L’AMMINISTRAZIONE APRILE PRONTA A FARE LE VALIGIE

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Ultima riunione di Giunta, ieri. Si va verso il commissariamento

E dall’opposizione arriva la richiesta della revoca delle dimissioni

G.d.M.  4/5/2014 – Rosario FAGGIANO

VEGLIE – Amministrazione, atto conclusivo. La Giunta presieduta dal sindaco Sandro Aprile si è riunita ieri, per l’ultima volta, per approvare alcuni importanti argomenti, prima dello scioglimento del Consiglio previsto per la prossima settimana.

Ed in extremis, proprio il penultimo giorno utile, il consigliere di opposizione Elio Spagnolo invita il primo cittadino a ritirare le dimissioni per scongiurare il commissariamento del Comune.

Termina oggi, infatti, il periodo di venti giorni, concesso dalla legge, per un eventuale ravvedimento di Aprile il quale, preso atto della mancanza di una maggioranza stabile, lo scorso mese ha deciso di lasciare la guida dell’Ente.

“L’Amministrazione – precisa Spagnolo – avrebbe dovuto chiudere la propria esperienza da tempo, almeno da quando ha cominciato a perdere pezzi. L’azzeramento dell’Amministrazione, adesso, in assenza di un ravvicinato turno elettorale rappresenterebbe un ulteriore danno per il Comune. Sulla base delle dichiarazioni già rese in Consiglio da diversi esponenti della minoranza, vi sarebbero le condizioni per evitare un così lungo periodo di commissariamento, realizzando una gestione di salute pubblica con pochi obiettivi e con il compito di promuovere un radicale rinnovamento”.

La proposta di Spagnolo, già difficile da attuarsi all’inizio della crisi, a questo punto sembra avere pochissime possibilità di successo. “Non credo vi siano le condizioni politiche – dice il vicesindaco Francesco Milanese – perché il sindaco ritorni sui suoi passi. E’ un peccato che la politica vegliese non sia riuscita a superare i particolarismi emersi negli ultimi tempi, anteposti al bene pubblico, proprio nel momento in cui giungevano segnali positivi sul piano dei risultati amministrativi”.

Gli ultimi atti approvati dalla Giunta riguardano, fra l’altro, il progetto per la mitigazione del rischio idrogeologico nella zona Nord del paese (importo 2.800.000 euro) e un accordo con la Casa Circondariale di Lecce per l’inserimento di due detenuti in attività di pubblica utilità presso il Comune.

da La Gazzetta del Mezzogiorno di Domenica 4 Maggio 2014 – Rosario FAGGIANO

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N.Q.d.P. 5/5/14 – Fabiana PACELLA

SANDRO APRILE NON RITIRA LE DIMISSIONI PRESENTATE IL 14 APRILE

IL SINDACO NON CI RIPENSA: IN ARRIVO IL COMMISSARIO

 

La promessa è stata mantenuta, il Comune di Veglie va verso il commissariamento. Questione di ore. A mezzanotte sono infatti scaduti i termini utili dei 20 giorni, a far data dalle dimissioni, entro i quali il sindaco Sandro Aprile, avrebbe potuto rivedere le proprie scelte e decidere di portare avanti il suo mandato, che sarebbe scaduto il prossimo anno. E invece stamane l’ormai ex primo cittadino, accompagnato dal segretario comunale, raggiungerà la Prefettura per formalizzare la sua scelta.

Nel giro di tre giorni al massimo, Veglie avrà un commissario prefettizio che traghetterà l’attività amministrativa fino alla chiamata alle urne del 2015.

Aprile aveva protocollato le dimissioni il 14 aprile scorso, dopo l’ultima giunta, in tempo non più utile perché l’elettorato fosse chiamato a rinnovare il consiglio comunale nel 2014.

Una scelta, con ogni probabilità, non casuale, finalizzata anzi a mettere alla prova gran parte dei consiglieri, sia quelli di opposizione che quanti dalle file della maggioranza si erano allontanati verso altre sponde. E non sono mancati, in queste tre settimane, tentativi di ricucire strappi ormai troppo profondi, attraverso giochi di prestigio dell’ultima ora, che avrebbero siglato un temporaneo armistizio tra Aprile e i suoi “detrattori”.

Ma il portavoce di “Veglie Futura”, che nel 2010 sbaragliò ben altri quattro contendenti allo scranno più alto di Palazzo di Città, totalizzando 4.006 preferenze, pari al 41,93%, non ne ha voluto sapere. Un atto di responsabilità, quello di Sandro Aprile, e di coerenza, considerato che già sulla pagina del suo profilo Facebook, aveva preannunciato la sua decisione insindacabile, formalizzata dopo aver portato a termine importanti progetti per la comunità.

Senza tema di attacchi, l’ex sindaco aveva parlato più volte di strani movimenti e minacce a più riprese che avevano destabilizzato l’attività amministrativa fino a portarlo alla scelta delle dimissioni. Da una lunga lista di lettere anonime pervenute a Palazzo di Città, fino ad una serie di rimpasti che avevano portato a una mini giunta composta da tre elementi, l’eccessiva eterogeneità della lista con cui Aprile aveva sbaragliato gli avversari, aveva in poco tempo manifestato tutte le falle di quella, che quattro anni fa, sembrava essere un’operazione studiata a tavolino per arrivare alla vittoria a mani basse. Vittoria che ci fu, ma non è durata.

Nelle fila di “Veglie Futura” infatti, confluirono animi diversi, sia a livello di appartenenza politica che di cursus honorum.

Con Aprile scesero in campo alcuni esponenti del Pd come di Forza Italia, ma anche molte pedine senza tessera di partito e nuove leve del panorama politico locale, volti nuovi ed ex sindaci, sconosciuti all’agone elettorale e nomi noti come Antonio Greco, Roberto Carlà, Valerio Armonico, Pompilio Rollo.

A dare il colpo di grazia, nell’ultimo periodo, a una situazione compromessa, la mossa a sorpresa, durante la penultima assise, del consigliere di maggioranza Nicola Gennachi, ex vicesindaco sostituito da Francesco Milanese a seguito di rimpasto, assente alla seduta senza valide giustificazioni e i voti favorevoli del consigliere Salvatore Giannotta, alle delibere dell’opposizione.

dal Nuovo Quotidiano di Puglia di Lunedì 5 Maggio 2014 – Fabiana PACELLA

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