PORTO CESAREO, CONSIGLIERI “CAMBIARE ROTTA”: « LA RETE FOGNARIA È UN DIRITTO BASILARE E NON DEVE AVERE COLORE POLITICO»

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Consiglieri Comunali Porto Cesareo - gruppo "Cambiare Rotta"

Consiglieri di opposizione Porto Cesareo “Cambiare Rotta”: «La rete fognaria è un DOVERE basilare e prioritario per gli amministratori di turno»

Comunicato Consiglieri di Opposizione “Cambiare Rotta” Porto  Cesareo:

PORTO CESAREO – La mancanza di rete fognaria a Porto Cesareo è un problema sempre presente sul tavolo di ogni amministrazione comunale che si è succeduta negli anni.

Ed oggi, puntualmente, ci ritroviamo all’interesse sulle rete fognaria della neo amministrazione Tarantino nel solco delle precedenti e probabilmente delle future che verranno (lettere, comunicati stampa, sit-in, ecc.).

Noi come consiglieri comunali di minoranza, ribadiamo un punto preciso: la questione della rete fognaria di Porto Cesareo non ha nessun colore politico, non è di destra, nè di sinistra, nè della lista civica che governa, nè del Movimento Regione Salento, nè di altri partiti/politici “amici” o “non amici” a Tizio. Chi può pensare, minimamente e lontanamente, di intestarsi l’esclusivo interesse o il merito di questo perenne problema della rete fognaria cesarina si sbaglia e sarebbe scorretto, ingiusto.

La rete fognaria, opera di urbanizzazione primaria, è un DIRITTO basilare per la nostra comunità e un DOVERE basilare e prioritario per gli amministratori di turno. E questa vicenda, non dimentichiamolo, conosce anche sprechi di tanti soldi trasferiti, promesse mancate, scelte discutibili di metodo e di progettualità, mediocrità nei controlli e nell’organizzazione degli svuotamenti privati attuali.

Negli ultimi aggiornamenti, resta una sottile divisione delle posture degli enti più protagonisti, da una parte il nostro comune che chiede, a prescindere, la messa in funzione del depuratore attuale in località Bellanova (agli estremi di Porto Cesareo) collettato alla rete fognaria di Nardò, con il 25% della rete fognaria cesarina (a detta loro) e lo scarico a raso nel mare di Torre Inserraglio;

dall’altra parte, il Comune di Nardò e la Regione Puglia che spingono, presso il Ministero dell’Ambiente, per il progetto “Scarico Zero”, ossia di riusare i reflui depurati in agricoltura e in altri servizi complementari, sia per non sprecare a mare ingenti quantità di acqua riutilizzabile, sia per la maggiore salvaguardia del mare, in caso di afflusso di reflui non depurati con altrettanto danni ambientali e d’immagine turistica.

La tecnologia oggi esistente e altre realtà supportano questa soluzione più virtuosa e nel solco dell’economia circolare.

Le periferie cesarine più urbanizzate d’altro canto e come loro DIRITTO basilare (Torre Lapillo, zona Lido degli Angeli, Punta Prosciutto, La Strea, Il Poggio, ecc) vogliono capire anche la loro situazione di rete fognaria. Fanno già parte della stessa unica rete e i lavori di canalizzazione sono pronti? Ci sono lavori previsti con le coperture economiche? Bisogna trovare altre soluzioni indipendenti?

Noi come semplici consiglieri di minoranza siamo ovviamente FAVOREVOLI alla rete fognaria, ci mancherebbe, ma senza eccessivo bigottismo e spettacolarità, tenendo conto effettivamente anche delle giuste posizioni degli altri enti aventi titolo sulla questione e di fare la nostra parte quando chiamati in causa nelle occasioni opportune.

Anno 2021, milioni di euro, senza rete fognaria, prevediamo che passi in avanti si faranno insieme agli altri enti e non in modo indipendente.

Gruppo consiliare “Cambiare Rotta”,

Francesco Schito e Stefano My

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