Gruppi di Opposizione Veglie: «Buoni Spesa Natale: lodevole iniziativa se fosse stata indirizzata a rafforzare le opportunità culturali di coloro che non ne avevano i mezzi»

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Gruppi Opposizione Veglie: «Impegnata la somma di 6.495,50 € di soldi pubblici per la consegna di buoni da € 5,00 senza un obiettivo culturale»

Di seguito il comunicato dei gruppi consiliari di opposizione formati da Giovanni Carlà, Angelo Cipolla, Fernando Fai, Giuseppe Landolfo, Luigi Spagnolo con il quale esprimono le considerazioni sull’iniziativa >>>”TUTTO E’ CULTURA, ANCHE GLI STRUMENTI<<< messa in campo dall’assessore alla Cutura Katia Prato, dal Sindaco Claudio Paladini e dalla Giunta Comunale.

L’iniziativa impegna la somma di 6.495,50 euro da distribuire a ciascun bambino delle scuole dell’infanzia, primarie e secondaria di 1° grado attraverso un buono spesa del valore di €.5,00  da utilizzare nelle cartolerie e cartolibrerie di Veglie  che aderiranno all’iniziativa.

Comunicato Gruppi Opposizione Consiliari Comune di Veglie:

BUONI SPESA ASSESSORATO ALLA CULTURA

Accade in queste ore che mentre la discussione vede tutti concordi nel ritenere sbagliati gli aiuti a pioggia, in quanto non raggiungono gli obiettivi né del sostegno a chi ha bisogno né dell’appoggio alle attività produttive, il sindaco Paladini pubblica su Facebook un appassionato post che recita: “il piccolo aiuto alle famiglie degli alunni frequentanti la scuola vegliese dell’infanzia, primaria e secondaria e di primo grado”…attraverso “ buoni cartacei del valore di € 5,00.

Viene così impegnata la somma di 6.495,50 € di soldi pubblici per la consegna di buoni da €.5,00 ai figli degli imprenditori, dei commercianti, degli impiegati statali, dei medici, dei docenti, degli impiegati comunali e di tutta una classe media che non ha alcun bisogno di tale regalia.

Contemporaneamente vengono sottratte risorse a quei cittadini meno fortunati che, per le difficoltà della situazione economica, non sono in grado di provvedere ai bisogni culturali dei propri figli. Si dà quindi a chi già ha e si toglie a quanti realmente avrebbero bisogno, per inseguire un consenso che disorienta sia quanti li ricevono, non avendone bisogno, sia quanti avrebbero necessità di una somma utile per far stare il proprio figlio bene in classe insieme agli altri.

Pertanto, una iniziativa che sarebbe potuta essere lodevole se fosse stata indirizzata a rafforzare le opportunità culturali di coloro che non ne avevano i mezzi, magari dandone anche i giusti indirizzi, si risolve con un dispendio di risorse pubbliche, senza alcun ritorno né per la cultura né per il contenimento delle differenze sociali.

I bisogni culturali di quanti hanno difficoltà economica non possono essere argomenti per la polemica politica, ma è indubbio che la conoscenza delle nuove povertà e l’oculata gestione delle risorse pubbliche dalla delibera n. 58 del 07/12/2020, sono rimaste fuori.

Ma i cittadini spesso si rivelano migliori della classe politica e così sono sorte in queste ore molte iniziative che vedono i vegliesi adoperarsi per dare un giusto utilizzo ai buoni che l’Amministrazione Comunale ha inteso destinare. Ci sono dunque gruppi classe che hanno deciso di lasciare i buoni alle maestre per l’acquisto del materiale necessario alle attività scolastiche, dimostrando uno spiccato senso di responsabilità. Si sono create iniziative di reindirizzamento dei buoni verso le famiglie con maggiori problemi di liquidità in questo momento così difficile.

Se in tanti si stanno prodigando per trovare un giusto indirizzo a questa elargizione vuol dire che i vegliesi sono rimasti spaesati dall’appiattimento di questo dono. Uno spaesamento che chi amministra deve prevedere e cercare di evitare.

Uno spaesamento che produce molti interrogativi che scaturiscono dalla riflessione attenta di chi non si accontenta del “purché si faccia”:

  1. È educativo dare un contributo generalizzato senza di fatto dare un obiettivo culturale riconoscibile all’iniziativa?
  2. È opportuno veicolare solo su quattro esercizi commerciali gli acquisti realizzabili con questi buoni?
  3. Non c’erano davvero i termini per trovare il modo per realizzare iniziative culturali anche a distanza, come fatto da tanti Comuni?
  4. Non sarebbe ancora utile condividere con tutta la cittadinanza ed i suoi rappresentanti le scelte difficili che questo periodo richiede?

Resta ancora una volta da parte nostra tutta la disponibilità ad un lavoro di condivisione per il bene di Veglie e dei vegliesi. Anche questo strumento potrà essere migliorato per produrre vero benessere attraverso gli opportuni accorgimenti.

Giovanni Carlà, Angelo Cipolla, Fernando Fai

Giuseppe Landolfo, Luigi Spagnolo

16 dicembre 2020

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