Tutti hanno il diritto di esprimere idee e teorie
Tutti gli altri hanno il dovere di informarsi meglio prima di credere a tutto quello che si legge o si ascolta
Esistono da sempre schiere di persone e personaggi che in ogni evento, naturale o umano che accade nel mondo, riescono a vederne il latro oscuro e complottistico.
Nascono Gruppi, Movimenti e Associazioni che riescono a mettere in piedi teorie di ogni genere dando spiegazioni pseudo scientifiche e socio-politiche a eventi di cui loro stessi non ne conoscono nemmeno l’origine e la natura.
Il COVID-19 ha dato un incredibile nuovo impulso a questi Movimenti e a queste teorie mettendo in relazione la pandemia e le relative cure con il 5G, con Bill Gates, con le Lobby Finanziarie e con tante altre situazioni al limite della fantascienza.
In ogni caso NON È QUESTO IL PROBLEMA!
Ogni persona al mondo può avere il proprio pensiero, la propria teoria, le proprie spiegazioni per ogni evento. Ognuno ha il diritto di esprimere le proprie teorie. E chissà, magari fra 100 anni forse si scoprirà che hanno ragione. Questo è uno dei motivi per cui non bisogna denigrare o dare dell’ignorante a chi la pensa in maniera diversa da noi.
Far cambiare idea a chi crede in un complotto è praticamente impossibile. In genere rifiutano qualsiasi prova che non si adatti perfettamente alla loro visione del mondo e accettano esclusivamente prove (anche falsate o manipolate) che confermano convinzioni preesistenti.
È necessario però che il rispetto e la libertà che i cosiddetti “complottisti” o, nel caso del COVID-19, i “no-vax” esigono per le loro idee sia dato allo stesso modo da loro stessi a coloro che hanno idee opposte.
Uno degli aspetti principali che i no-vax mettono in evidenza nelle loro proteste è che gli viene negata la libertà di scegliere oltre ad essere accusati di non rispettare le “regole”.
Da questa considerazione parte la molla che mi ha spinto a scrivere questi pensieri.
In particolare, dopo che la curiosità mi ha portato a guardare il video di un “convegno” tenuto ad Arnesano il 24 luglio 2021 dal titolo “«Tutti Re. Liberi Tutti» – Festival per la sovranità biologica e popolare contro la dittatura del Covid19” organizzato da “Liberiamo l’Italia sezione di Lecce”, ho avuto la necessità di mettere in evidenza l’intervento di una giornalista presente al convegno.
Tra gli interventi di questo dibattito, alcuni danno l’impressione di una voglia di ritorno all’ ‘800. In uno in particolare si mette in risalto la necessità di abolire quei diritti acquisiti in anni di lotte politiche come l’aborto o il divorzio e si mette anche in discussione il diritto di essere sessualmente liberi, la libertà di sposarsi tra etnìe diverse, il diritto di adottare bambini stranieri, ecc. Una restrizione delle libertà personali che superano di gran lunga quelle a cui i no-vax stessi ritengono di essere assoggettati.
In questi convegni si esprimo idee e progetti che, se lasciati liberi di propagarsi tra le persone sbagliate, rischiano di trascinarci indietro in un passato fatto di discriminazioni personali e sociali che con fatica si stanno finalmente superando.
