Le attrici Salentine dell’Accademia Mediterranea dell’Attore (AMA) premiate come miglior performance teatrale al NIŠVILLE JAZZ THEATER in Serbia
Articolo ripreso dal sito AMA – Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce
PUPE DI PANE, la performance prodotta da AMA – Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce diretta da Franco Ungaro per la regia di Tonio De Nitto, ideata e interpretata da cinque attrici ex allieve di AMA (Angelica Dipace di Massafra, Benedetta Pati di Veglie, Giulia Piccinni di Alessano, Antonella Sabetta di Leverano, Carmen Ines Tarantinodi Sternatìa; scene e luci Dario Rizzello; costumi Lilian Indraccolo), vince il premio del Nisville jazz THEATRE Festival come miglior performance del Festival.
Il Festival, internazionale e interdisciplinare, dedicato alle arti connesse alla musica si svolge, a partire dal 6 agosto, a Niš in Serbia; Pupe di Pane è andato in scena il 7 agosto, partecipando al concorso indetto nell’ambito della sezione del festival dedicata al teatro, il Nišville Jazz Theater: unico spettacolo italiano ospite, Pupe di Pane ha fatto parte del programma, aperto a un vasto pubblico, insieme a compagnie provenienti da diversi paesi tra cui Olanda, Bulgaria, Albania e Francia, in una location naturale e storica, quale è il Parco della Fortezza. Info su nisville.com e sulla pagina Facebook @nisvillejazztheater.
La performance, che porta in scena riti, tradizioni e storia del Salento e della Puglia è stata messa in scena in lingua originale (diversi dialetti pugliesi, prevalentemente salentini) e tradotto per il pubblico attraverso un sistema di sovratitolazione, in inglese e in serbo, proiettata in tempo reale direttamente sul luogo dell’evento.
Queste le motivazioni del premio:
La Giuria ha deciso di premiare come migliore interpretazione Pupe di Pane dell’Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce (Italia) perché le cinque attrici (Carmen Ines Tarantino, Benedetta Pati, Giulia Piccinni, Antonella Sabetta, Angelica Dipace) dirette da Tonio De Nitto hanno colpito l’immaginario collettivo del pubblico, raccontando storie che appartengono alla memoria di ognuno di noi. La Giuria ha apprezzato il concept della performance che mescola in modo originale linguaggio verbale, fisico e canto, il tutto al servizio di un rito, quello della preparazione del pane, che ci riporta a suoni e gesti antichi, universali e sempre vicino a noi.
Le attrici e tutta la produzione di Pupe di Pane ringrazia il Festival, diretto da Maja Mitić, che ha tra le sue finalità quello di valorizzare le realtà artististiche emergenti, gli organizzatori e le centinaia di giovani lavoratori e volontari che hanno reso questa kermesse una straordinaria opportunità di incontro fra arti e culture.
Intorno a una tavola da lavoro, la mattrabbanca, cinque donne compiono un misterioso rituale dando vita a una tradizione che attraversa dialetti e cucine diversi, quella delle pupe di pane. “Un tempo queste bambole – spiega il regista Tonio De Nitto – si modellavano nell’attesa della Pasqua. I bambini avevano poco o nulla e queste pupe erano un regalo speciale, un augurio, un talismano apotropaico per scongiurare le disgrazie e ristabilire un equilibrio con la madre terra, una rinascita. Pupe di Pane è un rito, è il mistero attorno a un rito che, ora come allora, si rinnova e ci racconta di donne forti che impastano per ore e vegliano il pane prima “dell’uccata”, l’infornata; mischiano la farina e le loro vite attraversando la storia, quella piccola storia che con le loro mani e con il loro coraggio diventa la Grande storia”.
13 agosto 2021