), dovrebbero farsi un serio esame di coscienza e cominciare a dimostrare concretamente il rispetto, prima del patrimonio culturale della comunità, e poi di tutti i cittadini vegliesi (non solo degli amici), cominciando a lavorare seriamente, fare i fatti e parlare molto meno. »

Veglie, 12 agosto 2016

VEGLIEDOMANI

 

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