Albergatori e famiglie pronti ad aprire le porte di case e strutture ricettive
I dati saranno inviati alla protezione civile nazionale
Accoglienza per i terremotati d‘Italia.
Porto Cesareo si mobilita e apre le porte delle sue case e delle strutture ricettive per ospitare quanti sono rimasti senza un tetto e un riparo sicuro dopo gli eventi sismici che, da agosto a oggi, hanno gettato nella paura e nella disperazione il centro Italia.
L’iniziativa solidale, promossa dalla consigliera Katia Basile, ha trovato il totale accoglimento del sindaco Salvatore Albano e la pronta adesione di tanti cittadini, titolari di strutture ricettive ma anche famiglie, che spontaneamente e con entusiasmo hanno dato disponibilità per un tot di posti letto ciascuno e inviato una apposita comunicazione a Palazzo di Città.
Al momento ci sono 63 posti letto disponibili con annessa possibilità di usufruire di spazio cucina e altri 20 solo per pernotto.
I dati ufficiali sono stati inviati alla prefettura di Lecce affinché vengano poi inoltrati al Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, responsabile del coordinamento dei soccorsi e delle iniziative solidali a margine, al fine di garantire la buona riuscita del progetto.
«Nel giorno della tragedia di Rigopiano – spiega la consigliera Basile – ho pensato a quale fortuna avessimo a stare a casa, con le nostre famiglie, con un piatto caldo e un tetto sicuro. Da qui è partita l’idea di essere, come comunità, parte attiva e propositiva, negli aiuti alle popolazioni in difficoltà.»
«Gli eventi calamitosi degli ultimi mesi – commenta il sindaco, Salvatore Albano – non hanno sconvolto solo le terre direttamente colpite ma l’Italia intera. E da italiani, prima ancora che da cesarini e pugliesi, abbiamo il dovere di fare la nostra parte, attivamente. La risposta della mia comunità è stata pronta, a conferma del grande cuore dei cesarini».
27 gennaio 2017