PIZZICA E FADO PER LA FÒCARA DI NOVOLI PER IL 16 GENNAIO 2021 IN COLLABORAZIONE CON “LA NOTTE DELLA TARANTA”

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FÒCARA DI NOVOLI EDIZIONE 2021

SABATO 16 GENNAIO 2021

NOVOLI – Un antidoto contro le tentazioni del virus e una visione europea che collega il fado alla pizzica. È quanto La Notte della Taranta proporrà alla Fòcara di Novoli mettendo in evidenza il rapporto tra la devozione al Prometeo cristiano Sant’Antonio Abate e la tradizione popolare.

Un percorso musicale di ricerca che partirà dalla presentazione di Sant’Antonio allu desertu, brano portato alla notorietà dalla cantante di fado portoghese Amalia Rodrigues.

“Proposto per la prima volta da Maria Monti nel 1969, il canto fa riferimento alle continue tentazioni che il diavolo riserva all’asceta costretto a rifugiarsi nel deserto. Nella cultura popolare c’è sempre l’invocazione al Santo per essere protetti dalle tentazioni che oggi, spiega il direttore artistico Daniele Durante, sono rappresentate dal virus. Siamo costretti a resistere alle tentazioni di fare festa, di stare insieme, di abbracciarci. Un attacco frontale che fronteggiamo con la musica”.

La nuova versione proposta dall’Orchestra Popolare fa incontrare fado e pizzica nel segno del fuoco. Un magismo, un articolato impianto orale che la cultura popolare ancora conserva documentando ciò che rimane del patrimonio immateriale generatore di miti, tra immanenza e trascendenza, tra profano e sacro.

Non mancherà Fuecu il brano scritto da Durante nel 2015 per la Fòcara di Novoli che esalta l’ambivalente funzione del fuoco e i suoi simbolici segni oppositivi: spirito e sostanza, salvezza e perdizione, paradiso e inferno, purificazione e contaminazione.

E con Antidotum Tarantule, l’Orchestra farà vibrare il suono come il legno di ferula scelto da Sant’Antonio per farne bastone, la pianta dal midollo spugnoso che continua a bruciare anche quando apparentemente è spenta.

“Appena fu fuori all’aria del mondo, Sant’Antonio alzò il bastone con la punta infuocata, e a girò intorno facendo volare le scintille, come dando la benedizione” (Calvino, 1956).

Un viaggio musicale e danzante che vedrà protagonisti i cantanti Enza Pagliara e Antonio Amato; i musicisti Antonio Marra (batteria), Alessandro Monteduro (percussioni), Valerio Combass Bruno (basso), Giuseppe Astore (violino), Attilio Turrisi (chitarra battente), Roberto Chiga (tamburello), Nico Berardi (fiati), Gianluca Longo (mandola), Leonardo Cordella (organetto), Roberto Gemma (fisarmonica); i ballerini Laura Boccadamo, Mihaela Coluccia, Cristina Frassanito, Andrea Caracuta, Fabrizio Nigro, Marco Martano.

Ringraziamo l’amministrazione comunale di Novoli che, in un periodo difficile per la cultura, ha scelto di esserci, di non interrompere il ritocollettivo della Fòcara – dichiara il presidente della Fondazione, Massimo Manera -. Ringraziamo anche il gruppo Norba che apre questa importante finestra sulla cultura popolare in un periodo difficile per il settore. Anche questa volta grazie alla collaborazione degli artisti proponiamo materiale inedito che grazie alla ricerca crea un collegamento tra Portogallo, Gargano e Salento nel segno del fuoco. La Fòcara di Novoli siamo certi possa essere evento attrattore di nuove collaborazioni e sinergie con il resto d’Europa”.

LIBERA NOS

Il dolore la preghiera la speranza

Ci apprestiamo a celebrare Sant’Antonio Abate, a conclusione di un anno che ha messo a dura prova l’intera comunità. Proprio per questa ragione, sentiamo il bisogno di non rinunciare completamente al festeggiamento, ma riteniamo giusto, nella precarietà del momento, trasformare questo appuntamento, esaltandone la dimensione simbolica attraverso una celebrazione rituale che, a porte chiuse, possa essere trasmessa in tv e condivisa con i fedeli e la comunità tutta, ben oltre la dimensione locale.

Raffigurando la comunità intenta a compiere un atto simbolico, intendiamo preservare la dimensione sacrale dell’accensione della Fòcara, che assume così un valore apotropaico, un rito purificatorio, una preghiera di liberazione dal male di questo tempo, un atto di devozione di una comunità ferita che chiede simbolicamente di essere liberata.

La piazza di Sant’Antonio torna ad essere il centro di una festa ridimensionata nei numeri, ma non nella sua spettacolarità. La Fòcara, che negli anni scorsi bruciava maestosa nella periferia del paese, è ripensata per occupare un luogo centrale della comunità direttamente connesso al Santo.

Il carattere religioso si unisce ancora una volta alla ritualità laica espressa in anni e anni di tradizione. Questo connubio si realizza anche a livello sonoro, nell’affidare al M° Cesare Dell’Anna la composizione di un percorso musicale che attinga alla tradizione della musica sacra e delle processioni bandistiche del Sud Italia, rinnovate e contaminate con il folk e il balkan. Un tappeto sonoro che alimenti la dimensione devozionale, l’afflato di una comunità che in processione si reca ad omaggiare il santo e, allo stesso tempo, chiede ripetutamente la sospensione di questo tempo carico di affanni.

Si unisce a questo primo tempo, un secondo più disteso, ad accensione avvenuta, affidato all’Orchestra Popolare della Notte della Taranta diretta dal M° Daniele Durante che propone un percorso musicale che accosta la nostra tradizione al fado portoghese, l’antidoto contro le tentazioni del virus nel rapporto tra la devozione al Prometeo Cristiano, Sant’Antonio, e la tradizione popolare.

Apre la serata una versione inedita dell’Inno a Sant’Antonio, arrangiata da Cesare e Alessandro Dell’Anna, il primo autore anche delle musiche del videomapping Le fascine della memoria” con cui si racconterà un viaggio poetico e antropologico nelle radici del rito. Il Mapping è realizzato da Insynchlab di Lecce e ha suscitato nei giorni scorsi una grande partecipazione nella raccolta di materiale proveniente dagli archivi privati novolesi, donati alla causa, come anticamente si donavano le fascine per comporre la Fòcara.

L’evento ideato da Mirko Piro coinvolge numerosi artisti, dal regista Tonio De Nitto che firma la direzione artistica dell’evento, alla coreografa Barbara Toma, la costumista Lilian Indraccolo, gli artisti del Teatro Traballante guidati da Dario Cadei, l’ensemble musicale di Giro di banda e Piano di Banda diretti dal M° Cesare Dell’Anna, l’Orchestra Popolare della Nottedella Taranta diretta dal M°Daniele Durante.

LA DIRETTA TELEVISIVA

L’idea di affidare a Telenorba la diffusione del rito di accensione garantisce ed estende la diffusione dell’evento evitando assembramenti e allargando i potenziali utenti che potranno seguire lo spettacolo cogliendone, grazie alla regia, particolari spesso poco visibili dal vivo.

9 gennaio 2021

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