LE DONNE NELLA TOPONOMASTICA VEGLIESE

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Riflessioni sullo squilibrio di “Genere” nella toponomastica locale

Il 25 novembre si celebra la “Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne” e anche a Veglie, come in tutti i comuni d’Italia, sono numerose le iniziative in programma tra sabato 25,  lunedì 27 e martedì 28 novembre 2017  che ricordano questa ricorrenza.

Per l’occasione un lettore di VeglieNews ci ha inviato una “riflessione statistica” mettendo in evidenza quanto siano poco presenti, e quindi poco considerate,  le  figure femminili nella toponomastica locale.

La lettera, che pubblichiamo in formato integrale in calce all’articolo, ci ha spinto a fare delle ricerche sulla toponomastica femminile a livello nazionale facendoci scoprire che questa “disparità di trattamento” è diffusa in gran parte d’Italia. Esiste inoltre un movimento molto diffuso che invita a dare maggiore rilievo alle figure femminili Nazionali e Locali  nella toponomastica.

Per questo scopo è nato nel 2012 su iniziativa di Maria Pia Ercolini (insegnante e scritrice),  un gruppo Facebook di circa 9.000 membri dal titolo “Toponomastica femminile”  e il relativo sito www.toponomasticafemminile.com  “con l’idea di impostare ricerche, pubblicare dati e fare pressioni su ogni singolo territorio affinché strade, piazze, giardini e luoghi urbani in senso lato, siano dedicati alle donne per compensare l’evidente sessismo che caratterizza l’attuale odonomastica (branca della toponomastica)“.

Di questo progetto ne hanno parlato testate come  El Pais, Bbc, Al Jazeera , riviste francesi, spagnole, russe, polacche, greche. Il 6 e il 7 ottobre 2012 a Roma, alla Casa delle donne, si è tenuto il primo convegno nazionale del gruppo per fare il punto e individuare strategie e obiettivi alcuni dei quali sono stati realizzati negli anni successivi e altri continuano ad essere perseguiti.

Nel tempo il gruppo ha realizzato diverse iniziative tra cui la  campagna per la memoria femminile denominata “8 marzo 3 donne 3 strade”, con l’invito ai sindaci di intitolare tre strade ad altrettante donne, una di rilevanza locale, una di rilevanza nazionale, una straniera, “per restituire l’unione fra le tre anime del Paese”; i progetti “Largo alle Costituenti” e “Partigiane in città” che hanno riportato alla luce illuminanti biografie di donne coraggiose e tenaci.

La recente scomparsa di autorevoli personaggi femminili, veri fiori all’occhiello della cultura, della scienza e della politica italiana, ha dato vita ad altre campagne con lo scopo di sensibilizzare Amministratori e Cittadini a dare visibilità a queste figure femminili di grandissimo spessore,  quasi del tutto invisibili nel nostro territorio, che potrebbero essere d’esempio per le nuove generazioni.

Anche la toponomastica, secondo quanto scritto dai curatori del gruppo, potrebbe essere un primo passo per avvicinarsi ad una società maggiormente inclusiva nei confronti delle donne.

Nella descrizione del gruppo “Toponomastica femminile” , tra le altre cose si legge: «Nell’Italia preunitaria prevalevano i riferimenti ai santi, a mestieri e professioni esercitate sulle strade e alle caratteristiche fisiche del luogo.  In seguito, la necessità di cementare gli ideali nazionali, portò a ribattezzare strade e piazze dedicandole a protagonisti, uomini, del Risorgimento e in generale della patria; con l’avvento della Repubblica, si decise di cancellare le matrici di regime e di valorizzare fatti ed eroi, uomini, della Resistenza. Ne deriva un immaginario collettivo di figure illustri esclusivamente maschili. Chiediamo che tutte le Giunte comunali, sulla scia di qualche buona pratica in corso, correggano la palese discriminazione in atto». 

Per l’anno scolastico 2017/2018 il gruppo “Toponomastica Femminile” ha indetto la V edizione del Concorso dal titolo “SULLE VIE DELLA PARITÀ” –  sostenuto da “FNISM” (Federazione Nazionale degli Insegnanti), con la partecipazione di “Società Italiana delle Storiche”, “UISP”, “Acume” e “Libera Università di Alcatraz” –  rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, agli atenei e agli enti di formazione e finalizzato a riscoprire e valorizzare il contributo offerto dalle donne alla costruzione della società. Questo il link dove scaricare il bando: “Bando di concorso “SULLE VIE DELLA PARITÀ” – V edizione – anno 2017/2018.

L’augurio è che anche a Veglie si possano creare  i presupposti per dare spazio alle numerose figure femminili Nazionali e Locali che hanno fatto la Storia in ogni campo e che non dovrebbero essere dimenticate.

Veglie News

Di seguito la “Lettera Firmata” e inviata alla redazione da un lettore di Veglie News che desidera rimanere anonimo. Lettera che ha stimolato la nostra curiosità come si spera stimoli anche quella dei lettori.

