Un percorso tracciato da strani disegni in un quartiere di Veglie stimola la curiosità sul misterioso Street Artist e sul significato dei suoi disegni
Articolo di Anna Chiara Coppola (Alice):
Il 2 Giugno alle Ore 10:15 ho scritto un post su Facebook:
«Esco di casa, mi volto per chiudere la porta e… Un disegno. Questa notte, qualcuno, ha disegnato e poi appiccato quest’opera d’arte sul palo della luce accanto alla nostra porta d’ingresso. I libri… Dietro ci sono i libri… Il mio pensiero va a te, Mino. Come se, l’artista ignoto (forse) volesse dire “tranquilla, lui è lontano, ma pur sempre vicino a te”. Occhi lucidi e batticuore.»
A distanza di qualche giorno, percorrendo un’altra via di Veglie, mi imbatto in un altro disegno. Allora capisco che l’artista “misterioso” non solo voleva dare un messaggio a me, ma a chiunque avesse un occhio attento ai particolari.
24 Giugno 2018 anche Giorgio ha “scoperto” i disegni. Il tempo di prendere il cellulare e il messaggio l’avevo già inviato.
-Giorgio, li hai visti anche tu?
-Si!
-Secondo me ce ne sono tanti altri, dobbiamo solo trovarli.
-Li cerchiamo?
-Si!
Dopo dieci minuti, sotto il sole cocente, la nostra “caccia al tesoro” era iniziata. I disegni sono tantissimi. Grandi, piccoli, tutti in bianco e nero. Immagini sacre reinterpretate, cartoni animati. Frasi e parole a fare da cornice.
L’artista “misterioso” è sempre lui, ma i disegni portano firme diverse “nigredo” oppure “albedo”. Il riferimento alle 4 fasi dell’alchimia è evidente. Le 4 fasi prendono il nome dai 4 colori fondamentali della pittura greca (nero, bianco, giallo, rosso) e vengono anche messe in parallelo con le 4 stagioni, le 4 fasi del giorno ed i 4 elementi.
NIGREDO (Nero – Inverno – Notte – Terra) ALBEDO (Bianco – Primavera – Aurora – Acqua) CITRINITAS (Giallo – Estate – Giorno – Aria) RUBEDO (Rosso – Autunno – Tramonto – Fuoco).
L’artista “misterioso” mi fa venire in mente Fernando Pessoa quando in una lettera ad Adolfo Casais Monteiro spiega la genesi dei suoi eteronimi (Álvaro de Campos, Ricardo Reis, Alberto Caeiro, Bernardo Soares) Pessoa scrive: «L’origine dei miei eteronimi è il tratto profondo di isteria che esiste in me. […] L’origine mentale dei miei eteronimi sta nella mia tendenza organica e costante alla spersonalizzazione e alla simulazione. Questi fenomeni, fortunatamente, per me e per gli altri, in me si sono mentalizzati; voglio dire che non si manifestano nella mia vita pratica, esteriore e di contatto con gli altri; esplodono verso l’interno e io li vivo da solo con me stesso.»
L’arista “misterioso” così come Fernando Pessoa utilizza pseudonimi. L’artista “misterioso” è giusto che rimanga tale, ma le sue opere vanno cercate, scoperte, conservate.
È una “street art” dal grande valore artistico. È una “street art” che non imbratta i muri, ma abbellisce i pali della luce, le cabine elettriche.
L’artista “misterioso” sta mettendo l’arte a disposizione di tutti. Adulti e soprattutto bambini. Sono tantissimi i cartoni animati che “sbucano” all’improvviso. Dei veri e propri fumetti giganti che lasciano a bocca aperta e regalano un sorriso.
Io e Giorgio continueremo la nostra caccia al tesoro. E voi?
Anna Chiara Coppola (“Alice”)
25 Giugno 2018