IL MALORE POI LO SCHIANTO, MUORE UN COMMERCIANTE DI PORO CESAREO
L’incidente ieri mattina, poco dopo le otto, sulla strada che conduce a Porto Cesareo
(N.Q.d.P. 6/4/14 – Francesco DE PASCALIS)
PORTO CESAREO – Il malore prima e lo schianto. E finita così, in un modo tragico e soprattutto impensabile, la vita di Pierluigi Colelli, 44enne commerciante di Porto Cesareo, sposato e padre di due figli, titolare di una conosciuta ed apprezzata pescheria a Novoli, comune nel quale era diretto ieri mattina. A bordo della sua Citroen C3, grigia, Colelli percorreva, come era solito fare quasi tutte l e mattine per motivi di lavoro, la provinciale Veglie-Novoli. A qualche centinaio di metri dalla grande rotatoria che snoda quel lungo e maledetto tracciato verso i paesi di Campi Salentina, Carmiano e Novoli, un grosso albero d’ulivo ha avvolto la sua utilitaria, riducendola in un ammasso contorto di lamiere. Erano da poco passate le otto ed un quarto. Pochi minuti dopo il drammatico copione: il suono delle sirene, i soccorsi e le lacrime di parenti ed amici accorsi sul luogo dell’ennesima tragedia.
Chiara la dinamica dei fatti dopo un’attenta ricostruzione condotta dai Carabinieri di Novoli, guidati dal maresciallo Lorenzo Cannizzo, dai colleghi del Norm della Compagnia di Campi Salentina e dai vigili urbani di Novoli, anche loro intervenuti insieme al 118 e ai Vigili del Fuoco del distaccamento di Veglie, in località “Patula”, luogo dell’incidente, già noto alle cronache per altri schianti mortali che nel tempo hanno spazzato altre giovani vite.
Questa la ricostruzione dell’ultima ora di vita dello sfortunato pescivendolo cesarino. Intorno alle 8 Pieluigi Colelli ha incontrato un amico con lui si è recato in un bar di Porto Cesareo a prendere un caffè. Soliti incontri di tutte le mattine, qualche battuta, un accenno di sorriso ed una confidenza che ora suona come un presagio. «Questa mattina non mi sento particolarmente bene».
Questo quanto, tra un sorso e l’altro di caffè, Pierluigi Colelli avrebbe detto all’amico. Il 44enne ha salutato gli amici e si è messo alla guida della sua auto, imboccando la via del lavoro. Da Porto Cesareo è giunto a Veglie, ha percorso la circonvallazione, dirigendosi verso Novoli. La sua vettura ha cinque, al massimo sei ` chilometri e prima di giungere alla grande rotatoria sita al limite di feudo, all’improvviso ha cambiato direzione invadendo o dapprima la corsia opposta e poi finendo fuori strada su un grande ulivo.
I rilievi effettuati sul posto hanno evidenziano come la C3 sia uscita fuori carreggiata, scivolando giù nel dislivello della campagna vicina senza lasciare alcun segno di frenata. Solo e soltanto il tragico schianto sul duro legno che non ha lasciato scampo. A nulla son o valsi i soccorsi allertati dai primi automobilisti di passaggio. L’ intervento dei sanitari del 1 18, accorsi con due mezzi altro ha potuto fare che constatare la morte del 44eenne. Al termine dei rilievi, il corpo di Pierluigi Colelli è stato trasportato nella residenza di famiglia. Oggi alle 16.30, nella chiesa Beata Vergine del Perpetuo soccorso, l’estremo saluto ad un bravo padre di famiglia che prematuramente ha terminato la sua esistenza.
dal Nuovo Quotidiano di Puglia di Domenica 6 Aprile 2014 – Francesco DE PASCALIS
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UNA FAMIGLIA SEGNATA DAL DOLORE: IL FRATELLO PERSE LA VITA A 17 ANNI
(N.Q.d.P. 6/4/14 – Fabiana PACELLA)
Una famiglia distrutta, provata tragedia nel giro di pochi anni. Pierluigi Colelli non è tornato a casa, ieri. La moglie, Beatrice Viva, è stata raggiunta da una terribile chiamata, di quelle che non t’aspetti. A lei il difficile compito di spiegare ai figli, 12 anni la femminuccia, 7 il maschietto, che il loro papà non c’era più.
Una maledizione quasi per una famiglia numerosa, che da sempre ha vissuto di mare e fatica, messa a duramente alla prova per la terza volta.