Rispetto per le “donne vegliesi” anche nella toponomastica di questo paese

Su 380 vie che regolamentano lo stradario vegliese, solo 25 vie sono dedicate a delle donne, in relazione del 6,58 %.  Se togliamo le 7 Madonne (MADONNA DE GRECI – MADONNA DELLA FAVANA  – MADONNA DI FATIMA  – MADONNA DI LORETO – MADONNA DI LOURDES – MADONNA ICONELLA  – MADDALENA)  e le 7 Sante (SAN GIOVANNA D’ARCO  – SANTA CATERINA DA SIENA  – SANTA LUCIA  – SANTA MARIA GORETTI  – SANTA MARIA  –  SANTA TERESA D’AVILA  – SANTA VENIA strada comunale) , le vie dedicate a donne si riducono drasticamente a 11, in rapporto del 2,89 % e sono così suddivise:
4 Scrittrici
  • Grazia Maria Cosima Damiana Deledda –  (Nuoro, 28 settembre 1871 – Roma, 15 agosto 1936)  è stata una scrittrice italiana, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 1926;
  • Matilde Serao – (Patrasso, 7 marzo 1856 – Napoli, 25 luglio 1927) è stata una scrittrice e giornalista italiana. È stata la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano, Il Mattino;
  • Elsa Morante – (Roma, 18 agosto 1912 – Roma, 25 novembre 1985) è stata una scrittrice, poetessa;
  • Ada Negri – (Lodi, 3 febbraio 1870 – Milano, 11 gennaio 1945) è stata una poetessa e scrittrice.
1 Educatrice
  • Maria Tecla Artemisia Montessori – (Chiaravalle, 31 agosto 1870 – Noordwijk, 6 maggio 1952)
1 Regina
  • Margherita Maria Teresa Giovanna di Savoia – (Torino, 20 novembre 1851 – Bordighera, 4 gennaio 1926) consorte di re Umberto I, fu la prima regina consorte d’Italia poiché la moglie di re Vittorio Emanuele II, Maria Adelaide d’Austria, era morta nel 1855, prima della proclamazione del Regno avvenuta nel 1861.
2 Attrici
  • Eleonora Duse – (Vigevano, 3 ottobre 1858 – Pittsburgh, 21 aprile 1924) è stata un’attrice teatrale italiana;
  • Anna Magnani  – (Roma, 7 marzo 1908 – Roma, 26 settembre 1973) è stata un’attrice italiana.
1 Altre figure
  • Emanuela Setti Carraro –  (Borgosesia, 9 ottobre 1950 – Palermo, 3 settembre 1982) è stata un’infermiera italiana, moglie del generale-prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa. Cinquantaquattro giorni dopo il matrimonio, il 3 settembre 1982, a soli 31 anni, rimase vittima dell’attentato mafioso in cui vennero uccisi il marito e l’agente di scorta Domenico Russo.
2 Suore
  •  SUOR IRAIDE GAMBI
  •  SUOR TERESA PIAZZOLLA
In questo conteggio generale possiamo notare vie dedicate ad Attrici, Scrittrici e Poetesse (orgoglio nazionale); all’Educatrice Montessori internazionalmente conosciuta per il metodo educativo che prende il suo nome, adottato in migliaia di scuole materne, primarie, secondarie e superiori in tutto il mondo, ed inoltre fu tra le prime donne a laurearsi in medicina in Italia. Tutte donne di portata e conoscenza nazionale.
Se poniamo l’attenzione sulle vie dedicate a donne Vegliesi, rimangono solo le 2 suore, di cui solo una, Suor Iraide Gambi, è nata a Veglie  e deceduta in odore di santità.
Alcune considerazioni per concludere:
Veglie, nella toponomastica, rispetta e ricorda le sue donne, quelle vegliesi, solo attraverso una suora, in un rapporto mortificante e poco gratificante, dello 0,26%.
Non sarà arrivato il momento – oltre ai mille e mille ripetitivi convegni, incontri, dibattiti, manifestazioni, ricorrenze, premi, libri, canzoni, buoni propositi, baci e abbracci, che terminano tutti inevitabilmente ed inesorabilmente, al tramontare del sole –  di dedicare e commemorare le donne di Veglie dedicando loro una via tra quelle nuove e anonime dei  nuovi quartieri?
Sarebbe un modo per ricordare alle nuove generazioni quelle donne che con la loro vita e la loro testimonianza, (e ce ne sono tante, ma manca il coraggio di ammetterlo) hanno scritto pagine importanti nello sviluppo e nella crescita culturale, umana, sociale, professionale di questo paese.
O soltanto in quello 0,26 % della toponomastica vegliese sono comprese tutte le Donne che hanno contribuito alla Storia di Veglie?

Lettera firmata

N.d.R.: Nei dati e nei numeri riportati nella lettera precedente potrebbero esserci delle irrilevanti inesattezze nel caso di eventuali nuove vie non ancora riportate negli stradari ufficiali.

26 novembre 2017

 

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