LETTERA APERTA DEL SINDACO DI VEGLIE CLAUDIO PALADINI

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Il Sindaco scrive ai Cittadini di Veglie riguardo alla A.U.A.  di cui si discute in questi giorni sui giornali ed  in paese

«L’ignoranza e la malevolenza son legate dalla stessa radice, e la seconda profitta sordamente dei vantaggi che trae dalla prima… La malevolenza non manca mai d’invocar l’ignoranza come una circostanza attenuante.»

Igor Stravinsky

 

Leggevo questa frase e riflettevo su quanto fa discutere la popolazione in questi giorni  (discussioni create ad arte su basi di dati incompleti, se non falsi, e mistificazioni della realtà allo scopo di “terrorizzare” e gettare discredito sull’Amministrazione e cittadinanza tutta).

I fatti:

– un’azienda locale titolare di uno stabilimento produttivo, in funzione dal 1998 (si badi bene “1998” durante il 2° mandato del Sindaco prof. Antonio Greco), ha richiesto nel 2013 il rinnovo dell’autorizzazione ad operare [immettere fumi in atmosfera ed acque meteoriche negli strati superficiali del suolo (l’autorizzazione rilasciata nel 1998 aveva una validità di 15 anni];

– l’azienda, con l’occasione, aveva richiesto un “potenziamento” dell’attività chiedendo di essere autorizzata alla realizzazione di una discarica per inerti non pericolosi e di una piattaforma per la lavorazione di inerti da utilizzare successivamente nelle lavorazioni autorizzate nel 1998;

– la normativa che presiede alla procedura di A.U.A. (Autorizzazione Ambientale Unica) prevede il coinvolgimento, oltre che dei tecnici comunali, anche di altre autorità (ASL, Provincia, Regione);

– dopo un iter della pratica lungo e di non agevole comprensione (per me che non sono un “tecnico” ferrato nella materia), che ha visto anche l’intervento del Commissario Straordinario del Comune in carica sino al 31 maggio u.s (che ha impartito puntuali disposizioni operative dal punto di vista sanitario), il Responsabile del Settore ha rilasciato, con atto a propria firma, l’Autorizzazione Unica Ambientale (A.U.A.) ai sensi del dpr. 59 del D.P.R. 13. 03.2013;

– l’opificio ha continuato ad operare secondo le autorizzazioni rilasciate nel 1998 fruendo di proroga prevista dalla legge;

La realtà:

– con il D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (T.  U.  sugli enti locali), all’art. 107,  si è data attuazione al principio della separazione di poteri tra politica ed amministrazione (separazione già prevista dalla legge n. 142 del 1990), individuando gli atti di competenza dei dirigenti e riservando agli organi politici solo gli atti “politici”, di indirizzo politico-amministrativo e di “alta amministrazione “;

– in base alla legge (art. 107 TUEL) spettano, quindi, all’apparato burocratico  “…tutti i compiti, compresa l’adozione degli atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l’amministrazione verso l’esterno…..” tra cui “…i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti,  da atti generali di indirizzo, ivi comprese le autorizzazioni e le concessioni edilizie”;

La malevolenza:

– si dice che il Responsabile del Settore in questione sia “Miope tra miopi?… Incapace tra incapaci?” intendendo che miope ed incapace è anche tutta l’Amministrazione (apparato burocratico e organi politici) che rappresento? ;

– si dice ” …. risulta singolare che la politica deleghi le decisioni all’Ufficio Tecnico…”.  La politica non delega alcunché, non rifugge dalle proprie responsabilità ma rispetta la legge vigente; e se qualcuno non la conosce come può permettersi di scrivere o parlare di cose che non conosce? Forse per pura malevolenza?? ?;

