VEGLIE ULTIMA DELLA CLASSE…

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…GRAZIE ALLA “POLITICA DEL  “NON FARE”

 (Leggi  anche: CASA DELL’ACQUA – VEGLIE LONTANA DA QUESTO TRAGUARDO)

 

Sono di questi giorni le notizie di aperture di “case dell’acqua” in diversi paesi del Salento. Martano, Arnesano, Squinzano già operative; Novoli e Trepuzzi si sono attivati per realizzare la propria.

Cos’è la “casa dell’acqua”? Anche nota come distrubutore di “acqua alla spina”.

Al costo di 5 cent si può avere un litro di acqua, presa dalla rete publica, ultrafiltrata, declorata, sterilizzata con raggi UV ( raggi ultravioletti), gasata con anidrite cabonica e refrigerata. Inoltre si evita la produzione di 10 Kg /anno/persona di bottiglie di plastica. Ognuno faccia i propri conti, specialmente oggi che parliamo di crisi,  e valuti se sia opportuno perdere definitivamente questa occasione.

Tutto questo incomprensibile inerzia potrebbe essere attribuita all’apparato polico-burocratico locale? Posso pensare che Veglie non è stato capace di realizzare la sua casa dell’acqua?. Chissa perchè. E la risposta a questo “perché”  sarebbe interessante che i vegliesi fossero messi nella condizione di darsela. Proviamo a dare una mano.

Scene e retroscene politiche di una occasione persa.

Ero assessore della passata amministrazione quando nel mese di maggio dello scorso anno mi interessai per la realizzazione di una casa dell’acqua a Veglie. Dopo alcune ricerche in rete e sul territoro, avevo già individuata una possibile e rapida soluzione ma… quando mi hanno fatto sapere che già da gennaio qualcuno era alle prese con lo stesso progetto:… ho lasciato perdere per dare visibilità ai giovani.

Solo alla fine del mese di novembre 2013 la giunta, di cui io ero un coponente, approva un atto d’indirizzo per la casa dell’acqua.

Più volte ho provata a far andare avnti il progetto ma era come marciare contro un muro di cemento.

Il 20 di febbraio 2014 provo un nuovo strataggemma.

Da parte del Gal terra d’Arneo era pervenuta al comune di Veglie una richiesta per installare presso l’ex mercato coperto una casa dell’acqua, allegato vi era anche una ipotesi di convenzione tra il Gal e la cooperativa che avrebbe dovuto realizzare l’opera: il costo per il comune era zero. Ho inviato il tutto, mediante PEC (posta elettronica certificata), al sindaco, al segreatario comunale al responsabile della gestione del patrimonio comunale e all’ufficio protocollo: NON HA SORTITO NESSUNA RISPOSTA. (Ognuno giudichi autonomamente). Nemmeno quella risposta che, per cortesia burocratica, va data a chiunque fa una richiesta sensata. Terzo mondo!!!!

Ultimo tentativo: il 22 marzo scorso, in un personale cronoprogramma inviato al sindaco, chiedevo fra l’altro la “realizzazione della Casa dell’acqua presso l’Ex Mercato coperto; (entro il 28/3/14)”, la mancata realizzazione avrebbe comportato la mia uscita dalla maggioranza. Nessuna risposta. Non aveva piu alcuna senso, a questo punto sostenere la passata maggioranza: Nicola Gennachi assente ingiustificato in consiglio comunale.

Non ho altro da aggiungere: via libera ai commenti.

Non è facile far passare il nuovo e utile per la gente, se una maggioranza guarda disinteressata il nostro Paese in caduta libera verso il disastro.

Dove la democrazia indiretta, la democrazia di rappresentanza ha fallito, a Veglie proviamo a passare ad una nuova forma di “democrazia diretta” chiedendo al Commissario prefettizio, tramite email, la realizzazione, in tempi brevi, anche a Veglie di una casa dell’acqua.

Nicola GENNACHI

1 COMMENT

  1. peccato. personalmente sono rimasto molto molto deluso da questa amministrazione che fra l’altro ho votato. la cosa che mi ha fatto piu’ rabbia e’ proprio la totale inerzia. anche di fronte a dei problemi piccolissimi e di facile soluzione quasta amministrazione e’ stata completamente immobile. io penso che sinceramente si dovrebbero un po vergognare. stiamo parlando del nostro paese. dovremmo prendere esempio da altri paesi tipo carmiano, leverano, melpignano ecc. alle prossime elezioni spero che si candidi qualche persona “perbene” e volenterosa di cambiare le cose, sia di destra di sinistra poco importa ormai.

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