Resoconto sull’ultimo Consiglio comunale del 12 gennaio 2024 di Porto Cesareo
Nota dei consiglieri comunali
Francesco Schito, Stefano My del gruppo consiliare “Cambiare Rotta”
Anna Paladini del gruppo consiliare “SiAmo Porto Cesareo”
Dott.ssa Anna Peluso, Avv. Eugenio Sambati del gruppo consiliare “Gruppo Misto”
Venerdì scorso, si è tenuto il primo Consiglio comunale del 2024 con all’ordine del giorno:
1.il regolamento sui servizi cimiteriali (per la 3ª volta calendarizzato e corretto in diretta in Consiglio);
2.il regolamento sul cerimoniale (per la 2 ª volta calendarizzato e corretto in diretta in Consiglio);
3.l’indirizzo di gestire internamente il “servizio affissioni”;
4.il programma delle opere pubbliche 2024-2026;
5.il bilancio di previsione 2024-2026.
La seduta si è caratterizzata per la netta distinzione in Consiglio comunale, da una parte la maggioranza di 7 più il consigliere transfuga Fanizza, dall’altra parte i 3 gruppi di minoranza (Cambiare Rotta, SiAmo Porto Cesareo, Misto) che hanno votato compattamente “contrario” alle delibere.
Sul regolamento dei servizi cimiteriali sono emersi scandali sui ritardi all’emanazione del regolamento stesso (trascorsi 9 anni circa dalla scadenza fissata dalla Regione Puglia), sull’omissione perpetua di atti di concessione loculi, di tariffe, di documentazione obbligatoriamente prevista, di assenza di cellette / ossario / cinerario, di mancate estumulazioni, di avvenute sepolture di non residenti, non previste dal regolamento vigente (del 1994) e senza autorizzazione scritta. Sono emersi forti dubbi sulla regolarità e sicurezza di tutta la struttura cimiteriale, e sue parti interne, dal punto di vista urbanistico, edilizio, della sicurezza appunto e igienico-sanitario. Inaccettabile in questo scenario pretendere denari, a distanza di anni, da tutti i parenti viventi dei defunti presenti sinora (1.400 circa), vuoi per pagare estumulazioni, che dovrebbero avvenire subito (ma non si è per niente organizzati), o vuoi per pagare anni di concessione del loculo. Il cimitero meriterebbe dapprima un intervento sufficientemente adeguato, sia per la documentazione e sia per le sue parti interne. Si prevede un cospicuo ingolfamento delle incombenze dell’ufficio comunale preposto, senza rinforzi.
Sul regolamento per il cerimoniale, dopo il copia-incolla da quello del Comune di Gallipoli (con imbarazzanti riferimenti riportanti proprio “Gallipoli”), si rileva la grossolana indicazione sulla scelta del cerimoniere come persona esterna piuttosto che tra i dipendenti a tempo indeterminato, non può declinarsi a una scelta di parte del sindaco pro tempore, con un incarico legato al mandato del sindaco in carica, senza adeguati requisiti e senza un’auspicabile formazione professionale a garanzia. Si rilevano ancora lacune per la deposizione della corona, per la composizione del corteo che esclude le autorità militari delle Forze Armate, sulle marce da suonare durante il corteo, sull’accoglienza di un ospite, sull’assenza di determinate date da onorare (27 gennaio “Giornata della Memoria”, del 10 febbraio “Giornata per tutte le vittime delle foibe”, del 17 marzo “Anniversario Unità d’Italia”) e sul lutto cittadino, da uniformare chiaramente (ad esempio fu effettuato per 2 ex-sindaci sì e per un ex-sindaco no!). Il sindaco ha rifiutato le proposte d’incontro preliminare e di emendamento dell’opposizione, mentre ha concesso, anche quelle microscopiche su forme verbali e articoli – a dir poco estenuanti e frutto di superficialità – del consigliere transfuga Fanizza, che ha trasformato il consiglio comunale, per lunghi tratti, in un “laboratorio di grammatica e sintassi” sulle sue stesse delibere proposte.
