LA CHIESA SUBDIALE “DELLA FAVANA” POTREBBE DIVENTARE UNA SALA POLIVALENTE PER EVENTI CULTURALI
(Riflessioni e DIVAGAZIONI)
Prima di addentrarci in questo complesso discorso riguardante il progetto per il restauro del “Complesso Monumentale della Favana” occorre fare chiarezza su alcuni “ingranaggi” della “macchina burocratica” addetta ai finanziamenti di questo tipo di progetti.
Generalmente tali bandi Regionali o Ministeriali prevedono come modalità per la presentazione delle candidature quella del tipo “aperta” o “a sportello”, secondo cui le domande vengono registrate e valutate in base all’ordine cronologico di presentazione. Per cui tra due progetti validi e approvati si seleziona quello arrivato per primo.
Questo modello di gestione delle registrazioni ha fatto sì che molti comuni si siano organizzati, grazie anche alla collaborazione di professionisti esterni, ad avere progetti di vario tipo già pronti ad essere presentati non appena se ne presenta l’occasione. Non si spiegherebbe infatti come mai, nel bando di seguito analizzato, all’apertura delle registrazioni, avvenuta il 1° settembre, le prime 125 domande siano state presentate nei primi 49 minuti e cioè entro le ore 00:49:17 dello stesso giorno e addirittura la vincitrice alle ore 00:00:00.
Sappiamo per certo che, purtroppo, il Comune di Veglie per questa occasione non aveva già pronto e approvato nel suo “cassetto” un progetto adatto allo scopo. Il progetto per la partecipazione ai bandi per ottenere finanziamenti è un lavoro complesso, dettagliato e rigoroso; deve essere redatto in modo preciso in ogni suo dettaglio pena la non ammissibilità ai finanziamenti.
Cosa è successo a Veglie questa estate?
Un professionista del nostro paese, l’Architetto Marcello Spagnolo, ha offerto gratuitamente un suo lavoro riguardante il “COMPLESSO MONUMENTALE DELLA FAVANA: PROGETTO DEFINITIVO DI RESTAURO E VALORIZZAZIONE DELLA CHIESA SUBDIALE DELLA FAVANA DESTINATA A SALA POLIVALENTE PER EVENTI CULTURALI”, e lo ha messo a disposizione del Comune per poter essere utilizzato nei bandi Regionali o Ministeriali che si fossero presentati da qui ai prossimi anni.
Anche Veglie quindi comincia ad avere un suo “Cassetto di Progetti Finanziabili” pronti per essere inviati in tempo come già succede in molti altri comuni.
Sicuramente possiamo dire che l’Architetto ha fatto una scommessa e ha puntato la sua carta. Se nei prossimi anni dovesse risultare vincente, avrà creato lavoro non solo per il suo studio ma anche per varie aziende dell’indotto nel paese con un obiettivo finale a beneficio dell’intera comunità: il restauro della Chiesa.
Potrebbe essere l’inizio di una nuova collaborazione tra Comune e Professionisti di ogni settore che vogliano mettere a disposizione le loro competenze per dare una sterzata e un’accellerata definitiva al Territorio.
Torniamo adesso al progetto e ai bandi in questione.
Nel periodo di settembre si sono trovati a scadere due bandi. Il primo, REGIONALE, con scadenza il 15 settembre 2015 del “Dirigente Servizio Beni Culturali della Regione Puglia n. 163 del 18/08/2015 con cui è stato approvato l’Avviso Pubblico per il finanziamento di interventi di recupero, restauro e valorizzazione di beni culturali immobili e mobili di interesse artistico e storico”. Il secondo con scadenza il 30 settembre (di ogni anno), della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che riguarda l’assegnazione di una quota dell’8‰ dell’IRPEF per “il restauro, la valorizzazione,la fruibilità da parte del pubblico di beni immobili, di cui al D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, per i quali sia intervenuta la verifica ovvero la dichiarazione dell’interesse culturale ai sensi dello stesso D.Lgs.42/04” (e anche qui rientra la Chiesa della Favana).
Il progetto dell’Architetto Spagnolo risultava pronto proprio a ridosso della prima scadenza e di conseguenza anche l’approvazione da parte della giunta comunale è stata effettuata poche ore prima della scadenza del 15 settembre.
Partecipare o non partecipare?
Si sapeva che per la prima scadenza il Comune di Veglie sarebbe risultato tra gli ultimi a presentare il progetto, ma non partecipare significava autoescludersi a priori. Si è scelto di partecipare. Per questi motivi, attualmente, il Comune di Veglie risulta ultimo in graduatoria, dopo 157 Comuni! Ma risulta comunque tra i comuni ammessi, a differenza di numerosi altri che sono stati del tutto esclusi!
(Il secondo Bando con scadenza il 30 settembre ad oggi risulta ancora in fase di valutazione).
Da qui si riparte. Ci sono dei progetti pronti (e speriamo che altri ce ne siano). Sappiamo che questo è valido perché è stato ammesso. Quindi anche Veglie potrebbe presentare i progetti nei prossimi bandi alle ore 00:00:00 del primo giorno utile. (Ancora meglio se ci fosse qualcuno informato sulle scadenze e le comunicasse senza tenere conto dell’appartenenza politica… Ma questa è tutta un’altra storia!).
