Appuntamento in Piazza Umberto I a Veglie con un’altra tappa di “VEGLIEVENTI ESTATE 2018” organizzato dall’Assessorato alla Cultura
«L’AVARO» di Molière
***DOPO IL RINVIO CAUSA MALTEMO DEL 3 AGOSTO RITORNA IL TEATRO IN PIAZZA A VEGLIE***
Lunedì 20 Agosto alle ore 21.00 appuntamento con il Teatro Stabile del Salento LA BUSACCA diretto da Francesco Piccolo
Piazza Umberto I – Veglie
VEGLIE – Venerdì 3 Agosto 2018 alle ore 21:00 in Piazza Umberto I a Veglie ci sarà un’altra tappa del ricco programma del calendario “VEGLIEVENTI ESTATE 2018″, voluto dall’Assessore alla Cultura del Comune di Veglie ing. Giusi Nicolaci e dal Sindaco dott. Claudio Paladini in collaborazione con le Associazioni e le Attività Commerciali del territorio.
«L’AVARO» di Molière è una delle rappresentazioni teatrali che il Teatro Stabile del Salento “LA BUSACCA” porterà a Veglie nell’ambito di Veglieventi Estate 2018 ed è un classico della Commedia dell’Arte del più noto commediografo francese del ‘600.
In Arpagone, il protagonista della commedia, l’avarizia ha soffocato ogni sentimento e offuscato ogni residuo barlume di coscienza. Sordido, autoritario, egoista, egli progetta di sistemare i suoi due figli, Elisa e Cleante, secondo il proprio tornaconto, senza alcun rispetto per la loro volontà e i loro affetti. Il denaro è il suo demone, il suo assoluto, la passione che lo devasta. Dietro la figura tradizionale dell’avaro, che molto deve a Plauto, Molière lascia intravedere un personaggio del XVII secolo che non è ancora tramontato, un ricco borghese con l’anima del finanziere e dell’affarista. A lui si oppongono l’amore e la giovinezza dai quali viene a ragione sconfitto.
Molière fu in parte deriso o osteggiato dagli accademici e dai letterati ufficiali del suo tempo. In realtà era un irregolare che portava in scena la vita di ogni giorno, le sofferenze e la gioia delle persone comuni e soprattutto le violenze che subivano da parte del potere politico, economico e culturale istituzionale. Fu il primo in Francia che, sperimentando le pieghe segrete della farsa e del canovaccio apprese dalla tradizione della Commedia italiana dell’arte, seppe fare della risata un esorcismo del dolore.
Ingresso gratuito.