Il Comune di Porto Cesareo sta valutando una possibile azione legale sulla vicenda Rete Fognaria

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Salvatore Albano, Sindaco di Porto Cesareo
Salvatore Albano, Sindaco di Porto Cesareo

Il Sindaco Salvatore Albano interviene sul problema della rete fognaria di Porto Cesareo: «Stiamo valutando un’azione legale che tuteli i nostri diritti e faccia valere le nostre ragioni»

Martedì 13 settembre 2016 in regione si è tenuto il Tavolo Tecnico-Costituzionale, per discutere su alcuni progetti di raffinamento delle acque reflue e per il loro riutilizzo in agricoltura.

«Progetti lodevoli, in fase ideativa, che per essere realizzati e portati a pieno regime avranno bisogno di anni – commenta il sindaco di Porto Cesareo, Salvatore Albano -. È stato più volte ribadito, in questo tavolo, che le acque raffinate potranno essere utilizzate nei campi nel periodo estivo e che difficilmente si potranno utilizzare, in toto, nel periodo invernale. Per cui una condotta che porti le acque reflue in eccesso in mare è necessaria. Così avviene in tutti i posti in cui si effettua il raffinamento delle acque per irrigazione».

Alla precisa domanda degli amministratori cesarini «se il progetto di raffinamento e successivo riutilizzo in agricoltura escluda la condotta in mare  – aggiunge il primo cittadino -, il dott. Limongelli che presiedeva il tavolo, ha detto che questo progetto di affinamento comporta comunque una condotta a mare che elimini le acque in eccesso e quindi non utilizzate nei campi.  Ha aggiunto che i tecnici incaricati per il progetto della rete fognaria Porto Cesareo/Nardò non hanno trovato altra soluzione tecnica se non quella dello scarico a mare delle acque depurate provenienti dai depuratori delle due località  tramite condotta sottomarina».

Nei giorni scorsi Albano ha scritto al presidente della regione Puglia sull’argomento.

«Attendo che il presidente Emiliano risponda al mio invito per incontrarlo e confrontarci – conclude l’amministratore -, anche se da fonti ufficiose mi giunge notizia che non abbia intenzione di intervenire ufficialmente su tale questione. Sarà mai possibile un simile atteggiamento indifferente e distaccato nei nostri confronti? Vedremo. Nel frattempo in queste ore stiamo valutando un’azione legale che tuteli i nostri diritti e faccia valere le nostre ragioni».

 

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