Lettera del dr. Pietro Calcagnile
«Il governo Gentiloni per far quadrare i conti pubblici ha deciso di ridurre i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro e del lavoratore; in questo modo pensa di fare un favore sia ai datori di lavoro che ai lavoratori.
In realtà l’operazione è a favore soltanto dei datori di lavoro perché pagherebbero meno contributi a favore dei lavoratori mentre i lavoratori sarebbero danneggiati in quanto percepirebbero una pensione più bassa perché, com’è noto, la pensione dipende esclusivamente dai contributi versati.
Se il governo Gentiloni vuole fare cassa c’è un altro modo più equo: intervenire sulle aliquote fiscali irpef, abbassando l’aliquota minima dal 23 al 20% ed aumentando l’aliquota massima dal 43 al 50%.
Otterrebbe un doppio risultato: aiutare i poveri e tassare i ricchi.
Il governo Gentiloni continua a fare gli interessi dei ricchi così come ha operato il Governo Renzi abolendo lo statuto dei lavoratori.»
Veglie, 8-3-2017
dr. Pietro CALCAGNILE
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