S.O.S: Una Lettera del “Comitato Castiglione” al Presidente Emiliano per richiamare l’attenzione sul nuovo lido

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Il Comitato “Castiglione”  dopo le proteste si rivolge al Presidente della Regione Puglia per chiedere un intervento sullo stravolgimento della costa di Torre Castiglione a Torre Lapillo

(Lettera del “Comitato Castiglione” indirizzata al Presidente della Regione Puglia Emiliano, a Loredana Capone  e alle segreterie di Turismo, Cultura, Ambiente e  Patrimonio della Regione Puglia)

Gent.mo Presidente Emiliano

Richiamiamo la Sua attenzione e quella della Giunta Regionale della Puglia su quello che sta avvenendo sul lido di Torre Castiglione, nel Comune di Porto Cesareo (LE).

Una conca di mare di 200 metri, di rara bellezza subisce per la seconda volta,  forse in modo irreparabile uno sfregio ambientale per la concessione di un secondo stabilimento balneare privato (ed esclusivo!) che occuperà il rimanente tratto di sabbia e perfino la scogliera che erano ancora rimaste libere da una precedente concessione ad un Camping.

Nella spiaggia accanto anch’essa molto bella ci sono altri 6 stabilimenti, spesso semivuoti, che già potevano rispondere a queste esigenze. Invece no.

Prefabbricati, ombrelloni, buchi sugli scogli toglieranno la possibilità alla popolazione locale e alla vasta folla di  affezionati che negli anni hanno potuto godere di questa porzione di Ionio incantevole. Il Comune di Porto Cesareo ha dato una Concessione che priverà tutti di usufruirne; neanche a pagamento perché esclusiva. La bellezza va bene solo per pochi privilegiati! Senza contare lo scempio paesaggistico che in questi giorni di inizio lavori già fa male al cuore.

Alle proteste il Comune risponde solo: è tutto legale! E allora?

Legale non vuol dire opportuno, legale non vuol dire giusto, legale non vuol dire bello. Può un Comune vincolare in modo irreparabile paesaggi di tutti? Utile a chi?

Sig. Presidente

Sappiamo del suo impegno contro le trivelle in mare: anche qui stanno trivellando e non solo metaforicamente e fa male vedere. Nel caso del referendum Lei era da solo contro molti poteri; oggi Le chiediamo di intervenire perché crediamo che Lei possa fare molto. Non le chiediamo dei privilegi, chiediamo di continuare a  dare  a tutti la possibilità di usufruire della bellezza che non è privata.

Sappiamo dei tanti suoi impegni: se non può visitare il posto mandi qualcuno dei suoi collaboratori che ci leggono in copia. Nessuna immagine può rendere ragione della bellezza del posto e nessuna foto dare conto dello scempio in atto.

La preghiamo: FACCIA PRESTO!

Il Comitato Castiglione

 6 luglio 2016

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