Si chiude con un patteggiamento a 6 mesi di reclusione (pena sospesa) una lunga vicenda di molestie contro il Comandante della Polizia Municipale di Veglie e i proprietari di un B&B
VEGLIE – Si è conclusa con il patteggiamento della condanna a 6 mesi di reclusione (pena sospesa) la vicenda che negli ultimi anni aveva animato la Piazza centrale di Veglie con lenzuola e striscioni esposti su un balcone recanti frasi offensive e diffamatorie nei confronti del Comandante della Polizia Municipale di Veglie oltre a molestie ai danni degli ospiti e del titolare di un Bed & Breakfast.
Le minacce e le intimidazioni sono state arrecate da C.M., una 76enne di Veglie, che per diversi anni e in più di un’occasione ha esposto sul proprio balcone, che si affaccia sulla Piazza principale di Veglie, lenzuola e striscioni con lo scopo di attirare l’attenzione su alcune vicende burocratiche personali che a suo dire l’avrebbero danneggiata.
Il tono delle frasi usate sugli striscioni con il passare del tempo avrebbe superato i limiti della diffamazione e delle molestie tanto che in più di un’occasione gli stessi cittadini di Veglie, anche sui giornali e sui siti locali, avevano chiesto alle autorità di prendere provvedimenti verso un atteggiamento che non rispettava il decoro urbano del paese (Articolo 25/6/15 – Articolo 26/6/15 – Articolo 30/6/15 ).
La signora C.M., difesa dall’avvocato Andrea Starace, ha patteggiato la pena davanti al gup Michele Toriello dopo una lunga vicenda giudiziaria. L’imputata è stata anche sottoposta ad una perizia che ha confermato la sua capacità di intendere e di volere.
Le indagini sono partite dopo una serie di denunce da parte delle persone offese e sono state condotte dai carabinieri della stazione di Veglie che, durante il periodo dei fatti, era guidata dal maresciallo Matteo De Luca. Stando a quanto appurato, la donna con le frasi scritte sugli striscioni esposti sul balcone della propria abitazione avrebbe accusato il comandante della polizia municipale di aver effettuato «alcuni favoritismi» e «di non essere persona seria e capace di ricoprire il suo ruolo». In un altra occasione inoltre, la donna avrebbe minacciato verbalmente di morte il pubblico ufficiale nel suo ufficio.
Anche nei confronti dei titolari e degli ospiti di un bed and breakfast confinante con la propria abitazione, la signora C.M. avrebbe usato degli atteggiamenti molesti paragonabili a stalking. In più di un’occasione infatti gli ospiti del b&b sarebbero stati disturbati durante il sonno dal volume altissimo di casse acustiche posizionate sul terrazzo adiacente. Nei confronti del titolare del b&b sarebbero stati invece usati striscioni offensivi.
20 aprile 2017
Veglie News