VeglieDomani interviene sulla nomina degli scrutatori per il Referendum Costituzionale

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VeglieDomani: «Invitiamo maggioranza ed opposizione a formulare uno strumento condiviso (regolamento) che possa disciplinare la modalità delle future nomine»

Il gruppo consiliare di opposizione VeglieDomani guidato da Salvatore Fai esprime alcune considerazioni sulle modalità di nomina degli scrutatori adottato dalla Commissione Elettorale per il Referendum Costituzionale del 4 dicembre 2016. Secondo quanto espresso nel comunicato una soluzione potrebbe essere la «formulazione di uno strumento condiviso (regolamento) che possa disciplinare la modalità delle future nomine e  portare dei benefici, seppur lievi, a chi necessita».

Comunicato del Gruppo Consiliare VeglieDomani:

«Lo scorso 14 Novembre 2016, si è riunita la Commissione Elettorale che ha proceduto alla nomina degli scrutatori per la composizione delle sezioni elettorali, in merito alla votazione del Referendum del 04 Dicembre 2016.

L’anzidetta Commissione,presieduta dal Sindaco e composta dai consiglieri Gigi Massa, Stefania Rapanà (maggioranza) e Giuseppe Landolfo (opposizione) non ha adottato un criterio univoco nella nomina, bensì diversificato e a totale discrezione dei componenti. In particolare, mentre i due consiglieri di maggioranza hanno adottato il criterio della nomina, successiva al sorteggio casuale dagli elenchi degli scrutatori sulla base di algoritmi informatici, il Consigliere di opposizione del gruppo VEGLIE DEI CITTADINI, Giuseppe Landolfo, ha reputato scegliere e nominare gli scrutatori di sua competenza, sulla base di valutazioni esclusivamente personali.

Ora, ciò che a noi preme sottolineare, oltreché la legittimità dei metodi adottati da entrambe le posizioni, è la possibilità che maggioranza ed opposizione presenti e non nella Commissione Elettorale, possano accordarsi ed adottare un criterio comune e condiviso per la nomina degli scrutatori.

Non sempre (e soprattutto in questi casi) la legittimità di un procedimento, ne giustifica il suo utilizzo.

Perché non provare a pensare al vantaggio economico che possa derivare a chi necessita di un piccolo aiuto? Perché non provare ad essere vicini e a dar voce alle fasce più deboli e sensibili?

Certi che il bene comune sia la molla e lo spirito che possa unire tutti noi, invitiamo maggioranza ed opposizione a formulare uno strumento condiviso (regolamento) che possa disciplinare la modalità delle future nomine, in base a criteri trasparenti, oggettivi, e che favoriscano veramente le fasce più deboli. Si potrebbe pensare ad un criterio che preveda la nomina successiva al sorteggio, fra gli iscritti agli elenchi degli scrutatori, che non sia totalmente casuale ma, avvenga, fra coloro che risultino inoccupati e disoccupati (sovrapponendo tali posizioni con quelle del Centro per l’Impiego).

Perché quindi, non adottare uno strumento legittimato e condiviso da tutte le forze politiche che possa portare dei benefici, seppur lievi, a chi necessita, piuttosto che dar spazio a valutazioni e decisioni personali (sol perché si è componenti di una commissione elettorale)?

Gli esempi, ci sono ed esistono…paesi come Copertino e Gallipoli lo hanno già fatto! Perché Veglie, non potrebbe farlo?»

VEGLIEDOMANI

 

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