“T’innamorerai senza pensare” è il titolo del libro presentato al pubblico della Biblioteca Comunale di Veglie
“T’innamorerai senza pensare” il nuovo libro di Francesca Vecchioni edito da Mondadori, è stato presentato ieri sera, nella sala lettura della biblioteca di Veglie.
L’incontro promosso dal Presidio del Libro di Veglie guidato dalla giornalista de La Repubblica Anna Puricella, ha visto il susseguirsi di letture di alcuni passi del libro che hanno dato la possibilità ad un pubblico interessato a conoscere la storia di una ricerca, di un viaggio verso sé e gli altri di una donna, costretta ad affermare se stessa ogni giorno.
Il titolo è la frase di una canzone (“Figlia”) che il padre le ha dedicato quando lei aveva due anni, e quindi non poteva immaginare tutto quello che sarebbe poi successo dopo (il coming out, le bambine) ma quella frase dà il senso a tutto il libro, perché, ha spiegato la scrittrice: «non si sceglie né di chi, né come innamorarsi, il libro non è solo sull’omosessualità, ma su tanto altro».
Crescere in una famiglia un po’ speciale, scoprire la propria sessualità, innamorarsi, perdersi per poi ritrovarsi, diventare adulti e, infine, genitori; le tappe più importanti della vita affrontate dal punto di vista di una donna che ama le donne, e che sulla naturalezza delle proprie emozioni, sulla consapevolezza di sé, e la convinzione che l’omosessualità non debba essere considerato un problema, ha costruito tutta la sua battaglia di civiltà.
Un pubblico attento e coinvolto nella discussione ha fatto da cornice ad una serata intensa e ricca di emozioni suscitate dalla storia e dalle vicende raccontate nel libro che l’autrice, in questa serata, ha messo in risalto con la sua abilità di parlare al pubblico e con il pubblico. Nel corso della serata sono stati toccati vari aspetti riguardanti l’argomento trattato nel libro, tra gli altri quello legislativo e quello religioso.
«Scegliere di vivere ciò che si è – ha affermato Francesca Vecchioni – può sembrare semplice ma è una delle decisioni più complicate della vita di ognuno. Eppure questa è la scelta che tutti siamo, prima o poi, chiamati ad affrontare se vogliamo arrivare un po’ più vicino alla felicità».
Laura Zimmari
(Ph. Giorgio Cappello)
