I commercianti di Torre Lapillo firmano un esposto-denuncia contro il commercio abusivo
TORRE LAPILLO / PORTO CESAREO – Prima l’associazione Lido degli Angeli, poi alcuni commercianti di Torre Lapillo sono intervenuti pesantemente sulla stessa, ripetitiva e attuale problematica: l’occupazione abusiva di demanio marittimo e di suolo pubblico per fini commerciali nella zona di Torre Lapillo/dintorni e sull’assenza di adeguati controlli da parte dell’amministrazione comunale, delle autorità preposte (probabilmente insufficienti nei numeri).
La situazione sembra essere sfuggita di mano ed è insopportabile assistere inermi e beffati.
L’amministrazione comunale è al corrente da anni della problematica, le autorità sono state tutte informate tramite un esposto-denuncia firmato e indirizzato alla Procura della Repubblica, al Prefetto di Lecce, alla Guardia di Finanza, al Comando dei Carabinieri, al Comando della Polizia Municipale, alle associazioni di categoria come Confcommercio Lecce, Codacons Lecce e la Globoconsumatori.
I commercianti di Torre Lapillo, firmatari dell’esposto-denuncia, vogliono mettere in allarme anche gli stessi consumatori che comprano, dal commercio abusivo, prodotti privi di qualsiasi controllo, sia di sicurezza sia igienico-sanitario e quindi potenzialmente nocivi, oltre che scadenti.
Ormai i prodotti, venduti illegalmente, sono di ogni tipo: dagli articoli di mare (gonfiabili, ombrelloni, asciugamani, eccetera), alla bigiotteria, all’abbigliamento, ai souvenir, agli alimenti, alle bevande, ai giochi per bambini, eccetera, eccetera.
Le attività commerciali abusive sembrano superare alla lunga quelle regolari, hanno capacità repentine di chiudere ed aprire in pochi minuti e di spostarsi in caso di eventuali controlli; nelle ore serali, alcuni usano dei gruppi elettrogeni, tossici alla salubrità dell’aria circostante e rumorosi per la quiete pubblica.
La località sembra “conquistata” da chi vuole commerciare qualsiasi prodotto senza licenza, senza iter di autorizzazione, senza rilasciare scontrino, senza dichiarare nessun incasso, senza dare conto a niente e a nessuno, se non al “ dio denaro”.
I commercianti regolari, succubi e beffati da una situazione paradossale, hanno trovato la forza ed il coraggio di scrivere a tutte le autorità per un intervento risolutivo, per indagare perché si crea questa situazione, per accertarne le responsabilità.
I loro sacrifici lavorativi per andare avanti, il loro rispetto delle regole del commercio, non devono essere vanificati e polverizzati da una concorrenza sleale, prepotente e incontrollata.
Chi ha responsabilità è chiamato a intervenire secondo la propria sfera di competenza, non si può sfuggire dalle proprie responsabilità, lasciando al cittadino questa situazione incresciosa e la tentazione di scontrarsi personalmente con gli irregolari.
Torre Lapillo e dintorni meritano un inversione di rotta, ossia una situazione di legalità e di ordine.
L’opposizione consiliare di Porto Cesareo, “Cambiare Rotta”, rappresentata dai consiglieri comunali Francesco Schito e Stefano My, si schiera al fianco e al supporto per la soluzione di quanto sta paradossalmente accadendo.
Il sindaco Tarantino e compagni facciano la loro parte con il massimo impegno e ne diano evidenza.
Fiducia in una risposta tempestiva delle autorità in indirizzo, per ridurre i danni economici e quelli d’immagine della località.
I richiedenti non demorderanno a ripetere la loro iniziativa sino ad avere evidenza di un riscontro positivo.
Torre Lapillo, 9 luglio 2022.
“Cambiare Rotta”: Francesco Schito e Stefano My
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