Tre lettere a tre illustri personaggi: a Gaspare a Melchiorre a Baldassarre (Comitato territoriale per il No al taglio del Parlamento)

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Pasquale Cirillo condivide con i lettori di Veglie News il testo pubblicato dal “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo

 

A GASPARE, A MELCHIORRE, A BALDASSARRE. TRE LETTERE

Ritenendo di far cosa non disutile, copia di queste tre lettere private e’ diffusa pubblicamente (naturalmente omettendo il vero nome dei diretti destinatari) dal “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo.

Il 20 e 21 settembre votiamo NO al referendum

Tre lettere a tre illustri personaggi: a Gaspare a Melchiorre a Baldassarre

Carissimo Gaspare,
da quanto ci conosciamo? Saranno cinquant’anni. E da quanto siamo compagni di lotte? Se non e’ mezzo secolo poco ci manca. Così mi ha sconcertato sentirti dire che a te del referendum che c’è fra una settimana non te ne frega niente, e pensi di non andare a votare.
Eravamo insieme in piazza nel 2006 quando ci battemmo per il NO alla riforma costituzionale ammazzaparlamento e ammazzademocrazia di Berlusconi, e fortunatamente vincemmo.
Ed eravamo insieme in piazza nel 2016 quando ci battemmo per il NO alla riforma costituzionale ammazzaparlamento e ammazzademocrazia di Renzi, e fortunatamente vincemmo.
Speravo saremmo stati insieme in piazza anche oggi a batterci per il NO alla riforma costituzionale ammazzaparlamento e ammazzademocrazia di Conte-Salvini-Di Maio (e Zingaretti al seguito).
Perché in buona sostanza, diciamoci la verità, è ancora una volta la stessa riforma costituzionale ammazzaparlamento e ammazzademocrazia, che si prefigge la mutilazione del parlamento e la sua prostituzione all’esecutivo e ai suoi padroni e burattinai.
E’ la stessa riforma costituzionale ammazzaparlamento e ammazzademocrazia, che si prefigge la cancellazione della separazione e del controllo dei poteri.
E’ la stessa riforma costituzionale ammazzaparlamento e ammazzademocrazia, che si prefigge di impedire che possano entrare nelle istituzioni repubblicane i rappresentanti del movimento delle oppresse e degli oppressi.
E’ la stessa riforma costituzionale ammazzaparlamento e ammazzademocrazia, che si prefigge il passaggio dalla democrazia all’oligarchia e poi al totalitarismo.
E’ la stessa riforma costituzionale ammazzaparlamento e ammazzademocrazia, che si prefigge la demolizione, picconata dopo picconata, della Costituzione repubblicana, democratica ed antifascista.
Tu lo sai che c’e’ un solo modo per impedire che questo disegno golpista si realizzi: e questo solo modo è votare NO al referendum.
Chi non vota NO al referendum, avalla la decisione golpista già presa dai barbari oggi al potere.
Astenersi è essere complici.
Tu non sei mai stato complice della violenza dei potenti: non esserlo adesso.
In nome della nostra vecchia amicizia: ripensaci, e vota NO. NO all’antiparlamentarismo, NO al fascismo, NO alla barbarie.

