Lettera dell’avv. Lorenzo Catamo, 23/07/2014
Alle 10,15 del 23/7/2014 mi sono recato al Comune di Veglie perché dovevo depositare un atto presso l’Ufficio Protocollo.
E’ risaputo che, da un po’ di tempo, sulla porta esterna di quell’ufficio è stato affisso un avviso in cui è scritto che la maniglia è rotta e che si accede dall’interno. E fin qui potrebbe anche andare, se non vi fosse la sorpresa che le altre porte d’accesso sono chiuse dall’interno.
Ho dovuto fare il diavolo a quattro perché, dopo dieci minuti, qualcuno mi aprisse!
Chiedo umilmente, da cittadino con una lunga pregressa attività politico-amministrativa, se per accedere all’Ufficio protocollo ci sia bisogno di una domanda in carta da bollo!
Chiedo ancora che cosa significhi, per certi signori, il termine “Comune”. A me hanno insegnato che il Comune è la casa di tutti e non di alcuni privilegiati!
E concludo: ci vuole tanto per dimostrarsi più disponibili verso le esigenze dei cittadini? O la democrazia è un termine vuoto che serve solo a fini elettoralistici?
Lorenzo Catamo