Mi riferisco in particolare all’intervento della scrittrice e giornalista Lidia Sella dal titolo «Il piano per sopprimere la componente umana» in cui sono presenti alcuni passaggi che, anche se lunghi, riporto integralmente perché aiutano a capire le conseguenze sociali della diffusione di queste convinzioni “fondamentaliste”:
Stralcio dall’intervento della scrittrice Lidia Sella:
«…a cavallo del secondo e terzo millennio mode culturali, abitudini sociali e costumi sessuali sono stati pilotati dall’alto così da orientare la pubblica opinione nella direzione più conveniente per le lobby globaliste assetate di omologazione e materialismo e di conseguenza impegnate a scardinare compattezza etnica, radici culturali e spiritualità. I grandi centri di potere hanno segretamente ispirato e finanziato tutti i movimenti ideologici capaci di sovvertire sia i valori etici che i criteri estetici della nostra civiltà così da inquinare identità, pensiero e persino gli istinti di intere comunità. Tale rivoluzione è stata condotta nell’arco degli ultimi 60 anni, tappa dopo tappa, senza cedimenti né retromarce. Battaglie politiche che si sono susseguite con un accelerazione quanto meno sospetta: Aborto, Contraccettivi e Denatalità, Divorzio, Femminismo, Liberazione Sessuale, Industria Pornografica, Adozione di bambini stranieri, Santificazione dell’omosessualità, Matrimoni Gay, Uteri in affitto, Scambi di coppia, Propaganda Gender e ora, ciliegina sulla torta, le mostruose perversioni mentali veicolate dal DDL Zan. Un attacco multiplo sferrato contro la solidità dell’Istituto Familiare ritenuto scomodo in quanto nucleo sacro della Società. Se però si è tanto boicottata la riproduzione naturale forse è stato anche per abituarci alla prospettiva che in futuro la conservazione della specie potrebbe venire affidata alla produzione di ovuli sintetici da staminali. Gli esseri umani sostituiti insomma da generazioni di nuovi schiavi automi di proprietà delle aziende farmaceutiche concepiti in base ai compiti da svolgere e opportunamente lobotomizzati.
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Il “Laboratorio per la distruzione”, al fine di annientare le fondamenta della tradizione si è dotato di una serie di strumenti ad hoc che si sono dimostrati efficacissimi. Ne citiamo solo alcuni: Individualismo, Consumismo, Corruzione, Volgarità, Turpiloquio, Villanìa, Ignoranza, Pornografia, Edonismo, Lussuria, Pedofilìa, Sopraffazione, Violenza. Come se non bastasse l’archiviazione del principio di autorità ha prodotto una sequela di ripercussioni negative. L’istruzione scolastica è stata smantellata, le Università sono agonizzanti, il maschio è in crisi profonda. L’abolizione del servizio di leva ha reso i giovani imbelli e poiché non saprebbero nemmeno maneggiare un’arma, poco inclini alla ribellione. Gli adolescenti sono stati spinti nella trappola fatale di droghe, alcolismo, psicofarmaci, videogiochi e confinati in una realtà virtuale. I loro corpi sconciati da tatuaggi tribali. Il modello dell’anoressia indicato alle ragazzine è sinonimo di sterilità giacché al di sotto di una certa percentuale di adipe nelle fanciulle interviene l’amenorrea ovvero il blocco delle mestruazioni. Chi intendeva costruire una nuova normalità ha puntato a sbarazzarsi del vecchio impianto sociale ed è proprio questo il compito cui i signori della guerra, delle banche, del petrolio e della farmaceutica si dedicano da decenni…
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…hanno imbastardito il nostro nobile idioma. Hanno stabilito che il Bel Paese venisse invaso dai barbari. Ci hanno inflitto Meticciato, business dell’immigrazione e Mafia Nigeriana…»
Fine stralcio intervento scrittrice Lidia Sella
Un intervento coinvolgente grazie anche alla bella voce ed alla ottima espressività della scrittrice ma che in ogni caso mette in evidenza l’incoerenza tra la richiesta di essere “Liberi di non vaccinarsi e di non aderire al green pass” e la condanna alle libertà sociali, familiari, personali e sessuali che si sono ottenute con anni di battaglie politiche.
Tralasciamo l’intervento di Francesco Toscano, giornalista e leader del movimento “Ancora Italia” che potrebbe essere considerato come un’ottima esibizione in un programma di cabaret tipo Zelig e non certo come l’interevento di un leader in un dibattito serio nell’ambito del “Festival per la sovranità biologica e popolare contro la dittatura del Covid19”. Comunque applausi meritati per le risate generate nei presenti
Per gli altri interventi resto del parere che ognuno può avere ed esprimere le proprie idee. E questo vale per tutti. Anche per chi, come in uno degli ultimi interventi, afferma che con i vaccini e grazie al Grafene che ci inietterebbero possono, con un telecomando, impedirci di respirare.
L’importante è che prima di prendere per veritiere queste affermazioni ognuno abbia la pazienza di fare una verifica seria e certificata.
Di seguito il link del video completo su Facebook:
Redazione Veglie News