IL COMUNE DI ARADEO incontra il Colonnello del R.O. Carlo CALCAGNI

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IL COMUNE DI ARADEO incontra il Colonnello del R.O. Carlo CALCAGNI

ARADEO – Giovedì 12 Settembre 2024 alle ore 20:30, il COMUNE D’ ARADEO, all’ interno della rassegna Aradeo Summer Fest 2024, organizza l’ incontro- testimonianza con il Colonnello del Ruolo d’Onore dell’Esercito Italiano Carlo Calcagni.

L’evento si svolgerà presso il teatro Comunale “ Domenico Modugno” in via San Benedetto.

«Siamo veramente lieti di presentare una storia di resilienza e coraggio, la storia del campione paralimpico salentino Carlo Calcagni – afferma Giovanni Mauro, Sindaco del Comune di Aradeo – e lo faremo con la proeizione del docu-film “Io sono il Colonnello”, un prodotto filmico che trasmette a tutti noi un forte messaggio di positività e di speranza, espresso quotidianamente nel suo straordinario motto “MAI ARRENDERSI”. »

«Aradeo accoglie con grande gioia una persona di così alto valore etico e morale all’interno della rassegna estiva. Il Colonnello del R.O. Carlo Calcagni è uomo che grazie ai valori dello Sport, quotidianamente combatte la sua lotta personale contro la malattia. Un uomo che non smette mai di lottare per la verità e per i propri ideali. Un esempio che speriamo i nostri ragazzi possano seguire, per realizzare i loro sogni con impegno e tenacia al fine di vivere un vita felice e appagante”»  conclude l’Assessore alla Cultura Georgia Tramacere.

Due premi internazionali vinti per “Io sono Il Colonnello”, il docu-film sulla vita del Colonnello Calcagni con il patrocinio di ASI (Associazioni Sportive Italiane) e autorizzato dallo Stato Maggiore della Difesa, del regista Michelangelo Gratton di Ability Channel, premiato come miglior film al “MigrArti” Film Festival di Caltabellotta, in Sicilia, organizzato con il contributo ed il sostegno del MIBACT (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo) e il “Vertical Movie Fest”di Roma.

Un docu-film che racconta il dolore, il coraggio di un militare fedele al suo giuramento, di uomo pieno di speranza e voglia di vivere nonostante la malattia, simbolo di tutti quegli italiani che si sacrificano per la Patria contro un sistema che sembra impedirgli la sua vera passione: correre in bicicletta! “Lo sport è inclusione. Escludendo, perdiamo tutti”, afferma il Colonnello. “Non posso fermarmi”, prosegue “coloro che soffrono devono tornare a credere in sé stessi, non devono arrendersi perché occorre darsi sempre una possibilità. Dobbiamo confinare le sofferenze e vivere ogni attimo con il cuore, senza mai smettere di amare la vita”.

CARLO CALCAGNI – Colonnello del Ruolo d’Onore dell’Esercito Italiano, campione italiano assoluto e mondiale di atletica paralimpica, ha debuttato vincendo ben 6 medaglie d’oro, partecipando al World Para Athletics Grand Prix di Jesolo 2024, svoltosi dal 22 al 24 marzo presso lo stadio Armando Picchi, in contemporanea alla prima edizione del Campionato Mondiale Militare di Atletica paralimpica, organizzato dallo Stato Maggiore della Difesa con la collaborazione della Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali (FISPES), sotto l’egida del Consiglio Internazionale dello Sport Militare (CISM), si è svolto il World Para Athletics Grand Prix – Italian Open Championships, che gli ha dato l’opportunità di laurearsi campione del mondo militare assoluto in ben 3 discipline: 100, 200 e 400 metri.
È stato il suo debutto ufficiale nell’atletica paralimpica, in campo Internazionale, con la maglia del GSPD (Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa), con l’obiettivo di indossare la maglia della Nazionale Italiana. Infatti, dopo aver vinto 3 medaglie d’oro per il Gran Prix Internazionale e 3 medaglie d’oro per il Campionato del Mondo Militare, nei 100, 200 e 400 metri, cat. T72, è stato convocato in Nazionale per rappresentare l’Italia ai Campionati del Mondo di Atletica Paralimpica a “Kobe 2024”, in Giappone, dove il 17 maggio scorso, ha conquistato una medaglia d’oro con il frame runner, uno speciale deambulatore che permette a chi soffre di perdita di equilibrio, come nel suo caso a causa della polineuropatia con parkinson, di gareggiare comunque, con un ausilio che sostiene la corsa e permette di ridurre le criticità e rovinose cadute. In Giappone ha anche stabilito un nuovo record mondiale, che ha subito sbriciolato nei giorni successivi gareggiando nel Campionato Regionale della Puglia, organizzato dal CONI Lecce.
Ha partecipato alla Mezza Maratona degli Eroi Invictus in Romania, dove è stato acclamato come un “eroe nazionale” dopo aver vinto la medaglia d’oro nella gara podistica, che ha visto alla partenza oltre mille partecipanti. Pochi giorni dopo ha partecipato ai Campionati del Mondo dello Sport d’Impresa di Catania, organizzati da CSAIn: 41 Nazioni presenti con più di 4000 atleti ed è rientrato con ben 8 medaglie d’oro! Infine tris di medaglie d’oro e record assoluto di medaglie ai Campionati di Atletica Paralimpica appena conclusi a Brescia, dove ha conquistato 3 titoli di Campione Italiano assoluto, rispettivamente nei 100, 200 e 400 metri, stabilendo il nuovo record del mondo.
“Le medaglie più belle, dopo essere rientrato a casa con 11 medaglie d’oro, lo dico con molta umiltà, sono la stima, l’ammirazione, l’apprezzamento delle persone che incontro quotidianamente e che mi danno testimonianza di essere per loro un faro nella tempesta, in grado di illuminare anche i percorsi di vita più bui ed accidentati. Le persone che incontro mi ringraziano, mi stimano, mi apprezzano. Ma sono io che ringrazio loro, perché mi trasmettono linfa vitale che mi permette di superare i comprensibili momenti di sconforto che anch’ io vivo. Non crediate che io sia un supereroe. Sono un Uomo, con tutte le sue umane fragilità, ma con una tenacia, una determinazione, una forza di volontà ed una fede fuori dal comune. Sono un Uomo e come tale anche a me serve il sostegno ed il supporto dell’altro. Io sono, oggettivamente, “diverso”, ma non voglio e non posso attribuire al termine diverso ed al concetto di diversità un’accezione negativa. Anzi, la diversità per me è insita nella stessa natura umana, dal momento che siamo tutti unici, eccezionali, irripetibili nella nostra straordinaria peculiarità di persone.” – conclude Carlo Calcagni.

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