Il vegliese Giuseppe Spedicato ha ricevuto la Medaglia d’Onore alla Memoria conferita con decreto del Presidente della Repubblica

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Il 27 Gennaio, nel “Giorno della Memoria”, i familiari di Giuseppe Spedicato hanno ricevuto la Medaglia d’Onore alla Memoria  dal Prefetto sua Eccellenza dott. Natalino Manno

Giornata della Memoria 2025. Familiari dei medagliati e studenti uniti per non dimenticare

LECCE – Nella mattinata di lunedì 27 Gennaio 2025, presso l’Aula Baracca della Scuola di Cavalleria di Lecce, si è svolta la celebrazione provinciale della Giornata della Memoria, promossa dalla Prefettura di Lecce unitamente alla Provincia, al Comune capoluogo e all’Ufficio Scolastico Territoriale, in collaborazione con il Comitato Provinciale di Valorizzazione della Cultura della Repubblica.

Alla manifestazione hanno preso parte le principali Autorità regionali, provinciali e comunali, i familiari dei concittadini salentini deportati ed internati nei lager nazisti destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra e gli studenti di taluni Istituti scolastici della provincia. Tra questi anche i ragazzi del terzo anno dell’Istituto Comprensivo “Peppino Impastato” di Veglie con la Dirigente Daniela Savoia e il Sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle  Ragazze di Veglie Nazareno Bonanno.

In apertura, sono intervenuti per i saluti istituzionali il Comandante della Scuola di Cavalleria Gen. B. Matteo Rizzitelli, l’Assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci, il Vicesindaco di Lecce Roberto Maria Giordano Anguilla e il Vicepresidente della Provincia di Lecce Fabio Tarantino, seguito dal Prefetto di Lecce Natalino Manno.

La cerimonia è proseguita con la consegna delle 63 Medaglie d’Onore alla Memoria, conferite con decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, le quali sono state consegnate ai familiari dei concittadini salentini deportati ed internati nei lager nazisti, accompagnati dai 27 Sindaci dei Comuni di appartenenza. Tra questi anche la Sindaca di Veglie dott.ssa Mariarosaria De Bartolomeo.

Una Medaglia d’Onore alla Memoria è stata conferita al cittadino vegliese Giuseppe Spedicato, originario di Monteroni ma vissuto a Veglie, per essere stato internato nei lager nazisti nell’ultimo conflitto mondiale. L’onorificenza è stata consegnata dal Prefetto sua Eccellenza dott. Natalino Manno nelle mani del figlio Vicenzo Spedicato giunto appositamente dal Brasile dove ha fondato una delle più importanti industrie del Brasile alla fine degli anni ’60. Alla cerimonia erano presenti anche i familiari di Giuseppe Spedicato.

Giuseppe Spedicato è stato catturato dalle truppe tedesche l’8 settembre 1943 e internato nei lager nazisti fino all’8 maggio 1945. A liberazione avvenuta è stato trattenuto dalle Forze Armate Alleate fino al 20 giugno 1945, data in cui è stato possibile provvedere al rimpatrio.

“È stato un grande orgoglio vivere un momento di storia insieme ai familiari di un concittadino che ha lasciato, con altri, un segno importante nella storia di Veglie e dell’intero Paese” commenta la Sindaca Mariarosaria De Bartolomeo.

La cerimonia di quest’anno è stata caratterizzata da un connubio tra passato e presente, attraverso un approccio innovativo al tema della Shoah che ha visto protagonisti gli studenti di alcuni Istituti scolastici della provincia, i quali, in seguito ai saluti del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia – Ufficio VI Ambito Territoriale di Lecce, Mario Trifiletti, hanno alternato emozionanti momenti di spettacolo musicale e teatrale, per riannodare il filo della memoria e mantenere vivi i valori di democrazia, umanità e convivenza civile sanciti dalla Carta Costituzionale.

L’iniziativa ha rappresentato un momento di profonda riflessione e ricordo che ha consentito di onorare il sacrificio e il coraggio di chi ha subito le atrocità del regime nazista, rafforzando il valore della memoria come pilastro fondamentale per la costruzione di una società consapevole e solidale.

Le Autorità e gli studenti hanno citato e fatto proprie le parole di Primo Levi “se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”, affermando convintamente come il compito di ognuno di noi sia quello di custodire, preservare e trasmettere alle nuove generazioni la memoria di quanto accaduto, come segno di civiltà e imprescindibile responsabilità collettiva.

Ed ancora sono state ricordate le parole della Senatrice a vita Liliana Segre che, nel suo libro dal titolo “La sola colpa di essere nati”, sottolinea la necessità di lottare contro  l’indifferenza e di non voltare mai lo sguardo davanti alle ingiustizie, per fare in modo che le pagine più oscure della nostra storia non si ripetano mai più.

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