La scrittrice Giulia Reale presenta a Squinzano il suo libro “Manolo e i wild boys”
Domenica 12 Maggio 2019 ore 19.30 – Centro Studi Don Tonino Bello – Piazza San Nicola – Squinzano
SQUINZANO – Sarà presentato domenica 12 maggio alle 19:30 presso il Centro Studi Don Tonino Bello in Piazza San Nicola a Squinzano il libro “Manolo e i wild boys” di Giulia Reale (Edit Santoro).
Lella Sisinni dialogherà con l’autrice Giulia Reale. Alcune pagine del libro saranno lette da Albachiara Scarpa. Modera la serata Marco Presta.
Ingresso libero.
“Manolo e i wild boys” è la storia di un giovane scout di Novoli, Emanuele Vetrugno, deceduto nel 2016 a causa di un incidente stradale. Protagonista indiscusso di questo racconto, da sempre amante della natura, a dieci anni ha deciso di iscriversi agli scout; a vent’anni, fu promosso capo scout e divenne “Akela”, il capo più giovane di tutta la Regione Puglia. Essere un ragazzo “wild” nello scoutismo significa essere in grado di sopravvivere o meglio affrontare la natura selvaggia con pochi mezzi a disposizione.
Il libro è frutto di un’accurata lettura di alcuni testi del giovane Emanuele trascritti su quaderni che la famiglia ha concesso all’autrice di visionare, oltre a testimonianze e racconti di amici e parenti. La storia, ambientata prettamente a Novoli e romanzata per renderla più avvincente, ha inizio con uno dei suoi scritti intitolato “la partenza” che mette in evidenza il temperamento e il pensiero del protagonista: coraggio, forza, altruismo, fede e fiducia nel prossimo accompagnati da creatività e passione per la musica.
Durante la serata, l’autrice accompagnerà il pubblico alla scoperta di un libro che ha lo stile di un “racconto di bivacco”, diffuso tra gli scout, che focalizzerà l’attenzione su diverse tematiche interessanti che vanno oltre la storia del protagonista.
Giulia Reale è nata a Imperia (Liguria), ora vive a Novoli (Le). Ha conseguito la Laurea in Sociologia e Ricerca Sociale presso l’Università del Salento; attualmente, insegna presso la scuola primaria “V. Ampolo” di Surbo e scrive per il quotidiano online “Salento Informa”. Scrivere, leggere e disegnare sono le sue principali passioni, ma fondamentalmente ama tutto ciò che è Arte. Ha iniziato a scrivere le prime poesie a sedici anni. Si trattava principalmente di brevi componimenti incentrati sulle prime “cotte” o delusioni d’amore. Successivamente, influenzata dagli studi universitari a carattere antropologico, ha iniziato a scrivere poesie che si ricollegano a varie problematiche: la famiglia, la pace, la guerra nel mondo, gli infanticidi, la morte e la gioia. Nel 2009, ha deciso di pubblicare una raccolta di poesie “Animosa-mente” (ed. Montedit Melegnano – Milano); alcune poesie sono state pluripremiate in diversi concorsi internazionali. Il prof. Eugenio Imbriani, docente di Antropologia Culturale presso l’Università del Salento, ha definito la raccolta come “un’altalena di sentimenti dove ogni giorno è sempre più una fatica e impone il movimento, il cambiar posa, gli approcci ripetutamente tentati e subiti”. Nel 2016, partecipando al Premio Internazionale “Nabokov” con il romanzo “Il sogno del barone” (ed. Montedit), ha ricevuto il Premio speciale per la memoria e le tradizioni popolari. La prefazione è stata curata dal prof. Gilberto Spagnolo di Novoli, che ha definito tale romanzo “divertimento storico” con una storia tra presente e passato dove Cultura e Tradizioni del nostro territorio non sono marginali. Il suo terzo romanzo “Una stagione da Rimbaud”, ambientato tra Lecce e Parigi, è una storia avvincente dove il protagonista non è il poeta maledetto Rimbaud ma una giovane insegnante leccese.