Pierluigi Colelli aveva infatti perso il fratello Fabio, appena 17enne, nel ’93, in seguito a un incidente stradale verificatosi all’ingresso di Lecce mentre il cugino, Luigi Colelli, era rimasto vittima dell’asfalto due anni prima, nel ’91, sulla via per Avetrana.
Un dolore immenso, mai sopito, rimasto nel cuore di ognuno e tornato, violento e più vivo che mai, ieri mattina.
La madre del 44enne non c`è più, il padre (“Mondo Colelli”, com’è conosciuto in paese) anziano, piange il secondo figlio, piegato da un destino assurdo che ha portato ancora lutto in casa sua.
Numerosi i messaggi di cordoglio ma anche di rabbia e incredulità, postati sul profilo face book del commerciante: «Vita bastarda – scrive una congiunta di Pierluigi – ti sei accanita contro la mia famiglia… Una maledizione. Lasciaci vivere serenamente».
In quelle righe si legge tutta la disperazione, palpabile nelle case e tra le vie di Porto Cesareo, dove ci si conosce un po’ tutti e quasi tutti sono legati da rapporti di parentela.
Il cielo scuro del primo sabato di aprile, sembrava condividere lo stato d’animo di un’intera comunità, istituzioni comprese. Il cugino di Pierluigi Colelli infatti, Eugenio, siede in consiglio comunale.
La salma del 44enne è stata condotta in tarda mattinata di ieri nell’abitazione familiare. Nel pomeriggio sarà portata in corteo dallo staff della ditta “Antonaci” alla parrocchia della Beata Vergine del Perpetuo Soccorso, in via Monti, per la celebrazione del funerale.
dal Nuovo Quotidiano di Puglia di Domenica 6 Aprile 2014 – Fabiana PACELLA
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SCHIANTO MORTALE CONTRO UN ULIVO
IL 44ENNE PIERLUIGI COLELLI SI STAVA RECANDO A NOVOLI PER APRIRE LA SUA PESCHERIA
(G.d.M. 6/4/14)
PORTO CESAREO – Esce fuori strada, poi lo schianto contro un albero. Un impatto terribile. Mortale. Per Pierluigi Colelli, 44 anni, di Porto Cesareo, non c’è stato scampo.
Era diretto a Novoli dove avrebbe dovuto alzare la saracinesca della sua pescheria. I clienti lo hanno atteso invano davanti all’attività di via Lecce finché non è giunta la notizia: Pierluigi è morto. Proprio come il fratello. Una tragedia infinita per la famiglia di pescatori cesarini. Fabio Colelli perse la vita circa vent’anni fa: morì sulla Lecce-Novoli all’altezza dello svincolo. Un dolore che si rinnova.
La tragedia è avvenuta ieri mattina intorno alle 8.30, sulla Veglie-Novoli, località «Padula».
L’uomo viaggiava da solo. All’improvviso, forse a causa di un malore o di un colpo di sonno, ha perso il controllo dell’auto che è finita fuori strada. Ha proseguito la corsa in un uliveto finché non è andata a sbattere contro il tronco di un albero.
Per il pescatore, sposato e padre di due figli, non c’è stato scampo. Sono stati alcuni automobilisti di passaggio a dare l’allarme. Hanno visto l’auto uscire fuori strada e poi schiantarsi contro l’albero. Hanno temuto per le conseguenze di quell’automobilista ed hanno sollecitato l’intervento di un’ambulanza del 118. Ne sono giunti due mezzi di soccorso. Ma per Pierluigi Colelli non c’era più nulla da fare. Un lenzuolo verde ha coperto pietosamente il cadavere adagiato ai piedi dell’albero della morte.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri della stazione di Novoli e quelli dell’Aliquota radiomobile della Compagnia di Campi Salentina.
I rilievi condotti dai Carabinieri hanno confermato la dinamica della tragedia: l’auto di Colelli è uscita di strada e nessun altro mezzo è rimasto coinvolto nell’incidente.
Anche per questo motivo il magistrato di turno, il sostituto procuratore Giuseppe Capoccia, ha disposto la restituzione della salma alla famiglia. La camera ardente è stata allestita a Porto Cesareo.
La notizia della tragedia, alla luce anche del precedente lutto, ha suscitato grande commozione in paese dove la famiglia di Pierluigi Colelli, cugino del consigliere comunale Eugenio, è molto conosciuta.
da La Gazzetta del Mezzogiorno di Domenica 6 Aprile 2014
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Un 45enne originario di Porto Cesareo ha perso la vita dopo esser finito fuori strada
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