Unico pugliese nel direttivo, Roberto Paladini è presidente di InnovAction, referente di CulturAmbiente Group e soggetto attuatore di Ecofesta Puglia
L’AIC si è costituita Giovedì 3 novembre a Roma con la guida di Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile con l’obbiettivo di promuovere l’uso razionale ed efficiente dei materiali organici attraverso impianti di piccola taglia, organizzazioni a rete, il più vicino possibile al luogo di produzione dei materiali stessi e di utilizzo del compost prodotto
C’è anche un pugliese nel direttivo della neonata AIC – Associazione Italiana Compostaggio, costituitasi giovedì 3 novembre a Roma e guidata da Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Si tratta del salentino Roberto Paladini, presidente della cooperativa InnovAction, referente di CulturAmbiente Group, il network non profit pugliese attivo da 10 anni sulle tematiche della sostenibilità ambientale e uno dei soggetti attuatori di Ecofesta Puglia, la certificazione unica in Italia che interviene per ridurre l’impatto ambientale degli eventi.
AIC nasce con lo scopo di promuovere, ai fini della sostenibilità, della resilienza, della circolarità delle economie e dei territori e delle loro comunità, l’uso razionale ed efficiente della risorsa costituita dai materiali organici attraverso impianti di piccola taglia, organizzazioni a rete, il più vicino possibile al luogo di produzione dei materiali stessi e di utilizzo del compost prodotto. Tra questi, le attività il compostaggio domestico, collettivo, di comunità e di prossimità. Un tema caldo, anche alla luce delle recenti innovazioni portate dal Collegato ambientale con il riconoscimento degli sgravi tariffari per chi adotta l’auto compostaggio e per le semplificazioni nel settore delle autorizzazioni per gli impianti locali di piccola taglia. Queste innovazioni aprono scenari nuovi e nuove opportunità per soluzioni locali che facciano leva sulle caratteristiche del territorio, sulla partecipazione dei cittadini, sulla costruzione di capacità e sensibilità.
Oltre 30 i soci, tutti operatori qualificati del settore, che ritengono importante, per questo settore come in altri, applicare il principio della sussidiarietà definita come quel principio regolatore per cui se un ente inferiore è capace di svolgere bene un compito, l’ente superiore non deve intervenire, ma può eventualmente sostenerne l’azione.
Nella Comunicazione della Commissione Europea “Roadmap to a Resource Efficient Europe” il rifiuto organico è citato come uno dei tre settori chiave su cui intervenire per un uso efficiente delle risorse (gli altri sono il settore delle costruzioni e quello della mobilità).
In Italia la frazione organica del rifiuto rappresenta il principale problema da trattare. L’organico, infatti, è la prima componente in peso (circa il 30%) dei rifiuti che vengono prodotti e in termini di raccolta differenziata, la maggior percentuale, quasi il 30% di quella complessiva. In termini di costi, inoltre, rappresenta la maggiore voce di spesa per la gestione (raccolta e trattamento) pesando per circa il 50% del totale della gestione rifiuti.
InnovAction è una delle promotrici, insieme alla società di cooperativa sociale L’Arcobaleno, del primo esperimento in Italia di gestione sostenibile del rifiuto organico che coniuga il compostaggio di comunità con il sistema della lombricoltura che sarà attivato a Melpignano.
I membri del Consiglio direttivo di AIC sono: l’avvocato Marcello Astolfi, Silvia Coscienza dell’Associazione Libera Ambiente, Salvatore La Delfa dell’Associazione Rifiuti Zero Siracusa, Vincenza Di Malta dell’Osservatorio Rifiuti Area Metropolitana Roma, il sindaco di Cuccaro Vetere (SA) Aldo Luongo, i tecnici ambientali Domenico Paglia e Roberto Paladini, l’architetto Rosario Pavia, Pina Piccirilli dell’associazione Ass.RicreaTe, l’avvocato Ilaria Micol Riccio e Giuseppa Rozzo di Spea Fresia – formazione.