Per quanto concerne il ritorno di gestione interna del servizio tributi per le affissioni, noi abbiamo evidenziato il pessimo stato delle bacheche comunali, che non si addicono per niente alle aspettative. Sono poche, storte e arrugginite da diversi anni! Abbiamo ringraziato il servizio del personale della ditta che ha cessato il 31 dicembre scorso, sempre cortese e puntuale, e lamentato i rischi di disservizio di questo periodo di vacanza, ossia fino all’assunzione di un solo dipendente a tempo determinato, tramite bando di concorso ancora a divenire. Le garanzie verbali in Consiglio non sono state per niente esaustive.
Sul programma opere pubbliche si è assistiti all’intervento monotono e monotòno (!) dell’assessore Albano, lungo ben 23 minuti che ha ripercorso le opere pubbliche degli anni precedenti e quelle future, sino al 2026, ben oltre il suo mandato di gestione (sic!). Nessuna disponibilità ed esposizione dei livelli di progettazione, richiesti.
Noi abbiamo sottolineato il fallimento del basolato (sempre sulla carta per cui si pagano le rate del mutuo ogni mese da 2 anni circa), del parcheggio “turistico” del cimitero (sempre vuoto), della pista ciclabile (non utilizzata poiché di soli 600 metri, “da casa a casa”), dei pontili per lo sbarco del pescato (25 metri circa di pontili e solo 9 posti per la vendita, completamente insufficienti alle decine di pescatori con licenza ed al futuro della pesca del nostro paese), del “punto sport” in via Piccinni in abbandono dopo 100mila euro di intervento, del “campo sportivo” in degrado, eccetera.
Espressa netta contrarietà all’affidamento al privato per 20 anni del parcheggio “Le Dune” ed altri parcheggi, sostanzialmente perché il privato propone un intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria (sbarre, sistemazione di asfalto e marciapiedi, ecc). Il Comune ne è incapace in autonomia? Piuttosto che incassare il “soccorso economico” del privato per la manutenzione di un parcheggio, l’Amministrazione comunale trovasse soluzioni simili per il campo sportivo, per un porto turistico e per l’emergenza abitativa di diversi residenti, ossia la realizzazione di case popolari, previste dal PUG in vigore dal 2012 e mai pensate, nemmeno come studio di fattibilità!
E’, infatti, un’emergenza sentita a Porto Cesareo quella di trovare una casa in affitto con un contratto annuale, sono tante le famiglie in seria difficoltà.
Infine, stallo perenne sul nuovo Centro di Raccolta Rifiuti, previsto dal 2017 e annotato nuovamente da realizzare per il 2024.
Sul bilancio di previsione 2024-2026 presentato, è stato colto sulla documentazione il crollo per il 2024 delle entrate e delle uscite in conto capitale, ossia di quelle voci di bilancio che finanziano gli investimenti, che finanziano gli interventi che arricchiscono il patrimonio comunale, lo trasformano, lo sviluppano e lo rendono competitivo con le realtà limitrofe.
Colte diverse voci di entrata corrente (tributi, imposte) simili alle previsioni definitive dell’anno 2023, notate, invece, delle contrazioni di spesa corrente su determinati programmi, quali polizia locale, attività culturali, politiche giovanili/sport e tempo libero, urbanistica e assetto del territorio, aree protette, interventi per l’infanzia. Nessuna novità per la gestione dell’imposta di soggiorno (prevista entrata per 600 mila euro) che finanzierà ancora la spesa cospicua di manutenzione del verde pubblico per 12 mesi; nessuna novità per la riduzione dell’esosa spesa per la gestione dei rifiuti (4 milioni di euro circa). Forme di partecipazione alla formazione del bilancio: inesistenti!
Presente per tutto il Consiglio comunale, l’assessore esterno al Turismo, Barbara Paladini, la quale non ha proferito nessuna parola al microfono, nemmeno quando interpellata sul bilancio di previsione in materia di Turismo sullo stanziamento assegnatole di 338mila euro.
Noi 5 consiglieri comunali siamo concordi nel controllare ed incalzare tutto l’operato di questa amministrazione rimasta al governo locale, che per la sua composizione, per i ruoli interni assegnati, non rappresenta più la volontà degli elettori del 21 settembre 2020 e che farà i conti con la sua tracotanza ed affanno di fine mandato.
I consiglieri comunali
Francesco Schito, Stefano My del gruppo consiliare “Cambiare Rotta”;
Anna Paladini del gruppo consiliare “SiAmo Porto Cesareo”;
Dott.ssa Anna Peluso, Avv. Eugenio Sambati del gruppo consiliare “Gruppo Misto”