Lettera aperta di Cecilia Capoccia per l’ex Sindaco Claudio Paladini

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Lettera aperta della dott.ssa Cecilia Capoccia all’ex Sindaco di Veglie dr. Claudio Paladini

Egregio Dr Paladini,

abbiamo assistito, il 3 di giugno alla “maratona ” del Consiglio Comunale, dove dieci componenti di maggioranza e opposizione, firmatari di un atto di sfiducia nei suoi confronti, hanno esposto le motivazioni che hanno portato alla richiesta di interruzione del suo mandato. I firmatari hanno imputato a lei  la scarsa assenza di progettualità, l’attaccamento alla poltrona, il poco tempo (causa il suo lavoro ospedaliero) di effettivo lavoro amministrativo, scarsa collegialità, incompatibilità caratteriale, mentre le riconoscevano il profuso lavoro di propaganda personale.

L’ex assessore ai lavori pubblici della sua maggioranza ha esposto, fornendo numeri e impegni di spesa, i progetti realizzati in questi cinque anni, che corrispondevano alla manutenzione degli edifici scolastici, della rete idrico fognaria, ma dimenticando l’area mercatale, il centro diurno degli anziani di via 4 Novembre, Casa Tramacere. Immobili che richiederebbero ulteriori soldi pubblici per renderli fruibili.

Inoltre l’opposizione la ritengono colpevole di non aver dato sufficiente informativa sulla dimissione dei tre consiglieri eletti nella sua lista, già al primo anno del suo insediamento, e di aver (con  protervia e sempre sotto scacco ricattatorio) continuato il suo mandato con una risicata maggioranza.

Il colmo poi lei lo ha raggiunto azzerando la sua giunta, ad un mese circa della fine del suo incarico, per nominarne una nuova.

Ora però lei ci rassicura, dicendo che ci riproverà (come del resto faranno tutti i componenti di questo consiglio uscente) riproponendo le stesse strategie dei   “porta-voti”, inglobando tutto e il contrario di tutto purché si vinca.

E si ricomincerà un’altra esperienza analoga e fallimentare.

Comunque, se mi permette, qualche critica costruttiva mi sentirei di esporla.

Se mai si dovesse ripresentare, lei dovrebbe scindere il ruolo professionale da quello politico.

Il primo si inserisce nel suo privato e riguardo l’esercizio del suo lavoro; il secondo riguarda il prendersi cura di una collettività in base alla progettualità che vuole metter in campo.

Quale occasione migliore sarebbe stata per lei, quello di progettare una “Casa della salute”, di cui tanto si parla in questi giorni, come presidio sanitario territoriale per diagnostica, cura e assistenza di malati con patologie croniche, cardiovascolari, tumorali. Un luogo dove poter progettare una telemedicina a supporto del lavoro ospedaliero sul territorio, con minori costi sanitari e sociali.

Dal punto di vista assistenziale, per gli anziani è necessario ripensare ad una nuova modalità di assistenza escludendo le RSA, in quanto potenziali focolai di diffusione di pandemie come il Covid-19, come si è costatato in questo periodo.

Bisognerebbe creare una progettazione abitativa di co-housing in cui gli anziani possano vivere in locali autonomi, ma contemporaneamente usufruendo di spazi comuni sotto l’assistenza e vigilanza da parte di cooperative competenti; questo garantirebbe maggiore isolamento e sicurezza se si dovesse ripetersi situazioni analoghe a quelle attuali.

Dal punto di vista culturale va riconosciuto al vicesindaco e alle associazioni vegliesi l’impegno profuso in questi anni con la realizzazione di numerose iniziative. E’ stata trascurata ,tuttavia, la potenzialità artistica di Veglie, che farebbe diventare il nostro paese un polo culturale per i turisti, se si valorizzassero i nostri tesori come il Convento dei Francescani, la Cripta della Favana, Madonna dei Greci , Iconella, eventualmente coinvolgendo il FAI nella manutenzione e nella propaganda di questi tesori di arte antica.

Mi auguro infine che alle prossime elezioni questo paese possa cambiare realmente “direzione”, e che il voto che ogni cittadino esprimerà  sia consapevole e responsabile, e che possano scegliere una persona che, più che promesse, possa realizzare una vera rinascita economica e sociale.

Cecilia Capoccia

(componente del Direttivo del Circolo PD di Veglie)

P.S.  colgo l’occasione di porgere i miei saluti  e l’augurio di buon lavoro alla dott.ssa Paola Mauro, commissario prefettizio, appena nominata per il nostro Comune.

5 giurgno 2020

1 COMMENT

  1. A prescindere da alcuni errori grammaticali e di ortografia (osservazione che non deve assolutamente essere intesa come una mancanza di rispetto nei confronti dell’autrice della presente lettera), questo intervento risulta essere piuttosto superficiale quanto parziale e dimostra anche una conoscenza approssimativa di alcune normative in vigore. Già il fatto che non sia stato fatto alcun riferimento ai giovani, allo sviluppo di nuove attività produttive e di servizi (e al sostegno di quelle esistenti). alla realizzazione di infrastrutture, alla conservazione e tutela del patrimonio ambientale, la dice lunga sulla visione che ha del comune l’autrice di questa lettera che giunge perfino ad intendere poco significativo quanto fatto dall’amministrazione uscente. Con un buco di bilancio iniziale di oltre 8.000.000 di Euro (ridotto di un quarto) e la copertura di cambiali in scadenza dagli importi non indifferenti, sarebbe stato interessante vedere se l’autrice sarebbe riuscita a fare altrettanto. Come si suol dire: “E’ facile parlare da spettatori. Non lo è altrettanto quando si devono ricoprire determinate responsabilità.”

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