ELEZIONI 2018: COME SI VOTA PER CAMERA E SENATO E LE LISTE DEI CANDIDATI E DEI PARTITI NEI COLLEGI DI CUI FA PARTE VEGLIE

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Si vota con il  “ROSATELLUM BIS”, sistema misto  in parte maggioritario e in parte proporzionale. Il voto disgiunto non è permesso. Debutta la scheda elettorale anti-frode

Sono stati pubblicati dal Viminale i fac-simile delle nuove schede elettorali che saranno utilizzate nelle prossime elezioni politiche di DOMENICA 4 MARZO 2018. Si potrà votare dalle ore 7,00 alle ore 23,00.

Gli elettori che avranno compiuto 25 anni riceveranno una scheda rosa per la Camera e una gialla per il Senato. Gli elettori tra i 18 e i 25 anni (non ancora compiuti) riceveranno solo la scheda rosa per la Camera.

 

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ROSATELLUM BIS

Il 4 Marzo 2018 si andrà a votare con la nuova legge elettorale denominata “Rosatellum bis”. Si tratta di un sistema misto, in parte maggioritario e in parte proporzionale. Un terzo dei candidati sarà eletto secondo il criterio maggioritario e due terzi in modo proporzionale con i candidati inseriti in listini bloccati che possono essere formati da un minimo di 2 fino a un massimo di 4 candidati. Tutto il territorio nazionale è stato diviso in collegi elettorali, ognuno dei quali eleggerà un certo numero di parlamentari. I collegi a cui appartiene Veglie sono i seguenti:

  • CAMERA DEI DEPUTATI /  CIRCOSCRIZIONE PUGLIA / COLLEGIO PLURINOMINALE PUGLIA 02 / COLLEGIO UNINOMINALE PUGLIA 07
  • SENATO DELLA REPUBBLICA / REGIONE PUGLIA / COLLEGIO PLURINOMINALE PUGLIA 02 / COLLEGIO UNINOMINALE PUGLIA 05

Di seguito i  link con i manifesti per Veglie dei CANDIDATI NEL COLLEGIO UNINOMINALE e delle LISTE DEI CANDIDATI NEL COLLEGIO PLURINOMINALE COLLEGATE CON IL CANDIDATO UNINOMINALE:

>>>Manifesto Candidati e Liste Camera>>>

>>> Manifesto Candidati e Liste Senato>>>

Il 36% dei seggi di Camera e Senato sarà assegnato con un sistema maggioritario basato su collegi uninominali, in cui viene eletto il singolo candidato più votato. Con questo metodo si assegneranno 232 seggi alla Camera e 116 al Senato.

Il 64% dei seggi di Camera e Senato sarà assegnato con criteri proporzionali. In pratica i voti saranno distribuiti in modo proporzionale tra le liste e le coalizioni di liste che supereranno le soglie di sbarramento. Quindi, in proporzione, saranno eletti i candidati del listino bloccato secondo l’ordine di presentazione e per il numero di seggi cui ogni lista a diritto.

I parlamentari eletti nella circoscrizione Estero saranno 18 di cui 12 alla Camera e 6 al Senato. Il Rosatellum prevede un candidato di coalizione per l’uninominale e un listino bloccato legato a ciascuna lista per il proporzionale. Non è previsto il voto disgiunto. I seggi saranno ripartiti anche in base alle “quote rosa” e cioè il 60% agli uomini e il 40% alle donne.

VOTAZIONI

In questa tornata elettorale non è ammesso il voto disgiunto pertanto non si può indicare una lista e, contemporaneamente, un candidato al collegio uninominale sostenuto da un altro simbolo o da un’altra coalizione: in questo caso la scheda sarà annullata.

Ogni scheda elettorale (sia della camera che del senato) è divisa in diversi rettangoli: nel rettangolo superiore si legge il nome del candidato nel collegio uninominale, al disotto di questo rettangolo ci sono altri riquadri per quanti sono i partiti che sostengono quel candidato con a fianco di ciascun simbolo di partito un listino dei candidati ai seggi che saranno assegnati con il metodo proporzionale. I candidati di questo listino sono “bloccati” vale a dire che votando il simbolo della lista il voto andrà automaticamente a tutti i candidati del listino indicato accanto al simbolo. Non è prevista la preferenza sui candidati del listino. In questo caso la scheda rischia di essere contestata.