Ma in cosa consiste il progetto per il Restauro della Chiesa della Favana?
Il progetto, dell’importo di €. 596.000,00 da realizzare in un tempo di 630 giorni lavorativi, si pone l’obiettivo di completare quanto non avvenuto nei precedenti progetti sia per carenza di fondi che per priorità di intervento di altre categorie di lavori e mira al completamento del restauro e alla valorizzazione della Chiesa subdiale della Favana destinata a sala polivalente per eventi culturali.
Tralasciando tutti gli aspetti prettamente tecnici, organizzativi e anche storici che si possono trovare nel progetto integrale pubblicato nell’albo pretorio del Comune di Veglie, ci piace sottolineare alcuni aspetti interessanti che riguardano il recupero e l’utilizzo della Chiesa. Quanto riportato di seguito è uno stralcio tratto dalla relazione allegata al progetto:
“Si pone oggi, pertanto, come urgente ed indispensabile il restauro delle superfici pittoriche e di stucchi presenti all’interno della Chiesa, pertanto obiettivo principale di questo progetto è il restauro delle superfici decorate e dipinte, che richiedono metodologie appropriate, debitamente precedute da un programma preventivo d’indagini ed analisi scientifiche, mirato alla conoscenza delle tecniche d’esecuzione ed alle condizioni conservative del patrimonio iconografico, finalizzato ad assicurare la più ampia correttezza dei successivi interventi di restauro e recupero di brano pittorico.
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Si dovrà inoltre provvedere al restauro degli altari in pietra leccese policroma a un adeguamento impiantistico elettrico con sostituzione degli attuali apparati e corpi illuminanti alogeni, i quali in numero di 66 presenti all’interno della sala hanno un consumo energetico notevole con opportuni corpi illuminanti a led, sicuramente di risparmio energetico evidente. Inoltre, si provvederà all’allestimento interno di spazi da destinare ad incontri ed eventi culturali mediante la fornitura di elementi di arredi quali, tavoli, sedie e piccoli armadi, adeguamento dell’impianto elettrico, sostituzione di porte del vano posteriore destinato ai servizi igieni e revisione del lastricato solare superiore la Chiesa e delle Cappelle adiacenti in quanto oggetto di piccole infiltrazioni di acqua meteorica.
L’intervento di restauro riguarderà dunque l’immobile Chiesa subdiale della Favana prevalentemente destinata ad eventi ed attività culturali qualificate: manifestazioni d’arte, mostre, conferenze, proiezioni, concerti e quant’altro riconducibile a temi culturali, ovviamente nel rispetto del luogo e delle esigenze di tutela e salvaguardia del monumento. In uno specifico settore della chiesa, per il momento individuato nella zona absidale, troverà sistemazione una piccola mostra permanente del complesso monumentale “della Favana”, costituita da pannelli illustrativi con notizie storiche, descrizione del ciclo iconografico e storia dei restauri.
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La realizzazione all’interno della fabbrica di un museo multimediale del complesso conventuale della Favana (convento, chiesa subdiale e cripta ipogea), con riferimenti anche alla storia degli insediamenti francescani in Terra d’Otranto, assicurerà indubbiamente una durevole fruibilità del luogo per fini turistico-culturali.
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Conclusione…
Su FB in questi ultimi giorni abbiamo potuto leggere diversi commenti, discussioni e critiche proprio su questo argomento.
Credo invece che sarebbe opportuno cominciare a collaborare tutti insieme, ognuno per il ruolo che ricopre nel nostro paese, e lavorare per una rinascita reale ed effettiva di Veglie. Lasciamo da parte le critiche fatte solo per propaganda politica; facciamo nostri e realizziamo i buoni progetti anche se proposti da avversari politici.
Veglie si sta spegnendo. Stiamo per perdere un’attività importante come quella della produzione del vino. Stiamo diventando in molti settori terra di conquista da parte di paesi vicini. Si sente parlare di una prossima festa del vino novello ma a Veglie sembra non esista più una produzione di vino riconducibile, come nome, al nostro paese. Alcune importanti aziende di diversi settori sono andate a produrre in altri paesi arricchendo l’economia del posto.
Se continuiamo a lottare ancora uno contro l’altro siamo destinati ad essere sopraffatti da paesi che hanno avuto una programmazione economico-culturale lungimirante e soprattutto rivolta ai cittadini, alle aziende e al paese.
Abbiamo avuto la fortuna, in questi ultimi anni, di essere stati scelti dai turisti come paese di villeggiatura per le loro vacanze grazie alla nostra posizione ottimale e di questo l’economia locale ne ha tratto beneficio; Abbiamo la fortuna di avere alcuni giovani imprenditori che stanno ridando vitalità e lustro al paese grazie alle loro aziende presenti nei mercati europei e mondiali in settori finora impensabili per il nostro territorio (Refrigerazione, Arte Funeraria, Coperture in vetro, Recupero minerali preziosi da marmitte); Abbiamo la fortuna di avere tanti giovani volontari e tante associazioni che hanno mantenuto viva l’attività culturale e sociale nel nostro Comune in questi anni.
I fermenti per una rinascita ci sono.
Alimentiamoli tutti insieme.
Senza scontri e senza battaglie inutili e infruttuose.
11 Ottobre 2015
Redazione VeglieNews
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