Il Presidente della Commissione Mensa Scolastica di Veglie, e gli attuali componenti in carica , rispondono alla lettera inviata al Sindaco e ai Dirigenti Scolastici del Comune di Veglie dai membri uscenti della Commissione
Con una lettera firmata, il Presidente della Commissione Mensa Scolastica di Veglie Quarta Maria Nadia, e i membri in carica Gerardi Cristina, Innocente Anna e Renna Rita, rispondono alle “Considerazione e Suggerimenti” che i membri uscenti della Commissione, Annalisa Zecca, Katia Prato e Giuseppe Luperto, hanno inviato in data 6 marzo 2016 al Sindaco e ai Dirigenti Scolastici del Comune di Veglie.
Questo il testo integrale della lettera a firma di Quarta Maria Nadia, Gerardi Cristina, Innocente Anna e Renna Rita:
«In qualità di Presidente nonché a nome degli altri membri della commissione mensa, si ritiene necessario e doveroso chiarire i termini della questione posta dalla lettera aperta inviata al signor Sindaco nonché, per conoscenza, alle dirigenti dei due poli scolastici a firma dei sigg. Katia PRATO, Giuseppe LUPERTO e Annalisa ZECCA, membri uscenti della Commissione Mensa, onde evidenziare l’efficiente e sinergico lavoro svolto di concerto con l’ufficio scuola, l’assessorato alla pubblica istruzione, la dirigenza scolastica e, da ultimo, la ditta appaltatrice avente come scopo quello di garantire il miglior funzionamento della mensa scolastica.
Anzitutto, è privo di fondamento e falsamente rappresentativo della realtà quanto asserito dai succitati signori in ordine alla mancanza di un regolamento, il quale sussiste ed è stato sempre il punto di partenza per l’operato dei membri TUTTI, loro compresi, facenti parte della Commissione.
La Commissione, e quindi anche i membri uscenti, su incarico dell’assessorato alla pubblica istruzione, ha sempre messo in atto ogni accorgimento necessario per assicurare il buon funzionamento del servizio mensa, adottando in collaborazione con tutte, nessuna esclusa, delle parti interessate, le misure idonee a perseguire l’obiettivo prefisso.
Va evidenziato, prima di tutto, che la commissione si è prodigata, più volte nel corso di questi anni, ad effettuare vari sopralluoghi sia presso i refettori dei due poli scolastici sia presso i locali adibiti a cucina situati presso l’istituto comprensivo polo 1. Attività, tra l’altro, che trovano riscontro, oltre che nella presenza qualificata di più membri della stessa commissione mensa, nelle schede di valutazione di volta in volta compilate e sottoscritte e, prontamente, in originale, depositate presso l’ufficio scuola che ne ha curato la custodia, salvo mantenere questa commissione copia di ognuna.
Da precisare, inoltre, che di tutto, comunque, durante tutti questi anni, è sempre stato informato l’ufficio scuola sia attraverso il deposito della documentazione che risulta agli atti e sia, soprattutto, attraverso numerose richieste verbali da parte del Presidente nonché di altri membri della commissione dei quali l’ufficio si è fatto carico, formalizzandoli con note inviate direttamente al responsabile della ristorazione.
Dunque, stante la collegialità di fatto con cui l’organo di controllo si è sempre mosso, appare incomprensibile ed inspiegabile, una vera e propria strana forma di autolesionismo, quindi, ogni rilievo negativo mosso dai membri uscenti della commissione in merito a presunte gravi mancanze nell’operato.
Risulta completamente privo di fondamento quanto asserito in ordine al presunto “rimpallo di responsabilità” che si vuole imputare sia all’amministrazione che agli altri membri della commissione stessa. Sarebbe stato opportuno che i cosiddetti “membri uscenti”, prima di gettare ombre sull’operato svolto dalle parti interessate, cioè anche su loro stessi (e non se ne comprende il perché), avessero provveduto ad inoltrare, ove ve ne fosse stato bisogno (ma non avevano anche loro copie delle verbalizzazioni?; non avevano, come detto sopra, partecipato anche loro ai controlli in mensa?) una corretta e formale richiesta dei documenti ai quali si riferivano, cosa che si sono ben guardati dal fare, preferendo la strada più comoda dell’insinuare il dubbio.
Oltretutto, in considerazione del fatto che sia l’amministrazione che i membri della commissione hanno un interesse comune al buon andamento del servizio mensa che li vede entrambi contrapposti alla ditta appaltatrice (con la quale in realtà vi è stata una stretta e operosa collaborazione), non si comprende, o meglio, non vogliamo comprendere all’insegna del lavoro unitariamente svolto, quali siano i presunti motivi negativi che hanno spinto a tale gesto.
Un corretto esercizio del controllo, sussistendone il presupposto, suggerirebbe una verifica sostanziale e approfondita dei fatti prima che gli stessi vengano resi pubblici, tra l’altro in maniera poco ortodossa, pubblicandoli a caduta libera, sui social network, rischiando, come in questo caso, un effetto boomerang.
