TORNA CANTINE APERTE A TENUTE EMÈRA E CANTINA MOROS DI CLAUDIO QUARTA

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Domenica 28 maggio dalle ore 10 alle 18 nelle due strutture di Guagnano e Marina di Lizzano

Cantine aperte fa tappa nelle due strutture salentine di Claudio Quarta Vignaiolo, per una giornata all’insegna della cultura enologica. Domenica 28 maggio, dalle 10 alle 18, Cantina Moros e Tenute Emèra  apriranno le loro porte a turisti ed eno-appassionati per Cantine Aperte, il tradizionale appuntamento di primavera, targato Movimento Turismo del Vino-Puglia.

Cantina Moros, si trova a Guagnano, nelle Terre del Negroamaro. È la più piccola e giovane cantina di Claudio Quarta, dove il vignaiolo ha dato vita al su progetto “Un vigneto, una cantina un vino”. Una rarità nel panorama nazionale: una piccolissima cantina, con l’annesso vigneto di poco più di un ettaro, dedicata alla esclusiva produzione di un solo vino, il Moros Salice Salentino Riserva Dop, che alla sua terza annata ha già collezionato una striscia di importanti riconoscimenti, ultima in ordine di tempo la medaglia d’oro al prestigioso “Concours Mondial de Bruxelles”. Durante Cantine Aperte, si potrà visitare la cantina, definita una piccola galleria d’arte per le opere di Ercole Pignatelli esposte e i reperti archeologici del Museo del Simposio, collezione personale di Claudio Quarta, custoditi nella incantevole bottaia ipogea.

Tenute Eméra, si trova invece a Marina di Lizzano, a due passi dalla costa jonica, nel cuore delle DOP di Manduria e Lizzano.  È la più grande delle cantine di Claudio Quarta: dai vigneti accarezzati dalla brezza marina nascono le uve del Primitivo, Negroamaro e Fiano di Puglia, gli autoctoni da cui si producono le prestigiose etichette Rose, Amure, Oro di Eméra, SUDdelSUD e i vini della linea “ANTICA MASSERIA DEL SIGILLO”, stile tradizionale, come il Primitivo di Manduria Top 100 Wine Spectator 2016, vinificato nelle vasche di cemento, proprio come avveniva un tempo. Immerso nei vigneti, l’antico Casino Nitti appartenuto al primo Presidente del Consiglio del Regno d’Italia del primo dopoguerra, Francesco Saverio Nitti, con gli antichi palmenti dei primi del ‘900.  Qui, in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Milano, è stato impiantato il vigneto di biodiversità, il più grande al mondo per le varietà del bacino del Mediterraneo allevate: circa 500 varietà di vitigni minori, prevalentemente di origine caucasica e mediterranea. Si potrà visitare la cantina, la bottaia ipogea, la masseria con l’antica stalla ristrutturate.

Prevista in entrambe le cantine, fra arte, natura e musica jazz, la degustazione del QU.ALE, il “vino democratico” prodotto da Alessandra Quarta, con possibilità di light lunch (info e prenotazioni info@claudioquarta.it; +39 0832.704398 – +39 342.9738931)

 

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