Gruppo “Cambiare Rotta” Porto Cesareo: «Teatrino della Politica in Consiglio Comunale»

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Per il Consiglieri Comunali di “Cambiare Rotta” nel Consiglio comunale di Porto Cesareo del 27 agosto 2021 si sono viste “Scene da teatrino della politica”

Di seguito il comunicato integrale dei consiglieri Francesco Schito e Stefano My del gruppo consiliare di opposizione “Cambiare Rotta” – Porto Cesareo (LE)

PORTO CESAREO – Nel Consiglio comunale di Porto Cesareo del 27 agosto 2021 è sembrato di vedere il classico “teatrino della politica”. Questo è quello che è risultato a noi del  gruppo consiliare di opposizione “Cambiare Rotta”.  Di seguito vi riportiamo le “Scene” cosi da poter giudicare e rendervi conto se è davvero un “teatrino” oppure no.

Prima “Scena”
Le dimissioni del presidente del Consiglio De Monte, dello scorso 2 agosto, sono state risolte dopo un mese circa con la rielezione dello stesso presidente De Monte.
A suo dire c’è stato un momentaneo impedimento di carattere personale, poi tristemente risolto; tuttavia, noi non ci crediamo convintamente per via delle informazioni raccolte, le quali in pubblico sono state “rimangiate” per ragion di Stato.
Difatti, è bene anche chiarire che quando c’è un impedimento esiste appositamente (!) la figura del vice presidente del Consiglio comunale, mica sono necessarie le dimissioni del presidente che impalla l’ufficio di presidenza per giorni e costringe il Consiglio comunale ad un’ulteriore votazione del presidente. Per gli impedimenti esistono i vice che ne fanno le veci, ciò vale per il presidente del Consiglio comunale e per il sindaco in carica.
E’ stato quindi un caso gestito male e sono state ingiuste le dichiarazioni dell’assessore Sambati verso il lavoro della stampa locale (riferimento probabile al “Quotidiano di Lecce”):  “Molto spesso gli articoli vengono fatti per riempire i giornali”, ne prendiamo nettamente le distanze invitando l’assessore Sambati a scusarsi pubblicamente, perché non è l’assessore di sé stesso quando parla.
Seconda “Scena”
Il Comune di Porto Cesareo, a marzo 2021, è stato condannato in 1° grado a risarcire la ditta che gestiva la discarica di Cavallino negli anni 2006-2008 per un 1.6 milioni di euro (1.2 milioni di danno più extra per interessi ed altro); in sintesi, i soldi versati dal Comune di Porto Cesareo, per il tramite della ditta del servizio rifiuti, non sono mai arrivati a destinazione: sono incredibilmente spariti senza nessun colpevole singolo!
Sulla questione la Giunta dapprima ha proposto il ricorso in appello – si rilevano “alcune criticità oggetto di appello” – poi porta in Consiglio comunale un accordo transattivo di 1.2 milioni di euro, da elargire in 3 rate (500mila ca nel 2021, 300mila ca nel 2022, 300mila ca nel 2023). A che è servito, allora, il ricorso in appello sbandierato in Consiglio comunale?
Il Consiglio comunale addirittura si rifiutò alla nostra proposta di dare mandato al Sindaco per iniziative di accertamento di responsabilità individuali: ad esempio, chi non ha controllato che i soldi arrivassero a destinazione? L’assessore Sambati, all’epoca era il presidente del Consiglio comunale di quegli anni del mistero dei soldi versati: non vuole ricordare proprio nulla per rispetto dei soldi dei cittadini che pagheranno 2 volte per lo stesso servizio già ricevuto?
Terza  “Scena”
Finalmente i 2 consiglieri che siedono al nostro fianco tra i banchi dell’opposizione, Paladini e Fanizza fortemente critici per anni verso la compagine al governo, hanno pubblicamente chiarito la loro posizione politica: “appoggio esterno” alla maggioranza ossia il “carro del vincitore”, lasciando così a noi il compito coerente dell’opposizione di sprone e controllo della maggioranza verso i cittadini. Pertanto, invitiamo gli elettori scontenti di collaborare nel nostro ruolo ed a fare riferimento a noi: ruolo degno e coerente nell’interesse dei cittadini tutti, di valore aggiunto della democrazia locale stessa. Essere per i restanti 4 anni “il materasso” della maggioranza, votando sempre a favore e senza nulla proferire di diverso alla maggioranza, non è il nostro modo di fare politica seria e di utilità alla cittadinanza. Il ruolo affidatoci lo rispettiamo e lo onoriamo con gli strumenti a disposizione, vedremo quanto durerà l’ “appoggio esterno”, specie al tempo delle elezioni…

Purtroppo, al Consiglio comunale in questione non abbiamo partecipato per nostri impedimenti anticipatamente comunicati e che non hanno voluto assolutamente tener conto (sindaco “gentile” si diceva..), nonostante l’importanza degli argomenti, oltremodo meritevoli di dibattito democratico, come:

1) l’assestamento dei conti con la transazione di 1.2 milioni di euro (era scaduto da un mese nei termini);

2) la rielezione del presidente del consiglio comunale dopo black-out di un mese circa, quale organo di garanzia e tutela di tutti i consiglieri comunali.

Il gruppo consiliare “Cambiare Rotta” di opposizione
Francesco Schito e Stefano My

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