Un cittadino evidenzia alcune lacune nella macchina organizzativa delle ultime elezioni politiche
Abbiamo ricevuto all’indirizzo della nostra redazione la lettera di un cittadino con la quale si mettono in evidenza alcune lacune organizzative nelle elezioni politiche del 4 marzo 2018 presso le sedi elettorali del Comune di Veglie. Di seguito riportiamo il testo integrale della lettera che abbiamo ricevuto debitamente firmata e da autore identificato e certificato.
Lettera Firmata
Volevo portare all’attenzione dei cittadini di Veglie e delle autorità preposte quanto accaduto alle scorse elezioni politiche tenutesi domenica 4 marzo 2018.
Come in altre occasione, ho partecipato anche questa volta con interesse a questa tornata elettorale e in particolare alle operazioni di scrutinio per avere in tempo reale i risultati dello spoglio delle schede. È mia abitudine rimanere fino alla fine per poi andare via insieme a qualche amico impegnato come scrutatore o altro.
Una cosa che ho notato in questa tornata elettorale è, a differenza delle altre elezioni, la scarsa presenza e la mancanza di appoggio morale e anche formale da parte del sindaco e della amministrazione comunale nei confronti degli scrutatori e dei presidenti. Tranne nelle ultime ore da parte del vice sindaco. Ma non è questo il problema che voglio evidenziare.
Quello che mi ha colpito è la disorganizzazione di tutta la macchina organizzativa tenendo anche conto che queste elezioni erano più impegnative per la novità del tagliando anti-frode. Che, per come l’ho visto io, non serve a niente.
La ciliegina sulla torta è arrivata dalle ore 3,00 del 5 Marzo 2018 in poi. Da quando cioè sono iniziate le chiusure dello spoglio delle schede. Ad alcuni presidenti, segretari e scrutatori è stato chiesto di portare con le loro auto, e senza alcuna presenza di autorità militari o funzionari comunali, i registri, i verbali e la totalità delle schede scrutinate. Questi signori, senza avere la titolarità a farlo, sono dovuti andare col proprio mezzo a portare tutto il materiale elettorale dalle scuole all’ufficio elettorale di Parco delle Rimembranze. Senza nessuna scorta da parte della Forza Pubblica o di responsabili comunali.
Prima di scrivere questa lettera mi sono chiesto se questa procedura è consentita dal regolamento e per capirne di più ho cercato su internet informazioni in merito. La risposta l’ho trovata al cap.27 del manuale delle “istruzioni per le operazioni degli uffici elettorali di sezione per le elezioni della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica 4 marzo 20 18“ pubblicato dal Ministero dell’Interno, Dipartimento degli Affari Interni e Territoriali, Direzione Centrale dei Servizi Elettorali.
Sul manuale si legge testualmente: «CAPITOLO 27 – RICONSEGNA DEL MATERIALE ELETTORALE – 27.1. – Persone incaricate di ritirare il materiale elettorale – Il presidente del seggio deve infine curare la riconsegna del materiale elettorale al rappresentante del comune o della forza pubblica più elevato in grado in servizio presso la sezione […].»
e ancora:
«27.2. – Confezione del plico con il materiale da restituire. – A cura del presidente e del segretario del seggio devono essere riposti nella Busta n. 12 (EP): -il contenitore con il bollo della sezione (togliendo la bottiglietta d’inchiostro, se è stata aperta per bagnare il tampone inchiostratore, per evitare che l’inchiostro si versi); – l’eventuale secondo bollo consegnato al seggio nella cui circoscrizione si trovino luoghi di cura o di detenzione o abitino elettori ammessi al voto domiciliare; -le matite copiative rimaste; -la bobina con i bollini adesivi con codice alfanumerico da applicare sulle schede di voto (tagliando antifrode) che sono avanzati; -le pubblicazioni, gli stampati e gli oggetti di cancelleria avanzati; -una copia del verbale di riconsegna al comune del materiale del seggio [modello n. 25 (EP)/16]. La Busta n. 12 (EP), sulla quale appongono la firma il presidente e il segretario, viene chiusa alla presenza del rappresentante del comune o, in sua assenza, del rappresentante della forza pubblica più elevato in grado in servizio presso la sezione e consegnata al rappresentante stesso che la porterà alla segreteria del comune.»
Ora, dato che non stiamo parlando di elezioni del direttivo del circolo della briscola, io mio chiedo: Se nel tragitto fossero andate disperse per qualsiasi motivo le schede elettorali (un incidente, una rapina, o qualsiasi altro motivo) chi ne avrebbe pagato le conseguenze? I presidenti e i segretari avevano l’autorità per trasportare il materiale elettorale? Se per qualsiasi motivo le schede fossero andate disperse e se per motivi particolari si fosse dovuti andare al riconteggio delle schede a chi sarebbe andata la colpa delle schede mancanti?
Per fortuna è andato tutto bene. Ma sarebbe meglio per le prossime elezioni pianificare meglio la macchina organizzativa.
Lettera Firmata
10 marzo 2017