Un forte abbraccio,
Peppe

Carissimo Melchiorre,
La lettera che mi ha scritto l’ha mandata alla persona sbagliata.
E’ evidente che lei non mi conosce.
Ma entriamo nel merito delle sue – diciamo così – argomentazioni.
Mi scrive che votando NO sarei un membro della “casta”: ahimè, vivo senza alcun “Potere”; invece i membri della “casta”, come la chiama lei, stanno al governo e in parlamento e sono proprio quelli che vogliono imporci la scellerata riforma costituzionale ammazzaparlamento e ammazzademocrazia a cui io opporrò il mio NO nel referendum.
Mi scrive che votando NO vorrei continuare a sprecare i soldi degli italiani: ahimè, io sono invece uno di quelli che da molto si batte contro il mostruoso sperpero delle spese per le armi e per le guerre, contro il famelico regime della corruzione, contro le ruberie e le devastazioni e gli sprechi nelle pubbliche amministrazioni, contro i privilegi e compensi astronomici per i politici e i loro compari, per i costi scellerati e ingiustificati della politica. Sono proprio i messeri che stanno al governo e in parlamento, che foraggia criminali e dilapidatori hanno sperperato immense risorse pubbliche per le armi, per le guerre, per la complicità con regimi violatori dei diritti umani, per attuare persecuzioni razziste, per favoreggiare grassatori e malfattori; gli stessi messeri che vogliono imporci la scellerata riforma costituzionale ammazzaparlamento e ammazzademocrazia a cui io opporrò il mio NO nel referendum.
Mi scrive che votando NO cercherei di impedire il cambiamento che la farà finita con il vecchiume e sostituirà ” un parlamento che non serve a niente”, ebbene, e’ vero, mi oppongo a chi vuole fare “tabula rasa” delle istituzioni democratiche, della rappresentanza popolare, dell’eguaglianza di diritti, della politica come impegno comune per il bene comune, della democrazia come metodo e come sistema; è vero, mi oppongo alla dittatura degli avidi tracotanti oligarchi e dei loro mercenari e caudatari ipnotizzati dalle tecnologie della comunicazione veloce che offusca la capacità di ascoltare, di capire, di discutere, di esercitare costruttivamente il conflitto e la mediazione, di confrontarsi e di deliberare insieme; è vero, mi oppongo all’antiparlamentarismo, al fascismo e alla barbarie; e per questo voto NO nel referendum.
Lei evidentemente si è lasciato sedurre e traviare dal turpiloquio che è sempre fascista, si è lasciato ubriacare e abbrutire da slogan roboanti che lei crede nuovi ed invece sono gli stessi del “Voelkischer Beobachter”. Ma lei può liberarsi da queste catene e riconquistare la sua piena umanità. Glielo auguro con tutto il cuore.

Augurandole ogni bene,
Peppe Sini

Carissimo Baldassarre,
grazie di avermi detto che voterà NO al referendum, e per aver aggiunto che lo farà per motivi diversi dai miei.
So bene che si può votare NO muovendo da opinioni, riflessioni, collocazioni diverse. E’ il bello della democrazia, della razionalità, della civiltà.
Su un punto però vorrei risponderle: quando lei sostiene che la situazione non e’ poi così drammatica come io la descrivo.
Mi dispiace, ma a me sembra drammatica.
Mi sembra drammatico che chi governa perseveri nelle folli spese per gli armamenti, quando e’ del tutto evidente che la guerra e’ nemica dell’umanità; e dopo Hiroshima sappiamo che o l’umanità abolirà la guerra o la guerra annienterà l’umanità.
Mi sembra drammatico che chi governa perseveri nelle abominevoli persecuzioni razziste (addirittura ancora non sono stati abrogati i mostruosi “decreti sicurezza della razza” di Conte, Salvini e Di Maio), negando il diritto alla vita e alla dignità di esseri umani innocenti, violando la Costituzione, violando il diritto internazionale, violando il sentire morale condiviso dall’umanità intera.
Mi sembra drammatico che chi governa pretenda un potere assoluto, ed a tal fine s’adoperi per mutilare ed asservire il Parlamento, s’adoperi per annullare la separazione e il controllo dei poteri, s’adoperi per impedire che nelle istituzioni elettive possano essere presenti anche rappresentanti delle oppresse e degli oppressi, s’adoperi per erodere la democrazia e sostituirla con l’oligarchia, s’adoperi per fare strame della Costituzione repubblicana e antifascista.
Forse conduciamo vite diverse e frequentiamo persone diverse e sono ancora un amico della nonviolenza. L’ideologia dominante, che è l’ideologia della classe dominante, può occupare totalitariamente tutti i mass-media e i social-media, ma basta scendere in strada ed aprire gli occhi per vedere l’orrore.
Ma naturalmente di tutto ciò potremo discutere un’altra volta. Adesso sia lei che io sappiamo che il poco tempo libero che abbiamo di qui al 20 e 21 settembre dobbiamo dedicarlo a spiegare a quante più persone sia possibile perché è importante andare a votare NO al referendum.

Un cordiale saluto dal suo
Peppe Sini

(Testi diffusi a cura del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo. Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo è una struttura nonviolenta attiva dagli anni ’70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali)

Veglie, li 14.09.20

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