Gli altri membri della commissione nonché l’ufficio scuola si dissociano totalmente da tale logica di comportamento resa dai firmatari della lettera citata, che tende attraverso la cassa di risonanza dei social a gettar discredito sull’operato dei soggetti interessati firmatari della presente. Il termine dispregiativo di “carte” attribuito alla documentazione custodita nel fascicolo “commissione mensa” è offensivo per chi legge e altrettanto per chi scrive, particolarmente in questo caso che ci induce doverosamente a queste considerazioni.
Ma, ripetiamo, dove erano i soggetti firmatari della compiaciuta lettera aperta al Sindaco e pubblicata molto, ma molto pubblicamente sul web, sui tre social che sono ormai, nel bene e nel male, la cassa di risonanza delle vicende vegliesi? Erano a verificare la bontà del cibo che si somministra ai bambini, come le loro firme sui documenti attestano, o erano rappresentati da loro controfigure come nei film? E poi, perché attendere il fine mandato per rendere pubbliche le presunte incongruenze dell’operato della commissione che riguarda anche loro stessi?
Premesso quanto già riferito, invero, non vi è traccia di iniziative personali di singoli membri atte a non evidenziare la realtà dei fatti.
Alla luce di quanto emerso invece dalla lettera indirizzata al Sindaco, a questo punto, sarebbe stato utile per tutti dubitare in merito al comportamento personale di chi (?) non aveva avuto l’accortezza di documentare gli accessi di volta in volta effettuati nel corso del tempo da ognuno dei componenti, compresi i tre membri uscenti, ove ciò fosse necessario.
La logica però che in questi anni ha mosso le parti (numerose) interessate è stata quella di pensare a migliorare e garantire il bene comune dei bambini senza soffermarsi ad analizzare le modalità in senso stretto ma nella consapevolezza che “TUTTI” agivano a tale scopo compresi i sigg. Katia PRATO, Giuseppe LUPERTO e Annalisa ZECCA. Ci sentiamo di poter affermare che le famiglie possono stare tranquille anche perché, come riferito più volte dalle nutrizioniste della Asl Lecce, la mensa di Veglie registra un buon indice di gradimento e risulta essere fra le migliori della provincia di Lecce, sia in termini di qualità che per la bravura del personale addetto alla cucina.
Ci auguriamo di aver portato la dovuta chiarezza e di non dover leggere più simili “divagazioni“ e, soprattutto, ci si augura che non debbano più essere strumentalizzate situazioni per fini diversi, autoreferenziali, distanti da quelli che dovrebbero spingere ogni cittadino ad interessarsi di un servizio pubblico.
Ci scusiamo per aver dovuto, nonostante la mancanza totale di volontà, ricorrere ai social network per rendere massimamente pubblica la nostra risposta ma, purtroppo, ciò è stato necessario al fine di chiarire e chiudere una incresciosa vicenda che ci ha visti protagonisti nostro malgrado.
Se così non sarà, saremo costretti a dirci, con sgomento: ci sta sfuggendo qualcosa………»
Quarta Maria Nadia, Gerardi Cristina,
Innocente Anna, Renna Rita
18 Marzo 2016
La presente per fare alcune precisazioni in merito all’articolo pubblicato il 18 Marzo avente per argomento la mensa scolastica.
Con Determina n° 18 del 02/02/2016 del Responsabile di settore competente è stata nominata la nuova commissione mensa, costituita da n° 10 membri.
A seguito della prima convocazione è stata nominata presidente Anna Rita Valentino che invia alla Redazione di Veglie News la seguente dichiarazione:
«Senza voler intervenire nel merito delle questioni sollevate da alcuni membri uscenti della Commissione mensa, e dell’intervento di risposta che ne è seguito, pubblicato nell’articolo del 18.03, e a solo scopo chiarificatore, si vuole precisare che quanto riportato rappresenta opinioni personali solo di tali membri, della ex presidente della Commissione, e degli altri firmatari, e non rappresenta posizione ufficiale dell’attuale Commissione mensa, da me presieduta.
Auspico pertanto un clima più sereno per poter svolgere al meglio la funzione di controllo a noi tutti demandata».
Anna Rita Valentino”
Condividiamo in pieno il pensiero espresso dall’attuale Presidente e ci auspichiamo che si instauri un clima sereno al fine di evitare di cadere in analoghe problematiche. Per quanto mi concerne la risposta era dovuta e l’abbiamo sottoscritta in qualità di Presidente uscente e non più in carica nonche di membri della medesima e sarà l’unica è sola risposta che daremo a questa incresciosa vicenda nella speranza che i toni si plachino e si passi a un operato tranquillo e sereno. Chiaramente tutti i membri della nuova commissione non hanno preso alcuna posizione sulla questione come era giusto che fosse. D’altronde la lettera di risposta firmata non mi sembrava lasciasse margini di dubbio in questo senso. Se cosi non e stato ci scusiamo ma non era nostra intenzione innescare dubbi al riguardo. Auguriamo pertanto alla nuova commissione della quale due di noi fanno ancora parte un futuro positivo e di squadra.
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