OGNUNO INDOSSI UNA MASCHERINA, ANCHE PER SALVAGUARDARE CHI HA DI FRONTE
VEGLIE – In tutto il Mondo, e in modo particolare anche in Italia, si sta affrontando un delicato periodo di emergenza causato dal “coronavirus covid-19”.
Uno dei primi e indispensabili metodi per contenere il contagio è l’uso delle mascherine protettive che purtroppo sono diventate introvabili a causa dell’enorme richiesta.
Esistono diversi tipi di mascherine con diverse funzionalità. Non entriamo qui nel dettaglio tecnico.
Quello che è importante sapere è che esistono
- le mascherine protettive omologate sia per non far filtrare all’esterno le nostre personali goccioline di saliva o altro, sia per non farci inspirare particelle microscopiche di impurità compresi i virus (FFP2_Particelle fini e tossiche: quarzo, trucioli di metallo, muffe, batteri, ecc. // FFP3_Particelle pericolose e cancerogene: amianto, virus, spore, pesticidi, piombo, cemento, ecc.);
- le mascherine protettive omologate per non far filtrare al’esterno le nostre personali goccioline di saliva o altro e per non farci inalare particelle fini e polveri (FFP1: silice, lana di vetro, grafite, cemento, zolfo, carbone, trucioli di metalli ferrosi, legno, ecc.).,
- le mascherine chirurgiche semplici che servono a proteggere gli altri, partendo dal presupposto di essere inconsapevolmente infetti.
Quest’ultima (3) è la tipologia di mascherine che molti stanno usando. «Quel tessuto di cui sono fatte ha superato dei test specifici, dove si va a vedere se un eventuale contaminante (per esempio batterio o virus), che sta da una parte della stoffa, non riesce ad attraversarla e uscirne. Le mascherine chirurgiche regolamentari sono effettivamente un’idea intelligente per evitare che parlando o tossendo si diffonda ciò che è patogeno nella gola al mondo esterno».
In casi di emergenza e di estrema necessità come quello che stiamo attraversando, e ragionando come se fossimo già infetti senza saperlo, quelle auto-prodotte possono aver ragion d’essere. Tenendo sempre bene a mente che NON CI PROTEGGONO DA CHI È CONTAGIATO, ma PROTEGGIAMO CHI ABBIAMO DI FRONTE NEL CASO NOI FOSSIMO CONTAGIATI.
Per questo è bene indossare sempre una mascherina protettiva, in emergenza anche quelle fatte in casa, per proteggersi a vicenda e portare al minimo il rischio di contagi nel nostro paese.
Resta inteso che la mascherina protettiva ad alta efficacia è la FFP3 ed è quella altamente consigliata.
Detto questo, che ci sembrava importante e opportuno sottolineare, vogliamo mettere in evidenza la disponibilità di tante aziende e persone private che a Veglie si sono prodigate per realizzare mascherine protettive per questa emergenza. Ci sono state aziende del settore tessile che prima di fermare la produzione per l’emergenza coronavirus, hanno realizzato e donato gratuitamente migliaia di mascherine protettive a chi ne ha fatto richiesta.
Allo stesso modo numerose casalinghe stanno impiegando questi giorni di quarantena per realizzare mascherine e donarle a chi ne fa richiesta. Abbiamo chiesto a una famiglia, in rappresentanza di tutte quelle che si stanno impegnando gratuitamente in questo lavoro, come è nata la necessità e la voglia di regalare il loro tempo agli altri. Questa è stata la risposta della signora Elisa Ferriero e del marito Enrico Russo: «Stiamo producendo mascherine da più di 4 giorni, in modo del tutto volontario e gratuito. Nella nostra tavernetta ci annoiavamo e dato che abbiamo una “taglia e cuci” e una “lineare” abbiamo detto: avendo le materie prime, perché non possiamo renderci utili in un momento così delicato? Così abbiamo iniziato a confezionare le prime mascherine e donarle ai nostri amici e parenti che ne avevano estrema necessità. Enrico ha postato una foto sul suo profilo Facebook, e da lì e partita la vera e propria produzione. Oggi ha iniziato a darci una mano una signora vegliese che dalla sua abitazione ha voluto aiutarci e produrre altre mascherine. Abbiamo prodotto mascherine anche per gli operatori sanitari dell’ospedale di Campi Salentina e abbiamo avuto richiesta da parte del reparto di medicina del Vito Fazzi di Lecce. A veglie sono tantissime le richieste da parte di persone/amici che purtroppo recandosi in farmacia non hanno avuto la possibilità di acquistarle perché erano esaurite. Vogliamo ringraziare chi ci ha sostenuto fornendoci il tessuto e l’elastico per continuare ancora oggi la realizzazione. Purtroppo abbiamo centinaia di richieste, ma non siamo un azienda, siamo solo marito e moglie che si sono offerti nel loro piccolo a cercare di tamponare quanto prima questo maledetto Covid-19».
Un grazie va ad Elisa ed Enrico in rappresentanza di tutte le persone e le aziende che spontaneamente stanno offrendo il loro aiuto per combattere una guerra inaspettata in un momento di piena emergenza sanitaria.
PER CONTATTARE ELISA ED ENRICO PER LE MASCHERINE CHIAMARE IL NUMERO 3331261894
Ricordiamo che le mascherine protettive fatte in casa sono una soluzione temporanea d’emergenza e che indossandola attenuano il rischio, nel caso noi stessi fossimo infetti, di contagiare chi abbiamo di fronte MA NON CI PROTEGGONO DAL VIRUS. Per questo è bene mantenere sempre la distanza d sicurezza tra le persone.
Veglie News