LA STATUA DEL DIO EGIZIANO THOT TORNA A PORTO CESAREO

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INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA ARCHEOLOGICA A TORRE CHIANCA CON IL RITORNO DELLA STATUA DEL  DIO EGIZIANO “THOTH” A PORTO CESAREO

Siglati i protocolli d’intesa col MarTa di Taranto e il museo egizio di Torino

Appuntamento domenica 25 2017 giugno alle 18

L’importante reperto, proveniente da Hermopolis e riferibile al periodo Saitico della XXX dinastia del VI sec. a.C., rimasto impigliato nelle reti di alcuni pescatori nel 1934, in prossimità dello scoglio della Malva, fino ai giorni scorsi esposto al MarTa di Taranto, aprirà una mostra archeologica di grande pregio.

Appuntamento domenica 25 giugno 2017, alle ore 18, presso la Torre Chianca (torre di Santo Stefano) di Porto Cesareo, per un evento straordinario che di fatto apre un percorso culturale ricco di eventi.

L’amministrazione comunale  con delibere di giunta n. 79 del 17 maggio 2017 e n. 97 del 15 giugno 2017, ha infatti sottoscritto due protocolli d’intesa, rispettivamente con il Museo Nazionale Archeologico -MarTa- di Taranto e con il Museo delle antichità egizie di Torino.

Il ritorno della statua di Thoth a Porto Cesareo, rappresenta solo il primo passo di questo interessante cammino e  coincide con l’inaugurazione della torre costiera.

«Torre Chianca – spiega l’assessore alla Cultura, Paola Cazzella -, torna fruibile per la prima volta con o la prima mostra archeologica a Porto Cesareo realizzata in collaborazione, tra gli altri, con il Museo MArTA, dell’Università di Lecce, MIBACT, Regione Puglia. Si tratta della prima tappa di un percorso ambizioso che vede tutti i beni culturali e paesaggistici di Porto Cesareo in rete per la migliore fruizione e promozione».

Domenica interverranno, oltre al sindaco Salvatore Albano e all’assessore Paola Cazzella:

  • Loredana Capone, assessore regionale al Turismo;
  • Silvia Pellegrini, dirigente Regione Puglia settore Turismo;
  • Giuliano Volpe, presidente Consiglio Superiore Beni Naturali e Paesaggistici MIBACT;
  • Maria Piccarreta, sovrintendente archeologia, belle arti, paesaggio;
  • Eva Degl’Innocenti, direttrice MarTa;
  • Grazia Semeraro, ordinario di Archeologia Classica presso Unisalento;
  • Anna Maria Miglietta, museo biologia marina di Porto Cesareo;
  • Remì Calasso, presidente Area Marina Protetta Porto Cesareo.

«La mostra sarà aperta per tutta l’estate – sottolinea il sindaco Salvatore Albano – e nei mesi a venire seguiranno altri appuntamenti analoghi. Abbiamo da tempo intrapreso un cammino volto a disvelare tutte le differenti ricchezze, potenzialità e vocazioni della nostra splendida terra».

20 giugno 2017

CENNI STORICI SUL RITROVAMENTO DELLA STATUA DI THOT

(tratti dal sito portocesareo.org)

Il 12 gennaio del 1932, il pescatore Raffaele Colelli di Porto Cesareo insieme con il fratello Chicco Colelli e l’amico Eupremio Alemanno, all’ altezza dello scoglio della “Malva” a circa 5 metri di profondità, pescano con la loro rete una statuetta alta 36 cm. che sembra raffigurare una scimmia. La Statua viene presa in consegna dal Delegato di Spiaggia, il Brigadiere Luigi Caputo, il quale redige una precisa relazione. Spedita al Museo Archeologico di Taranto a spese del Colelli (lire 24,25), la statua viene sottoposta all’esame del direttore del Museo Egizio di Torino, Professor Giulio Farina, il quale redige una breve perizia. Dopo circa due anni e dopo una lettera di sollecito spedita dal Colelli al Museo Archeologico di Taranto, al pescatore viene riconosciuto un assegno di Lire 549,50, rappresentante il valore attribuito alla statua. Questa statua in basalto verde rappresenta un reperto di grande interesse. Thot è una complessa divinità egiziana, rappresentata generalmente in forma di scimmia Cinocefala o di Ibis, e la si può identificare con l’Hermes Greco o il Mercurio Romano. Questa divinità presiedeva alla scansione del tempo collegato alla Luna, ma era anche il protettore degli Scribi, e svolgeva un ruolo importante nel mondo degli Inferi e nel culto dei Morti. Sulla base della statua c’è un’iscrizione in caratteri geroglifici che è da leggersi:

. . . . NBW HMN.W NBW NSR – MWTW.W NRJ – JBJ RJ – NFR

e cioè :
Padrone di Hmôn (Hermopolis luogo di origine della statua), Signore delle Parole di Dio (Scritti Sacri), ospitato in Re-Nofer (Onufis località nel delta del Nilo).

Questa statua si può attribuire al periodo Saitico della XXX dinastia del VI secolo a.C. È probabile che la statua facesse parte del carico di una nave oneraria romana che, a causa di difficoltà intervenute durante la navigazione lungo la costa salentina ionica. Nel 1990 la statua è stata rimessa a nuovo dalla Dottoressa Giovanna Basile, ed ora fa bella mostra di sé nel Museo Archeologico di Taranto.

Videoservizio sulla storia del ritrovamento della statua del “DIO THOT” a Porto Cesareo(Legambiente e Rai 3)