L’elettore darà il suo voto con un’unica scheda sia per la parte uninominale (che andrà al candidato unico della coalizione che è il nome indicato nel riquadro in alto ai simboli che lo sostengono) che per la parte proporzionale nella quale ogni partito corre per suo conto e ai quali si applicano le soglie di sbarramento che sono del 3% per il partito singolo e 10% per le coalizioni.

DOCUMENTI DI IDENTITÀ

Gli elettori sono ammessi a votare nell’ordine di presentazione. Essi devono esibire la carta d’identità o altro documento di identificazione rilasciato dalla pubblica Amministrazione, purché munito di fotografia. In tal caso, nell’apposita colonna d’identificazione, sulla lista autenticata dalla Commissione elettorale mandamentale, sono indicati gli estremi del documento.

Ai fini della identificazione degli elettori sono validi anche:

a) le carte di identità e gli altri documenti di identificazione, indicati nel comma precedente, scaduti, purché i documenti stessi risultino sotto ogni altro aspetto regolari e possano assicurare la precisa identificazione del votante;

b) le tessere di riconoscimento rilasciate dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, purché munite di fotografia e convalidate da un Comando militare;

c) le tessere di riconoscimento rilasciate dagli Ordini professionali, purché munite di fotografia.

In mancanza d’idoneo documento d’identificazione, uno dei membri dell’Ufficio che conosca personalmente l’elettore ne attesta l’identità, apponendo la propria firma nella colonna di identificazione.

Se nessuno dei membri dell’Ufficio è in grado di accertare sotto la sua responsabilità l’identità dell’elettore, questi può presentare un altro elettore del Comune, noto all’Ufficio, che ne attesti l’identità. Il presidente avverte l’elettore che, se afferma il falso, sarà punito con le pene stabilite dall’art. 104.

L’elettore che attesta l’identità deve apporre la sua firma nella colonna di identificazione.

In caso di dubbi sulla identità degli elettori, decide il presidente a norma dell’art. 66.

MODALITÀ DI VOTO

1) Voto solo alla lista – Facendo una X sul simbolo della lista scelta, il voto va a quel partito e va anche al candidato uninominale appoggiato dal partito (il nome riportato in alto nel riquadro) e ai candidati elencati accanto nel listino. Non è prevista la preferenza sui candidati del listino. Eventuali segni sui nomi dei candidati nel listino comporteranno il rischio di contestazione della scheda.

2) Voto solo al candidato uninominale – Facendo una X solo sul rettangolo in alto del riquadro dove c’è il nome e cognome di un candidato uninominale, il voto viene esteso anche alla lista e in caso di coalizioni, il voto viene ripartito in proporzione tra le liste che lo appoggiano.

3) Voto sia al candidato uninominale che alla lista – È possibile mettere due X sulla scheda elettorale: una per barrare il nome del candidato uninominale e una per barrare il simbolo di uno dei partiti della coalizione che lo sostiene. In questo caso il voto viene ripartito tra queste coalizioni in proporzione dei voti ottenuti da ciascuna lista in quel collegio.

Non è ammesso il voto disgiunto. Il candidato e la lista devono appartenere allo stesso blocco, in caso contrario la scheda è nulla.

 ***ATTENZIONE: Non è prevista la preferenza sui candidati del listino. In questo caso la scheda rischia di essere contestata. Per essere più chiari, la legge prevede che “se l’elettore traccia un segno sul contrassegno e un altro segno sulla lista di candidati nel collegio plurinominale, il voto è comunque valido a favore della lista e ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale”. Quindi una scheda così votata deve essere considerata valida.

Questa legge però non prevede le preferenze e quindi il segno sul listino dei candidati plurinominali non ha valore come preferenze. L’interpretazione della legge lascia aperti dei dubbi e quindi anche un simbolo messo su un solo nome del listino (che non è una preferenza) dovrebbe essere ignorato dallo scrutatore e considerare valido il voto. Sorge comunque il dubbio della “riconoscibilità della scheda” e quindi questi voti potrebbero anche essere contestati, perché potrebbero rappresentare un modo per rendere identificabili alcune schede. Per evitare il rischio di rendere vano il voto è preferibile quindi evitare di fare un segno sul listino dei nomi o su un singolo nome del listino.

 SCHEDA ANTI FRODE

Alle schede elettorali sarà applicato un tagliando anti-frode con un codice progressivo. Terminata la votazione, l’elettore restituirà la scheda piegata al presidente che verificherà la corrispondenza del codice con quello registrato prima dell’ingresso in cabina. Il tagliando con il codice sarà staccato prima di inserire la scheda nell’urna per garantirne l’anonimato.

Veglie News

20 Febbraio 2018