DAI RACCONTI DELLE VITTIME IL SOSPETTO DI FALSI MEDICI
Salgono a 50 le denunce dei raggirati. Dietro Raffaele Faggiano, già libero, il sospetto di un’organizzazione capillare
(G.d.M. 03/04/14)
VEGLIE – L’chiesta sulla vendita dei finti posti di lavoro si s allarga. E non solo perché le denunce sono arrivate a cinquanta. Il sospetto è che a tirare le fila ci sia un’organizzazione con falsi medici che avrebbero effettuato improbabili visite nei locali della stazione di Bari.
L’inchiesta è quella avviata dopo l’arresto di Raffaele Faggiano, 54 anni, di Veglie, dipendente dell’’azienda di autolinee Marozzi.
u0mo il 21 febbraio scorso è stato arrestato in flagranza per truffa aggravata: aveva chiesto 2 acc0nt0, però, si sono presentati i carabinieri e per Faggiano è scattato l’arresto. Processato per direttissima ha patteggiato 9 mesi ed è tornato in libertà.
altra inchiesta, quella coordinata dal sostituto associazi0ne per delinquere che avrebbe venduto finti posti di lavoro ai disoccupati.
Faggiano avrebbe avuto il compito di intercettare le vittime. Assicurava un posto di lavoro in cambio di denaro. L’iter, però, prevedeva una visita medica psicoattitudinale presso la stazione centrale delle Ferrovie di Bari. Uno dei disoccupati truffati, nella sua denuncia, racconta che «una volta fissata la data dell’accertament0, grazie all’aiuto del sign0r Faggiano, mi recav0 presso gli uffici della stazione ferroviaria barese dove venivo esaminato da un medico che si qualificava come dottor Laneve».Il giovane ha raccontato di aver versato, in più rate, 13.500 euro.
Denunce dello stesso tenore sono state raccolte dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria presso la Procura. Il giro di denaro è ampio. Si parla di centinaia di migliaia di euro spillati ai disoccupati per un posto di lavoro inesistente.
da La Gazzetta del Mezzogiorno di Giovedì 3 Aprile 2014