Chiarimenti sul convegno “Report e Ambiente” tenutosi a Veglie
Il dr. Lino Rollo, uno degli organizzatori del convegno “Ambiente e Salute” tenutosi a Veglie il 9 Marzi 2016, chiarisce alcuni dubbi palesati da diversi partecipanti al convegno, in merito ad alcune dichiarazioni da parte di alcuni relatori. Secondo il dr. Lino Rollo, il chiarimento si rende necessario perché alcune dichiarazioni dei relatori erano in parte discordanti e quindi occorre fare chiarezza in merito a questi punti.
A questo scopo il dr. Rollo invia il seguente breve documento «con l’augurio che questo possa offrire dei chiarimenti a proposito ai lettori».
Chiarimenti sul convegno “Report e Ambiente” tenutosi a Veglie il 9 marzo 2016 (dr. Lino ROLLO)
Discordanze tra il Dr Portaluri (Radiologo Ospedale Perrino di Brindisi) e Dr De Filippis (Dirigente ASL Lecce)
Il Dr Portaluri da decenni è impegnato nella lotta ai tumori causati dalle contaminazioni ambientali dovuti in gran parte ai grossi impianti chimici di Brindisi (Montedison ed altri) , agli impianti ENEL di Brindisi e Cerano e all’ILVA di Taranto ma le diverse Autorità Politiche (Comune, Provincia e Regione) ed Istituzionali (ASL,ARPA,etc.) non lo hanno mai ascoltato e supportato.
Solo negli ultimi tempi con l’intervento della Magistratura a Taranto e col cambio del Presidente della Regione Puglia da Vendola a Emiliano, che si è posto l’obiettivo di decarbonizzare gli impianti ENEL di Brindisi e Cerano e quello ILVA di Taranto anche allo scopo di ridurre notevolmente la contaminazione ambientale nel Salento, le cose sono cambiate e gli allarmi e le emergenze tumori nel Salento sono ormai continuamente dibattute su tutti i media locali e oggetto di discussioni e dibattiti a tutti i livelli.
Dichiarazioni della Dott.ssa Mangia del CNR di Lecce
La Dott.ssa Mangia ha chiaramente mostrato le aree con maggiore inquinamento ambientale nel Salento dovuto principalmente alle emissioni di NOx (Ossidi di Azoto), SOx (Ossidi di Zolfo), IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici), Polveri sottili, tutte sostanze ad alto rischio cancerogeno provenienti in massima parti da fonti industriali.
La Dottoressa ha anche detto che nella maggior parte dei luoghi in cui sono localizzate le centraline che misurano le concentrazioni delle sopra citate sostanze tossiche, le emissioni sono comunque entro i limiti di legge.
C’è da osservare a tal proposito che i limiti di legge di queste emissioni in Italia sono molto superiori a quelli indicati da OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) e usati da diversi altri Paesi Europei dove l’impatto sulla popolazione delle emissioni di sostanze tossiche provenienti da grossi impianti industriali quali l’ILVA di Taranto e gli impianti ENEL di Brindisi e Cerano è più ridotto.
Lino Rollo