È OPPORTUNA LA COLLABORAZIONE DI TUTTA LA CITTADINANZA PER EVITARLI
Estate, stagione di scuole chiuse, vacanze. Per i ragazzi tanto tempo libero da riempire. Fino a qualche decennio fa i più volenterosi si cimentavano nell’apprendistato di qualche mestiere. Oggi si organizzano i campi estivi, dove si svolgono attività sportive, ricreative, formative. Ci sono anche i campi di volontariato, in cui i ragazzi prestano servizio in favore della collettività, anziani, ecc.
Estate stagione di incendi. A Veglie domenica 6 luglio la macchia mediterranea in contrada “Lupomonaco” è stata percorsa dal fuoco. Anche quest’anno. L’imprudenza di smaltire col fuoco residui di potatura abbandonati lungo il perimetro della macchia? L’arroganza di rinnovare il pascolo bruciando la vegetazione secca? La vigliaccheria di una ritorsione? Altre motivazioni malvagie?
Oltre al danno ambientale, c’è da considerare anche il pericolo per le coltivazioni e le abitazioni confinanti. Tutti i boschi del Salento sono stati distrutti dal taglio degli alberi, seguito dal pascolo invernale e incendi estivi. La provincia di Lecce è la penultima provincia d’Italia per l’estensione delle aree boscate. Un comune limitrofo sta realizzando un bosco, obiettivo lodevole, che mai potrà competere con la macchia vegliese riguardo la biodiversità e il pregio naturalistico, senza contare l’importanza degli aspetti storici e culturali.
Gli addetti ai lavori (forze dell’ordine, Vigili del Fuoco, ecc.), pur operando con diligenza non riescono sempre a contrastare il fenomeno tempestivamente. Pertanto sarebbe opportuna la collaborazione di tutta la cittadinanza. I genitori, gli insegnanti, potrebbero suggerire ai ragazzi la vigilanza antincendio informale proponendola come una passeggiata in bicicletta; è sufficiente un telefonino per l’eventuale segnalazione. Percorrendo la circonvallazione ovest si ha una visuale completa della macchia. Svolta in gruppo, una vigilanza saltuaria coniugherebbe socialità, attività fisica, conoscenza della natura e impegno civile.
Non si danneggia l’ambiente soltanto con le azioni negative, ma anche con la condotta omissiva, l’incuria, le inadempienze di tutti i membri della società, di cui risponderemo ai nostri nipoti, lasciando un territorio più degradato.
Veglie, 7/7/2014
Dott. Fabio Coppola