– si suggerisce “…. di adottare tutte le misure oggi esistenti per essere rispettosi della salute dei cittadini e dell’ambiente….”; si ringrazia per il suggerimento ma occorre far notare che la procedura seguita ha proprio questo fine: valutare il progetto proposto proprio dal punto di vista dell’utilizzo delle migliori tecnologie che minimizzino i rischi per l’ambiente e la salute dei cittadini; chi meglio degli Organi preposti (ARPA PUGLIA [Agenzia Regionale Per l Ambiente] ed ASL LE), intervenuti nella Conferenza dei Servizi, ha la titolarità a dire se una fabbrica è dannosa all’ambiente ed alla salute dei cittadini? Metter in dubbio, senza prove concrete, l’operato di Organi della Regione vuol dire malevolenza!!! (e non si vuol parlare, anche potendosi, di terrorismo mediatico) ;

– mi chiedo dove sono stati dal 1998 ad oggi questi cittadini “sensibili” alle problematiche ambientali e sanitarie (che dichiarano di essere stati vigili e di continuare ad esserlo  – forse dormivano? ? ?);

–  non esiste né in cielo né in terra che un genitore voglia lasciare ai propri figli in eredità un ambiente più malsano. Pensare questo non è malevolenza, è sintomo di patologica e stupida cattiveria;

L’ignoranza:

– si crede possibile che un soggetto titolare del potere di autorizzazione (il Responsabile del Settore), avendo completato tutte le procedure previste dalla legge, possa senza motivo valido decidere qualcosa di contrario a ciò che le Autorità partecipanti alla procedura (ASL, Provincia, Regione) hanno deciso dal loro punto di vista?

– si crede possibile che un soggetto titolare del potere di autorizzazione (il Responsabile del Settore) possa, senza conseguenze dal punto di vista patrimoniale personale ed anche penale, “dimenticarsi” di portare a termine una pratica che vede coinvolti soggetti esterni che potrebbero essere danneggiati dall’eventuale omissione??

Questo si crede per pura ignoranza!!!

Conclusione

Quanto detto in Piazza e “chiacchierato” sui social network sta creando preoccupazione anche nei Comuni limitrofi e getta discredito sulla nostra cittadina. Ricevo telefonate allarmate dai colleghi amministratori di paesi vicini che mi dicono  “…possibile che sempre Veglie deve creare scompiglio?”; una volta ricostruiti i fatti mi dicono “Scusa Sindaco non sapevamo di tutto questo…”.

Ci siamo presentati, 5 mesi fa, ai cittadini con un programma elettorale in cui dicevamo che  “… L’ambiente e la natura sono la nostra casa, dobbiamo imparare ad averne rispetto e a trattarli con cura… “. Sono parole scritte con piena cognizione, semplici ed impegnative ed in questa sede le ricordo a tutti e, soprattutto a quanti si sono impegnati a sbeffeggiare i programmi elettorali altrui ed oggi, ignoranti e malevoli, continuano a propinare alla popolazione le loro asserzioni senza fondamento.

I cittadini nel maggio di quest’anno hanno dimostrato la loro “accortezza” nel non dare adito al richiamo di sirene ignoranti e malevoli che avrebbero ancor di più “distrutto” (ragionando come ragionano) la nostra cittadina.

Ai cittadini voglio dire, rassicurandoli, che gli Organi politici seguono attentamente la vicenda, così come seguono tutte le vicende del nostro paese essendo parte della nostra cittadina, e se ci sarà bisogno interverranno nell’ambito delle proprie prerogative e nel pieno rispetto dei poteri e dei limiti imposti dalla legge ed anche, se necessario, coinvolgendo autorità terze (Forze dell’Ordine ed Organi Giudiziari) che hanno la potestà  di controllare la correttezza dell’operato degli Uffici e dei cittadini.

Ai cittadini, infine, dico che intervenire nella vita comune è giusto, anzi, è un obbligo di ogni buon cittadino che ha a cuore le sorti del proprio paese; non è giusto seminare zizzania e derisione.  I nostri nonni, dalle esperienze vissute, avevano tratto degli insegnamenti che li guidavano nel contesto sociale e dicevano che “chi semina vento raccoglie tempesta – chi semina grano raccoglie pane”.

Sforziamoci di seminare il grano affinché sia noi che i nostri figli possiamo raccogliere pane.

Claudio Paladini

12 Ottobre 2015

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