Ad un anno dalla sua morte, infatti, la sua presenza continuava a farsi sentire forte tra le persone che lo avevano incrociato e così, spinti dal desiderio di far conoscere più a fondo le tappe e gli incontri della sua vita, la moglie Giovanna ed i figli hanno deciso di far scrivere un testo che riguardasse le sue vicende ed il suo essere unico e fondamentale.
Ad occuparsi della raccolta del materiale e della scrittura del testo è stata la scrittrice vegliese Benedetta pati che, già un anno prima, si era impegnata nella redazione della biografia dell’imprenditore Leonzio Quarta – “Io, Leonzio – Storie e cunti di chi ha vinto la fortuna”.
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Le modalità utilizzate per la composizione di questa seconda opera sono state le stesse della precedente, con la differenza che le testimonianze ascoltate e scritte non erano del diretto interessato ma di amici e parenti che, pazientemente, hanno donato il loro tempo e le loro emozioni all’autrice la quale, con un registratore portatile ed un quaderno, ha raccolto storie e speranze del protagonista filtrate dalla voce di chi lo ha ben conosciuto.
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“E’ stata un’esperienza tanto forte quanto formativa – spiega la scrittrice Benedetta Pati – non conoscevo Raffaele se non attraverso i tristi fatti di cronaca degli ultimi tempi eppure, sin dal primo incontro con sua moglie, mi è sembrato che lui in qualche modo facesse parte della mia vita. Della nostra vita. Con il tempo e grazie alla pazienza di Giovanna, di Francesco e Michele e della cognata Ludovica, ho imparato a conoscere il suo modo di fare, le sue gioie e le sue debolezze e mi sono affezionata a lui come se lo avessi sempre conosciuto. Anche il momento della scrittura è stato intenso, non è facile scrivere di chi non c’è più ma nel suo caso, sempre con il sostegno immancabile della famiglia e dei conoscenti, è stato come un flusso di pensieri che da soli venivano fuori. Mi spiace non essere riuscita ad ascoltare ogni singola persona che avesse delle storie da raccontare su Raffaele e mi rendo conto che in una situazione come questa ognuno voglia “metterci del proprio”, tuttavia anche la selezione fatta è stata una scelta mirata a raccontare di lui, attraverso gli altri, della persona che era e dei tratti salienti che lo hanno reso, in terra ed in cielo, così insostituibile”.
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Per l’occasione sarà presente Veronica Rollo, curatrice della postfazione del libro, che racconterà la sua relazione con la famiglia Alemanno nata, soprattutto, dopo la scomparsa di Raffaele.
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Nel corso dell’evento ci saranno interventi musicali tratti dal repertorio di Fabrizio de Andrè, letture del libro a cura dei familiari del protagonista, estratti video a cura di Emanuela Gatto, diretta facebook per consentire a chi non potrà partecipare fisicamente di esserci e, in chiusura, taglio della torta per ricordare Raffaele Alemanno proprio nel giorno del suo compleanno: il 22 settembre.
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Appuntamento al 22 settembre, ore 19.30, auditorium Parrocchia S. Antonio Abate – Via Suor Teresa Piazzolla – VEGLIE
A fine serata sarà possibile acquistare una copia del libro “Una vita tra le vite” il cui ricavato sarà devoluto a favore di FRANCESCO MUSARDO.