E’ IN USCITA IN TUTTO IL MONDO: “SOLO CONTREBASSE – TUTTI SOLO”
IL TERZO ALBUM DEL CONTRABASSISTA E COMPOSITORE SALENTINO MARCO BARDOSCIA
Contiene il brano “HALLELUJAH I LOVE HER SO”, Sigla di apertura dello speciale di “GHIACCIO BOLLENTE” “IL JAZZ ITALIANO PER L’AQUILA”, in onda sabato 26 settembre alle ore 21,15 su RAI5
Marco Bardoscia, contrabbassista e compositore salentino, è nato e cresciuto circondato dagli alberi di ulivo e dalla musica. Il nonno, liutaio, oltre a costruire e suonare chitarre e mandolini, faceva il “mandatario”, ossia scriveva e “consegnava” serenate su commissione in cambio di formaggio, vino o olio. E così, nelle notti d’estate passate nell’aia in campagna, Marco vinceva la paura del buio restando coi grandi che cantavano, suonavano e si raccontavano storie. Nel corso degli anni attraversa i canti di chiesa, i canti del maggio, i dischi dei fratelli maggiori, fino ad arrivare, solco dopo solco, all’incontro col Jazz e con ‘quel solo’ di contrabbasso che accende in lui una lampadina e una passione: “da grande farò gli assoli di contrabbasso! ”
Esordio al basso elettrico nella band dei fratelli maggiori. Poi il primo contrabbasso, il Conservatorio Tito Schipa di Lecce dove consegue il diploma sotto la guida del M° Leonardo Presicci. Studi classici e nelle orecchie sempre ‘quel solo’ e il jazz. Matura una grande passione per la musica Afroamericana e comincia a trascrivere i grandi maestri del jazz. Studia gli standards e al contempo colleziona esperienze musicali di vario tipo spaziando dal rock al pop, dalla musica etnica fino alla classica e al jazz. In equilibrio sulle quattro corde del suo strumento farà la conoscenza dei palcoscenici di molti festival in Italia, Belgio, Germania, Kosovo, Marocco, Olanda, Grecia, Turchia, Irlanda e Francia.
Nel 2002 frequenta le clinics di Umbria Jazz e vince il premio al talento assegnato del Berklee College of Music di Boston guadagnandosi così il palcoscenico di Umbria Jazz Winter.
Ha venti anni e vola a Parigi per inseguire un sogno che però non sta solo in un luogo. Torna a Lecce, poi Roma, di nuovo Lecce, di nuovo Roma fino a che, nel 2009, si stabilisce a Bruxelles. Da allora suona tutto, senza limitazioni di genere o stile, e la sua vita si divide tra Belgio e Italia con una intensa attività compositiva, concertistica e discografica.
A partire dal 2004 è presente in una quarantina di incisioni. Tra le più recenti si segnalano, per la Parco della Musica Records, etichetta dell’Auditorium di Roma, l’album di Paolo Damiani Double Trio uscito a giugno 2015 e il secondo disco del collettivo Puglia Jazz Factory, di cui è fondatore e membro stabile, in uscita a breve sempre per Parco della Musica Records, un album che prosegue l’avventura cominciata nel 2012 col cd “From the Hell”.
A proprio nome ha firmato “Opening” nel 2007 e “The Dreamer” nel 2011 prodotto da My Favorite Records.
”Tutti Solo” è il suo terzo album, il primo in solo e, fatta eccezione per due standard e un brano tradizionale, si tratta di inediti scritti dallo stesso Marco Bardoscia che unisce in un matrimonio da favola l’amore per il jazz tradizionale e per quello d’avanguardia, l’amore per la classica e per la melodia. Al suono del contrabbasso fanno da contraltare solo pochi altri elementi, come i giocosi gorgheggi che imitano Paperino e Paperoga, e una manciata di effetti e di sovraincisioni.
Hallelujah I Love Her So, uno dei due standard contenuti nel disco, è anche la sigla di apertura dello speciale Ghiaccio Bollente di RAI 5 “Il Jazz Italiano per L’Aquila”, che documenta l’omonimo evento del 6 settembre 2015 in cui oltre 50.000 persone hanno riempito le strade del centro storico del capoluogo abruzzese.
“Solo Contrebasse – Tutti Solo – come ci racconta lo stesso Bardoscia – è un disco composto da varie forme musicali. Ci sono dentro canzoni, improvvisazioni libere, composizioni originali, e, a parte l’ultima traccia costruita con alcune sovraincisioni, senza mai utilizzare overdubbing o pedali o attrezzature elettroniche. Ho scelto di portare in primo piano il suono nudo del contrabbasso, il mio respiro, il rumore e tutti i suoni dello strumento. Mi piaceva l’idea di entrare nell’universo del contrabbasso passando attraverso di me, come fosse un esercizio a corpo libero. Da un lato, il confronto puro con lo strumento, tanto da immaginare un abbraccio in cui siamo tutt’uno, col mio corpo che diventa cassa di risonanza, dall’altro mi son permesso di suonare qualcosa che non fosse urlata ma piuttosto sussurrata e confrontarmi così col mio io musicale più intimo”.
All’inizio del 2016, per la Tuk Music di Paolo Fresu, uscirà “Trigono”, nuovo progetto a firma Bam: Bardoscia, Alborada String 4tet, Marcotulli, un disco di inediti per la maggior parte composti da Marco Bardoscia.